INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01730 presentata da DI MAIO LUIGI (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 06/09/2013

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01730 presentato da DI MAIO Luigi testo di Venerdì 6 settembre 2013, seduta n. 72 LUIGI DI MAIO . — Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa, al Ministro della giustizia, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che: la chiesa monumentale di Santa Chiara edificata su Corso Tommaso Vitale a Nola (Na) nei primi decenni del XVIII secolo su progetto di Ferdinando Sanfelice è chiusa dal terremoto del 1980 per le lesioni e i gravissimi dissesti statici riportati dalle fabbriche a seguito del sisma; l'edificio di grande interesse storico-artistico è di proprietà del Fondo Edifici di Culto (FEC) sotto il controllo del dipartimento libertà civili e immigrazione del Ministero dell'interno che dovrebbe provvedere con le cospicue risorse a disposizione del Fondo stesso a finanziare interventi di restauro, conservazione, manutenzione delle strutture architettoniche e promuovere, altresì, la conoscenza e il rispetto dei suoi eccezionali beni mobili attraverso adeguati atti tecnici, normativi e amministrativi nonché mediante progetti di studio e ricerca a supporto delle attività di tutela e valorizzazione; oltre alla chiesa di Santa Chiara che costituisce un immenso patrimonio culturale, sotto la responsabilità del FEC sono, infatti, le centinaia di opere d'arte di inestimabile valore, i manufatti di arte applicata e gli arredi ecclesiastici provenienti dall'edificio monumentale che costituiscono splendidi esempi di artigianato artistico orafo, ligneo e tessile; contravvenendo però alle esigenze di protezione, tutela, gestione e fruizione pubblica dei beni culturali di un organo personificato dello Stato, la direzione centrale per l'amministrazione dei Fondo edifici di culto non ha mai provveduto a individuare, riconoscere e catalogare questi straordinari tesori d'arte del demanio culturale; a seguito del terremoto, pregevoli tele insieme a sculture policrome, intagli dorati, marmi intarsiati, strumenti musicali, mobili, suppellettile claustrale, ceramiche, libri antichi e preziosi materiali archivistici sono stati trasferiti dalla chiesa di Santa Chiara e abbandonati, senza alcun tipo di inventariazione o catalogazione, nei depositi della soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei, dove soffocano – secondo fonti giornalistiche – in locali malsani e insicuri a Cimitile (Na) e nelle rimesse del Museo delle Canossiane in via Senatore Cocozza a Nola (Na); non censiti sono importanti dipinti e preziosi paramenti della chiesa di Santa Chiara, trasportati e ammassati nei magazzini della chiesa di «Santa Croce e San Francesco» a Nola, anch'essa di proprietà del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell'interno (cod. CH00407); senza adeguate forme di conoscenza e protezione sono decine di sculture lignee settecentesche con scarabattoli, cassettiere e manufatti liturgici, ammucchiati nella sagrestia della chiesa monumentale il cui unico accesso, peraltro, è stato inopportunamente murato, pregiudicando in modo irreversibile le condizioni di conservazione dei beni alloggiati; non inventariato o classificato è anche un importante nucleo sei-settecentesco di dipinti a carattere sacro, di medio formato, di proprietà demaniale secondo la documentazione del Ministero dell'interno, trasferito senza alcuna autorizzazione dalla chiesa all'attiguo istituto scolastico; peraltro dalla documentazione in possesso della prefettura di Napoli e della soprintendenza speciale per il PSAE e per il polo museale della città di Napoli risulta inoltre che antiche oreficerie e preziosi argenti di proprietà demaniale, provenienti dalla chiesa di Santa Chiara, siano stati assegnati in comodato d'uso a istituzioni locali ma, inspiegabilmente, non sono stati né recuperati né schedati né catalogati come manufatti del demanio culturale, arrecando colpevoli ammanchi al patrimonio dello Stato; i ritardi e le inadempienze amministrative oltre a creare un danno di immagine al Ministero, incapace di gestire il suo stesso patrimonio, stanno provocando gravissimi guasti conservativi oltre che economici alle opere d'arte di proprietà statale che, in una situazione di estrema confusione e incertezza, continuano ad essere oggetto di dispersioni e delle attenzioni dei predatori; da anni le associazioni culturali del territorio stanno sollecitando la direzione centrale per l'amministrazione del Fondo edifici di culto (in particolare le aree I, II, III Servizio I) affinché avvii un accertamento e una ricognizione completa dei beni custoditi o di pertinenza della chiesa allo scopo di determinarne l'esatta consistenza patrimoniale e il valore culturale, non ricevendo però alcun tipo di riscontro–: quali provvedimenti urgenti il Ministero dell'interno, come ente proprietario della chiesa di Santa Chiara di Nola (Na), intenda adottare per la conoscenza, la catalogazione, la conservazione e la valorizzazione dei beni mobili dell'edificio monumentale; quali interventi di verifica e controllo il Ministero dell'interno intenda intraprendere per accertare in base alla documentazione cartacea e fotografica la presenza e l'ubicazione di tutti i beni al fine di poter riscontrare e segnalare, quanto prima, i numerosi ammanchi al Nucleo di tutela del patrimonio artistico e alla competente autorità giudiziaria; quali obblighi o prescrizioni il comune di Nola (Na), come ente comodatario della chiesa di Santa Chiara, sia tenuto ad osservare per la consegna, la custodia e la conservazione dell'intero patrimonio culturale mobile dell'edificio sacro; quali siano i nomi dei consegnatari del patrimonio culturale mobile e immobile della chiesa di Santa Chiara, se siano sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti, se debbano rendere il conto giudiziale della loro gestione alla Corte dei conti alla fine di ogni anno finanziario; quali siano state le modalità operative intraprese dal Ministero della difesa per avviare le attività di controllo sulla scomparsa e sui trafugamenti delle opere d'arte di proprietà statale dalla chiesa di Santa Chiara di Nola (Na). (4-01730)
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