INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01866 presentata da BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20081211
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01866 presentata da LUIGI BOBBA giovedi' 11 dicembre 2008, seduta n.102 BOBBA. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: a seguito del decreto del Tribunale Civile di Milano, Sezione Fallimenti, emesso il 22 novembre 2004, veniva dichiarata aperta, ai sensi degli articoli 8 e 30 del decreto legislativo n. 270 del 1999, la procedura di amministrazione straordinaria della societa' «Cartificio Ermolli Spa»; con successivi decreti del Ministero delle attivita' produttive del 29 novembre 2004 e del 2 maggio 2006, protocollo n. 27376, veniva officiato dell'incarico di Commissario Straordinario il professore Enrico Moscati; il nuovo Commissario, a seguito del decreto del Ministero attivita' produttive del 1° giugno 2005, protocollo n. 33458, e del parere favorevole del Comitato di Sorveglianza reso in data del 16 maggio 2005, dava esecuzione al programma depositato, ai sensi del combinato disposto dagli articoli 27, comma 2, e 57, comma 4, del richiamato decreto legislativo n. 270 del 1999, pubblicizzando su quotidiani nazionali, il bando per la presentazione, da parte di soggetti terzi interessati, di offerte irrevocabili per l'acquisto dell'azienda complessivamente riferita alla societa' in procedura e costituita, in termini operativi, dai due stabilimenti allocati rispettivamente a Moggio Udinese, Udine, e Crevacuore, Biella; nel termine fissato, stabilito alle ore 18,00 del 16 gennaio 2006, presso lo studio del Notaio Marco Ieva in Roma, e' stata presentata una sola offerta ad opera del signor Cesare Bolzonella, in rappresentanza della societa' Gecart Srl, poi trasformata in Cartiere Ermolli Spa, nel giugno 2006, e con decreto del Ministero della attivita' produttive, in data 2 maggio 2006 n. 27376, veniva autorizzata la vendita del complesso aziendale in capo al «Cartificio Ermolli SpA.» in amministrazione straordinaria; il 27 giugno 2006, davanti allo stesso Notaio Marco Ieva, si stipulava la cessione del complesso aziendale, compreso lo stabilimento di Crevacuore, alle «Cartiere Ermolli Spa» con sede a Moggio Udinese, via Giorgio Ermolli n. 62, codice fiscale e P. Iva 02415380308, iscritta al Registro Imprese della CCIA di Udine; il prezzo totale della transazione e' stato pattuito in euro 30.500.000,00, cosi' suddivisi: euro 1.765.000,00 per magazzino merci e semilavorati ed euro 28.735.000,00 per terreni, immobili, macchinari ed attrezzature, con effetto dal 1° luglio del 2006; gli obblighi sottoscritti dalla societa' acquirente, per quanto riguarda il personale dipendente, cosi' come riportato nell'atto di cessione, venivano descritti nell'articolo 7, il quale testualmente disponeva: «con espresso riferimento all'impegno programmatico indicato nella propria offerta di cui in premessa assume espresso obbligo di occupare complessivamente n. 320 (trecentoventi) dipendenti nelle due unita' produttive di Moggio Udinese (Udine) e Crevacuore (Biella) i nominativi dei dipendenti trasferiti la tipologia del relativo rapporto di lavoro, le retribuzioni, le qualifiche le attribuzioni e il dislocamento territoriale. Sono indicati nei prospetti allegati al presente atto»; gli obblighi derivanti dall'offerta vincolante, riportati nella Clausola penale del contratto di cessione, obbligavano la societa' acquirente a proseguire l'attivita' aziendale; ad eseguire i nuovi investimenti previsti nell'offerta pari a 10 milioni di euro in 3 anni di cui 4,5 sullo Stabilimento di Crevacuore e a mantenere i livelli occupazionali, fatta salva l'ipotesi di dimissioni volontarie, per un periodo di due anni dalla data del 27 giugno 2006, il tutto garantito da apposita Fideiussione Bancaria irrevocabile, a prima richiesta di euro 7.625.000,00, emessa dalla Banca Popolare di Vicenza SpA, con scadenza 27 giugno 2006; la garanzia e' scaduta lo scorso fine