"Ai Ministri per i beni culturali ed ambientali e dell'interno. - Per conoscere - premesso che: la stampa napoletana ha dato notizia dell'acquisto di Palazzo d'Avalos nella centralissima via dei Mille a Napoli, per il prezzo di 35 miliardi da parte del costruttore napoletano Corrado Ferlaino (a mezzo della sua societa' VASTO Srl); si tratta di un grandissimo palazzo cinquecentesco costruito dalla famiglia vicereale spagnola D'Avalos del Vasto, il palazzo che e' onusto di storia, cultura, arte ed architettura, consta di 8 mila metri quadri coperti e di 4 mila scoperti (con il celebre giardino delle camelie) e che conserva ancora pregiati affreschi, stucchi, oggetti d'arte e di arredamento; a fronte di un cosi' consistente immobilizzo, si ignorano i veri motivi alla base dell'acquisto: si afferma che essi riguarderebbero la costituzione di un polo culturale ma non e' facile crederci avuto riguardo al fatto che proprio a fianco del palazzo D'Avalos il comune di Napoli sta restaurando al medesimo scopo palazzo Roccella mentre il Ferlaino non e' nuovo all'acquisto di prestigiosi edifici ai quali lascia intatto l'esterno abbattendone e ricostruendone gli interni trasformandoli in lussuosi appartamenti miliardari e travolgendone anche dipendenze e pertinenze (cosi' come e' accaduto, tanto per fare un esempio, con l'edificio ottocentesco del \"Sacro Cuore\" in piazza Amedeo, e che ha suscitato anche le preoccupate attenzioni della Magistratura e della Soprintendenza) mentre anche la magistratura ha contestato ed annullato la \"svendita all'asta\" al Ferlaino della villa del Cavaliere del Lavoro Comandante Achille Lauro nella vicina via Crispi, acquistata probabilmente, a parere dell'interrogante, nel medesimo intento speculativo selvaggio -: cosa consti in ordine alle modalita' dell'operazione, ai vincoli di legge, all'oggetto sociale della societa' VASTO SrL, ai suoi soci, amministratori e bilanci e soprattutto in ordine agli obiettivi che gli acquirenti si propongono; da parte della Soprintendenza e da parte del comune di Napoli, quali atteggiamenti entrambi abbiano assunto a fronte di richieste di autorizzazioni, concessioni e simili per \"manutenzione straordinaria\", trasformazioni, \"restauri\", \"recuperi\" ed altro a tutela della memoria artistica, architettonica e storica del suddetto palazzo; se alla data della risposta del presente atto ispettivo istanze del genere siano comunque pendenti innanzi alla Soprintendenza competente ed al comune. (4-01872)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01872 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920617"^^ . "PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)" . . . _:B10c0320f2e602a12fafcabec3b0190bb . . "19920617-19921221" . "2014-05-14T19:38:43Z"^^ . "4/01872" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01872 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920617" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "1"^^ . . _:B10c0320f2e602a12fafcabec3b0190bb "La compravendita relativa allo storico Palazzo d'Avalos in via dei Mille a Napoli sottoposto alle disposizioni di cui alla legge 1^ giugno 1939, n. 1089, constava di due atti, rogati entrambi dal notaio dottor Giovanni Cesaro: uno relativo alla vendita di 42 appartamenti, alienante Francesco d'Avalos e acquirente la societa' immobiliare Alto (Srl) per un prezzo pattuito di lire 33.500.000.000, l'altro relativo ai locali al piano terra e 1^ piano, alienante la societa' Biedermeier Establishment e acquirente la Societa' immobiliare Alto, nella persona della dottoressa Boldoni Patrizia, quale amministratore delegato, per un prezzo pattuito di lire 1.500.000.000.. Questo ministero informava gli alienanti che non intendeva esercitare il diritto di prelazione sulle compravendite in oggetto. Al momento non risulta che i nuovi proprietari abbiano presentato alla competente Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Napoli alcun progetto di modifica del Palazzo in questione. Ovviamente, essendo l'immobile vincolato ai sensi della legge 1^ giugno 1939, n. 1089, e la zona in cui insiste soggetta alla legge 29 giugno 1939, n. 1497, qualsiasi progetto di modifica dovra' essere sottoposto al parere della predetta soprintendenza. Relativamente alla societa' Vasto (Srl) citata nell'interrogazione non risulta agli atti della soprintendenza alcuna notizia. Il Ministro per i beni culturali e ambientali: Ronchey." . _:B10c0320f2e602a12fafcabec3b0190bb "19921202" . _:B10c0320f2e602a12fafcabec3b0190bb "MINISTRO MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI" . _:B10c0320f2e602a12fafcabec3b0190bb .