INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01926 presentata da CALDERISI GIUSEPPE (FORZA ITALIA) in data 19940705

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_01926_12 an entity of type: aic

Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: la Sirca, azienda che ha i propri stabilimenti tra i comuni di Massanzago (PD) e Noale (VE), produce resine e vernici per legno ed e' classificata, sia per le lavorazioni, sia per le materie impiegate, come industria insalubre di prima classe ai sensi degli articoli 216 e 217 del regio decreto 1265 del 1934; come tale dovrebbe essere collocata a debita distanza dalle civili abitazioni; ai sensi della direttiva "Seveso", recepita con decreto del Presidente della Repubblica n. 175 del 1988 e' stata inoltre classificata azienda a rischio di incidenti rilevanti, con conseguente necessita' di predisporre particolari misure di sicurezza e piani d'emergenza in caso di pericolo; l'azienda opera dal 1975, ma da circa due anni nella zona circostante, in particolare nella frazione di S. Dono ed a Noale, la popolazione segnala alle autorita' competenti che periodicamente l'atmosfera e' inquinata da odori "dolciastri e nauseabondi", attribuendone la responsabilita' alla Sirca; nel novembre 1992 l'azienda ha commissionato alla SGS Ecologica uno studio sulle proprie emissioni nell'atmosfera, studio secondo il quale le emissioni nell'atmosfera dello stabilimento, anche nei periodi di "punta", sarebbero al di sotto dei limiti consentiti dalla legge e che gli odori riscontrati non sembrerebbero assomigliare a quelli delle sostanze in lavorazione, attribuendo la responsabilita' ai biogas che si svilupperebbero in una vicina discarica di rifiuti solidi urbani sita nel territorio del comune di Noale; viceversa il sindaco di Noale, Bonaventura, in alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa nel novembre 1993, ha smentito che la causa del disagio sia da attribuirsi alla discarica, in quanto la stessa e' esaurita; i lavoratori della Sirca, con un comunicato diramato nel novembre 1993 dal Comitato di fabbrica, si schierano con l'azienda per quanto riguarda l'origine delle emissioni odorose, mentre d'altro canto le indagini condotte dalle autorita' sanitarie sullo stato di salute dei dipendenti dello stabilimento hanno dato esito negativo; nell'ottobre 1993 i cittadini della frazione di S. Dono, in una petizione al sindaco di Massanzago sottoscritta da 350 firme, accusano esplicitamente la Sirca non solo di rendere irrespirabile l'aria, ma anche di mettere in pericolo la propria salute; e' in discussione presso il comune di Massanzago un progetto di lottizzazione a scopo edilizio in un'area prossima a quella dello stabilimento Sirca, in aperta violazione della normativa del 1934; gli organi della pubblica amministrazione non sembrano in grado di risolvere il problema, in quanto: a) il sindaco del comune di Massanzago ha esercitato i poteri previsti dagli articoli 216 e 217 del Testo unico delle leggi sanitarie (regio decreto 1265 del 1934), emettendo alcune ordinanze di adeguamento degli impianti che, pur eseguite, non hanno dato i risultati sperati; b) la USL n. 20 di Camposampiero ha rilevato la propria incompetenza rispetto alle emissioni odorigene, rimandando detto compito al presidio multizonale della USL n. 21 di Padova, mentre peraltro ha piu' volte segnalato nel corso degli anni casi di inquinamento delle acque superficiali mediante composti chimici, nonche' il rischio di inquinamento delle acque di falda direttamente attribuibili alla Sirca; c) il presidio multizonale della USL n. 21, al quale peraltro il referendum dal 1993 ha sottratto le competenze in materia ambientale, si e' limitato a verificare che il monitoraggio delle emissioni dello stabilimento rientrasse negli standards consentiti dalla legge; d) stesso esito hanno dato i sopralluoghi congiunti Regione-Provincia, eseguiti in base al decreto del Presidente della Repubblica n. 203 del 1988 sulla qualita' dell'aria e l'inquadramento prodotto da insediamenti industriali, mentre, allo stato, e' in corso, all'interno dello stabilimento, una ulteriore indagine del Presidio multizonale volta a determinare la qualita' e la quantita' degli inquinanti presenti nei punti di emissione in atmosfera -: se non intenda intervenire, con le competenze che gli sono proprie, per attivare sulla questione in oggetto la neo-costituita Agenzia per l'ambiente, con il preciso intento di accertare con un controllo coordinato al di dentro e al di fuori dell'azienda, le origini e la natura delle emissioni odorigene; se non intenda inoltre intervenire affinche' la regione Veneto ricostituisca sollecitamente il Comitato regionale tecnico scientifico per le aziende a grande rischio, i cui lavori sono bloccati da oltre un anno, stante la presenza sul territorio della regione di numerosissime attivita' industriali pericolose, anche allo scopo di bloccare la costruzione di civili abitazioni in prossimita' di insediamenti a rischio. (4-01926)
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CALDERISI GIUSEPPE (FORZA ITALIA) 

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