"ORLANDO LEOLUCA (ITALIA DEI VALORI)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01693 presentata da ORLANDO LEOLUCA (ITALIA DEI VALORI) in data 17/11/2006" . . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01693 presentata da LEOLUCA ORLANDO venerdì 17 novembre 2006 nella seduta n.074 LEOLUCA ORLANDO. - Al Ministro della salute, al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: nei giorni scorsi l'autorevole Science and Technology Committee , commissione di esperti con funzione consultiva del Governo britannico su diversi argomenti scientifici di interesse nazionale, ha stilato un documento nel quale vengono indicate, in ordine di pericolosità, le sostanze stupefacenti considerate maggiormente dannose per la salute umana; i risultati che questa commissione ha raggiunto, basandosi su criteri giudicati scientifici ed indipendenti, appaiono rivoluzionari e tendono a rivedere il sistema di classificazione generale degli stupefacenti; nella classifica delle venti sostanze psicoattive più dannose redatta da questa commissione figura - a fianco dell'LSD e prima dell'Ecstasy - anche il metilfenidato, la metanfetamina che è anche il principio base in alcuni farmaci che hanno effetti sul sistema nervoso e sul comportamento e che, anche nel nostro paese, vengono spesso utilizzati per la cura di presunti disturbi del comportamento quali l'ADHD, sindrome da iperattività e deficit d'attenzione; da diversi anni ormai, la comunità scientifica è divisa sulla reale esistenza di tale patologia, con pesanti accuse rivolte da una parte contro gli esperti che, soprattutto negli Stati Uniti, si sono dedicati allo studio della presunta patologia e alla sua cura: da una recente ricerca condotta dalla rivista Psychotherapy and Psychosomatics sarebbe infatti emerso che il 100 per cento dei componenti dei comitati scientifici che hanno svolto tali lavori avevano rapporti economici con le società farmaceutiche produttrici dei farmaci utilizzati per le cure; da parte di una larga fetta della comunità scientifica si sostiene sostanzialmente che l'ADHD sia, piuttosto che una malattia, una presunta patologia «inventata» al solo di fine di favorire la commercializzazione dei farmaci usati per curarla e che altrimenti, visti i gravissimi effetti collaterali cui espongono i pazienti, difficilmente potrebbero avere una larga diffusione; di fronte ad una tanto grave accusa e di fronte alla divisione della comunità scientifica, appare necessario procedere con assoluta cautela e secondo un «principio di precauzione» prima di favorire una diffusione su larga scala dell'utilizzo dei farmaci che contengono il metilfenidato; il comportamento delle case farmaceutiche che anche in Italia commercializzano tali prodotti, non appare fino ad oggi particolarmente di aiuto sotto il profilo della comunicazione e dell'informazione sui reali effetti, sulle controindicazioni e sull'utilizzo dei farmaci stessi: basti pensare che i fogli illustrativi dei farmaci contenuti nelle confezioni per la vendita al dettaglio (quindi destinate agli utenti finali) riportano solo una minima parte delle informazioni riportate invece nei fogli destinati agli esperti, omettendo in particolare tutte quelle informazioni che di fatto dimostrano come «il meccanismo secondo cui il metilfenidato agisce a livello mentale e comportamentale nel bambino non è stato completamente chiarito e nessuna prova convincente permette di dimostrare la relazione tra questi effetti e lo stato del sistema nervoso centrale» ed omettendo la maggior parte delle controindicazioni; negli ultimi anni è invalsa l'abitudine in molti istituti scolastici di somministrare ai genitori degli alunni un questionario in base al quale sarebbe possibile individuare i giovani affetti da ADHD: il contenuto delle domande è del tipo «il bambino evita o è riluttante ad affrontare impegni che richiedono uno sforzo mentale come i compiti di scuola»; sulla base di domande di questo tipo e nonostante le stesse case farmaceutiche interessate alla vendita dei presunti farmaci contro l'ADHD affermino che «l'eziologia di questa sindrome è sconosciuta e non esistono test diagnostici» viene quindi disposta la somministrazione di farmaci -: quali iniziative il Governo intenda assumere per applicare un principio di precauzione che, fin quando non esisteranno studi scientifici certi, indipendenti ed accettati dalla comunità scientifica tutta sulla esistenza, la natura e l'eziologia dell'ADHD, garantisca la drastica riduzione del ricorso a farmaci metanfetaminici in particolare nei confronti dei bambini e degli adolescenti e, in ogni caso, se non ritengano di dover intraprendere ogni opportuna iniziativa affinché i familiari dei bambini cui viene diagnosticata la presunta sindrome siano messi a conoscenza di tutte le informazioni disponibili sull'azione, il funzionamento e le controindicazioni di tali farmaci. (4-01693)" . . "20061117" . "2015-04-28T21:59:45Z"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01693 presentata da ORLANDO LEOLUCA (ITALIA DEI VALORI) in data 17/11/2006"^^ . "20061117" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "4/01693" . . "Camera dei Deputati" . . "0"^^ . .