INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01737 presentata da POLVERINI RENATA (IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 06/09/2013
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_01737_17 an entity of type: aic
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01737 presentato da POLVERINI Renata testo di Venerdì 6 settembre 2013, seduta n. 72 POLVERINI . — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che: l'articolo 5 della legge n.395 del 1990, individua i compiti istituzionali del Corpo di polizia penitenziaria, attribuendo ad esso il servizio delle traduzioni e dei piantonamenti dei detenuti e degli internati ospitati presso gli Istituti Penitenziari Italiani; l'assetto normativo del servizio traduzioni e piantonamenti del Corpo di polizia penitenziaria è stato profondamente rivisto con il decreto ministeriale 8 febbraio 2012, istitutivo dell'ufficio centrale della sicurezza e delle traduzioni nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione del capo del DAP e poi con la circolare DAP 14 marzo 2013, n.3643/6093, recante il nuovo modello operativo delle traduzioni la cui entrata in vigore comporta anche la contestuale abrogazione del vecchio modello (circolare DAP 30 luglio 1998, n.3433/5933) e di tutte le disposizioni in materia, incompatibili con il nuovo modello operativo; quotidianamente il Corpo di polizia penitenziaria trasporta migliaia di detenuti conducendoli dagli istituti di pena alle aule di giustizia dei tribunali per espletare le ordinarie attività giudiziarie, ovvero presso le strutture sanitarie extramoenia per tutelarne il diritto alla salute, oppure presso altre sedi penitenziarie per effetto dei provvedimenti di trasferimento adottati dalle autorità competenti; il servizio delle traduzioni viene espletato con automezzi del Corpo di polizia penitenziaria, sovente immatricolati anche dieci o quindici anni fa e che annualmente «macinano» centinaia di migliaia di chilometri con la conseguenza che il servizio viene espletato in condizioni inconcepibili, ponendo a rischio la vita degli stessi agenti e dell'utenza detenuta; il parco automezzi dell'Amministrazione penitenziaria è caratterizzato da numerosissimi mezzi guasti in autoparco o in officina, a loro volta vetusti e contraddistinti dalla necessità di continui interventi di manutenzione; a titolo esemplificativo, è sufficiente esaminare la condizione del parco automezzi delle regioni Puglia ed Emilia Romagna; con riferimento alla regione Puglia, l'amministrazione penitenziaria in data 25 luglio 2013 (nota Prap Puglia prot. n.23119/2013) ha segnalato la seguente situazione, evidenziando che la maggior parte dei mezzi inutilizzabili sono proprio quelli da utilizzare per il trasporto detenuti: a) totale mezzi n.176; b) mezzi guasti in autoparco. n.39; c) mezzi guasti in officina n.27; d) mezzi destinati al fuori uso (rottamazione), n.10; e) mezzi attivi in autoparco n.100; con riferimento alla regione Emilia Romagna in data 23 maggio 2013, l'Amministrazione penitenziaria (nota Prap Emilia Romagna 15241/2013), invece, ha evidenziato che: a) su 62 automezzi allestiti per il trasporto dei detenuti assegnati per le esigenze dei 10 Istituti Penitenziari della regione, solamente 33 attualmente sono funzionanti; b) l'età media dell'autoparco emiliano è di oltre 10 anni di vita; c) la percorrenza media dei veicoli è pari a 241.703 chilometri; l'UGL Polizia penitenziaria ha più volte sollecitato l'attenzione dell'amministrazione penitenziaria in ordine alle condizioni inumane e degradanti nelle quali è costretto operare sia il personale di polizia penitenziaria, che attende al servizio delle traduzioni dei detenuti e degli internati, sia gli stessi detenuti, tutti trasportati in veicoli dove spesso addirittura manca l'aria condizionata o il riscaldamento, poiché inesistenti sono i fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria e quindi non v’è la possibilità di effettuare le ricariche di gas refrigerante agli impianti degli automezzi; tali condizioni di viaggio sono fattore stressogeno per il personale e determinano attriti notevoli con la stessa utenza detenuta, a rischio di malore per le condizioni di viaggio, specie quando le percorrenze chilometriche sono elevate, come in occasione dei trasferimenti dal Sud al Nord e viceversa; l'UGL Polizia penitenziaria ha segnalato, altresì, che vari provveditorati hanno più volte evidenziato (invano) le predette condizioni al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, definendo allarmante la situazione del relativo parco automezzi, quantitativamente e qualitativamente non in grado di assicurare i servizi disposti dalle autorità giudiziarie, sanitarie e dalla stessa amministrazione penitenziaria, mettendo a rischio la sicurezza extracarceraria poiché alcune traduzioni sono effettuate con autovetture e non con furgoni dedicati al trasporto detenuti (v. nota PRAP Emilia