giugno 2008, le vicende societarie degli ultimi 30 mesi hanno segnato in negativo la gestione dell'attivita', visto che la societa' ha presentato bilanci in perdita gia' dal primo esercizio chiuso il 31 dicembre 2006, con una perdita di oltre 2 milioni di euro e ancor piu' nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2007, con una perdita superiore al capitale sociale, consistente in euro 10.000.000,00, pari a euro 12.764.863,00; la societa' ha ripianato le perdite all'approvazione del bilancio 2007, ma tali risultati hanno portato ad un contrasto profondo tra i soci in origine, Ciani Finanziaria snc di Stefano Ciani, Bolzonella Cesare e Mario con la B2 S2 srl, la Cartiera di Rivignano Spa, di proprieta' dei signori Bolzonella tramite la finanziaria Finbo spa, e Linossi Mario. in data 12 maggio 2008, la proprieta' e' di fatto detenuta unicamente dal socio Stefano Ciani, tramite la Finanziaria Ciani snc e la RIF Spa, di proprieta' della finanziaria; le azioni della Cartiere Ermolli SpA sono state date a garanzia di un prestito obbligazionario da 10.000.000,00 di euro alle seguenti due banche, la Banca Popolare Friuladria spa e la Banca Popolare di Vicenza scpa; lo stabilimento di Crevacuore, dal 1° luglio 2006, non ha mai lavorato a pieno regime, visto che la capacita' produttiva e' sempre stata di circa il 30 per cento, e' stato interessato da lavori di ammodernamento previsti dal piano di investimenti, ma non e' mai entrato a pieno regime; i lavoratori impiegati, ad oggi circa 110 addetti, dai 132 iniziali, hanno complessivamente lavorato una settimana al mese da ottobre 2006, con provvedimenti di CIGS a partire appunto dall'ottobre 2006, scaduta ad aprile del 2008 e reiterata per 12 mesi, quindi fino ad aprile 2009; l'amministrazione del socio Ciani sembra tendere alla chiusura dello stabilimento di Crevacuore, in quanto, per questioni legate ai costi di produzione, lo stabilimento perde circa 4 milioni di euro all'anno; nello stabilimento di Crevacuore l'incidenza del costo dell'energia e' quattro volte piu' alto di quello a Moggio Udinese; a Moggio Udinese ci sono due impianti idroelettrici di proprieta' che garantiscono l'autosufficienza, mentre a Crevacuore la centrale, all'inizio idroelettrica, con presa canalizzata sul torrente Strona in Comune di Guardabosone, e' stata riconvertita a gas metano; l'azienda di Crevacuore aveva previsto la produzione di un particolare tipo di carta, il Glassin, carta da siliconare per supporto etichette, mentre nel passato si produceva carta patinata per stampa Roto-offset, ovvero per rotocalchi e riviste, che riscontra il consenso del mercato, tuttavia, i costi di produzione e la mancanza di una rete commerciale adatta ad offrire il prodotto, hanno di fatto paralizzato lo stabilimento; nel PIT redatto dalla Provincia di Biella, approvato dalla Regione Piemonte, il sito della Cartiera rientra tra quelli ove e' possibile fruire degli aiuti comunitari sui fondi del Documento Unico di Programmazione, Docup, per l'energia, per la realizzazione di una nuova centrale di produzione termoelettrica a ciclo combinato o a biomassa, con un cofinanziamento del privato pari al 50 per cento; l'area di Crevacuore rientra nei territori a decremento industriale, ove sono previsti incentivi e finanziamenti regionali con fondi stanziati sul Docup 2006/2008 (articolo 6 legge Regionale 34/2004), in parte a fondo perso -: se i Ministri interrogati intendano intervenire al fine di garantire l'ottemperanza al programma di sviluppo connesso all'offerta accettata, nonostante sia trascorso il termine stabilito dei 24 mesi; se gli stessi Ministri non ritengano necessario convocare un tavolo di confronto, al fine di tutelare le famiglie dei lavoratori e verificare la continuita' lavorativa aziendale di Crevacuore, al quale partecipino la Regione Piemonte, la Provincia di Biella, gli enti locali, i sindacati e le rappresentanze dei lavoratori. (4-01866)
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