INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01572 presentata da BERSELLI FILIPPO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960703

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_01572_13 an entity of type: aic

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il Ministero dell'interno, in relazione a quesiti pervenuti in ordine alla possibilita' concessa ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni, candidati alle consultazioni, di assentarsi dal servizio per la partecipazione alla campagna elettorale, con circolare n. 4/96, protocollo 09600260, fasc. 15600/13644, in data 18 gennaio 1996, ha comunicato che la Presidenza del Consiglio dei ministri, con note numero U.P.P.A./9819 del 13 gennaio 1996, ha espresso il seguente avviso: "Prima dell'entrata in vigore del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro, sottoscritto in data 16 maggio 1995, i dipendenti ministeriali candidati alle elezioni, per effettuare la campagna elettorale, potevano usufruire dell'istituto del congedo straordinario. Poiche' tale istituto e' stato abolito dal suddetto Contratto collettivo nazionale di lavoro, gli interessati alla campagna elettorale possono ora usufruire dei tre giorni di permesso retribuito previsto dall'articolo 18, comma 2, del nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro e/o del congedo ordinario, per assentarsi dall'ufficio a tale titolo. Si precisa che il contratto collettivo nazionale di lavoro al quale si e' inteso fare riferimento e' quello relativo al personale del comparto ministeri e che la normativa contenuta nell'articolo 18 di detto contratto risulta sostanzialmente riprodotta in tutti gli altri contratti collettivi che sono stati finora stipulati. E' il caso comunque di evidenziare che, qualora candidato alle elezioni sia un dipendente non destinatario dei suddetti contratti collettivi nazionali la normativa da applicare per giustificare le assenze dal servizio determinate dalla partecipazione alla campagna elettorale e' quella prevista dall'ordinamento attualmente ancora in vigore" -: se non ritenga che quanto sopra esposto comporti, di fatto, una disparita' di trattamento tra pubblici dipendenti "privatizzati" i quali, per lo svolgimento della campagna elettorale, possono usufruire solo di tre giorni di permesso retribuito, ovvero intaccare le ferie, e i pubblici dipendenti che continuano ad avere un contratto di natura pubblicistica (funzionari, dirigenti ecc.) i quali, per svolgere la medesima campagna elettorale, fruiscono del congedo straordinario (retribuito) per l'intera durata della stessa; se non ritenga altresi' che cio' appaia in palese contrasto con ogni piu' elementare norma che tenda ad eliminare diversita' di trattamento per lo svolgimento di medesime funzioni e di certo, non da ultimo, con l'articolo 3 della Costituzione. (4-01572)
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