Romagna 23 maggio 2013, protocollo n.15241), ovvero poiché sono indisponibili i cosiddetti furgoni protetti, necessari per trasportare i detenuti più pericolosi (cioè quelli appartenenti al circuito alta sicurezza o 41- bis) ; v’è il rischio, quindi, che l'utilizzo intensivo dei pochi mezzi idonei al servizio determini un rapido peggioramento della condizione complessiva con una probabile implosione del servizio delle traduzioni; appare indispensabile che il Governo provveda al più presto ad integrare i fondi relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria, più volte richiesti dai provveditorati (vedere ad esempio nota PRAP Puglia 13824/2013), nonché ad accantonare con urgenza ulteriori fondi che consentano l'acquisto di nuovi mezzi efficienti da assegnare agli Istituti (vedere ad esempio nota PRAP Puglia 23119/2013, allegato 2); i Provveditorati Regionali non riescono addirittura a far fronte alle richieste di assegnazione temporanea di furgoni per trasporto detenuti avanzate dai nuclei traduzione dei singoli istituti, ponendo a rischio l'espletamento delle stesse attività giudiziarie per carenza di automezzi, situazioni a loro volta segnalate alle stesse autorità giudiziarie procedenti per opportuna conoscenza; l'UGL Polizia penitenziaria ha segnalato che il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria pare stia provvedendo alla distribuzione di circa 100 nuovi automezzi su tutto il territorio nazionale, assegnandoli ai provveditorati, affinché, a loro volta, provvedano ad attribuirli agli istituti col parco automezzi maggiormente compromesso, senza avvedersi del fatto, però, che si tratta di una goccia nell'oceano, visto che in Italia esistono oltre 200 istituti penitenziari, 9 scuole di formazione, 16 provveditorati regionali, e numerosi altri servizi (si pensi agli uffici di esecuzione penale esterna, ovvero ai nuclei regionali dei cinofili) che hanno necessità di avere un parco automezzi decente (comprensivo anche di autovetture in servizio radiomobile), quindi è probabile che questi nuovi furgoni, potranno eventualmente al massimo sostituire autoveicoli collocati in «fuori uso», senza migliorare una situazione quasi irrimediabilmente conpromessa; il trasporto dei detenuti, specie per i trasferimenti Nord-Sud e viceversa, sovente avviene anche con mezzi aerei civili di linea e non sarebbe peregrina l'idea di utilizzare aerei militari, in considerazione del fatto che i piloti hanno comunque l'obbligo di effettuare un certo numero di ore di volo per conservare il brevetto, ovvero riattivare il trasporto dei detenuti su rotaia (con le cosiddette tradotte), specie per effettuare i cosiddetti sfollamenti, conseguendo probabilmente un enorme vantaggio contabile; l'UGL Polizia penitenziaria ha segnalato, altresì, il rischio di dismissione delle autovetture in leasing , utilizzate per i cosiddetti servizi esterni (esempio servizio posta dell'istituto), ovvero altre attività importanti come l'accompagnamento delle autorità giudiziarie (GIP-GUP) dal tribunale agli istituti penitenziari e viceversa (come accade presso gli Istituti Penali di Trani) per l'espletamento delle udienze di convalida–: quali iniziative il Ministro della giustizia intenda adottare per: a) impedire l'implosione del sistema delle traduzioni affidato al Corpo della polizia penitenziaria; b) assicurare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari per consentire agli automezzi del Corpo di polizia penitenziaria di viaggiare in assoluta sicurezza; c) garantire un robusto svecchiamento del parco automezzi dei nuclei traduzione e piantonamenti del Corpo di polizia penitenziaria, mediante acquisto di un congruo numero di furgoni per trasporto detenuti; d) assicurare la permanenza in uso delle autovetture in leasing presso gli istituti; e) verificare la praticabilità di una convenzione nazionale con Poste italiane spa che assicuri il ritiro e la consegna della posta in arrivo e in partenza direttamente presso gli istituti penitenziari; f) verificare la possibilità di affidare in modo stabile le traduzioni a mezzo aereo ad aeromobili dell'Aeronautica militare, ovvero a mezzo ferroviario, specie nel caso di sfollamenti dal Nord a Sud. (4-01737)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01737 presentata da POLVERINI RENATA (IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 06/09/2013
Camera dei Deputati
xsd:integer
0
20130906
20130906
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01737 presentata da POLVERINI RENATA (IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 06/09/2013
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=sicross&idlegislatura=17&ramo=camera&stile=9&idDocumento=4/01737
xsd:dateTime
2018-05-16T18:07:08Z
4/01737
POLVERINI RENATA (IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE)
http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=sicross&idlegislatura=17&ramo=camera&stile=6&idDocumento=4/01737