INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01394 presentata da SERENA ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19/11/2001
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Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01394 presentata da ANTONIO SERENA lunedì 19 novembre 2001 nella seduta n. 064 SERENA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: Il Giornale del 28 agosto 2000 ha pubblicato un articolo dal titolo «Vitalizio garantito anche per i giustizieri delle foibe», nel quale è riportato che l'Inps eroga 29.149 pensioni nell'ex Jugoslavia spendendo circa 200 miliardi l'anno; fra i percipienti di tali pensioni minime si annidano alcuni responsabili della pulizia etnica perpetrata dai partigiani del maresciallo Tito contro gli italiani alla fine della seconda guerra mondiale; si tratta di criminali di guerra che hanno fatto sparire per sempre, nelle cavità carsiche chiamate foibe, migliaia di persone e provocato un esodo di 350.000 istriani, fiumani e dalmati; fino a oggi sono stati erogati oltre 5.000 miliardi e non sono servite denunce, interrogazioni parlamentari e inchieste della magistratura a bloccare tali erogazioni. Il Giornale ha pubblicato i nomi di alcuni degli infoibatori che risultano essere pensionati dell'Inps; tra di essi è menzionato Nerino Gobbo, 79 anni, residente in Slovenia, che nel maggio-giugno 1945 è stato responsabile di Villa Segré a Trieste, luogo di tortura delle milizie titine, a carico del quale risultano molte testimonianze: una denuncia alle autorità giudiziarie alleate, riportata negli atti del Comitato di Liberazione nazionale dell'Istria; una sentenza della Corte di Assise di Trieste con la condanna in contumacia a 26 anni di reclusione. Costui ha dichiarato di incassare dalla sede Inps di Trieste 532.500 lire di pensione per tredici mensilità. La sua domanda presentata nel 1980 è stata accolta sette anni più tardi e l'Inps gli ha versato circa trenta milioni di arretrati; è citato inoltre, Ciro Raner, ottantaquatrenne, forse deceduto, il cui ultimo domicilio conosciuto era in Croazia. Si tratta del comandante nel 1945-46 del lager di Borovnica vicino a Lubiana che, secondo il racconto di un sopravvissuto, le deposizioni scritte degli ex deportati e un documento del Ministero degli affari esteri, è stato uno degli infoibatori più truci. Raner, dopo aver ottenuto cinquanta milioni di arretrati, ha diritto dal 1987 a una pensione della sede Inps di Trieste che ammonta a 569.750 lire per tredici mensilità; abita in Slovenia, Franc Pregelj, 81 anni: commissario politico del IX Corpus del maresciallo Tito a Gorizia, è stato indicato come boia dai familiari delle vittime e da un documento del Pci. Dal 1 o maggio al 9 giugno 1945, il comandante «Boro», alias Franc Pregelj, era il commissario politico del IX Corpus dell'esercito partigiano jugoslavo che aveva occupato Gorizia. Dei 900 italiani deportati dal capoluogo isontino 665 non fecero ritorno a casa. Ha diritto a 569.650 lire di pensione dalla sede Inps di Gorizia, dopo aver incassato 45 milioni di arretrati; Giuseppe Osgnac, detto «Josko», 79 anni, residente in Slovenia, era comandante militare della sanguinaria banda partigiana «Beneska Ceta». Deposizioni e testimonianze varie raccontano che «Josko» era un ex sergente dell'esercito italiano. Il comandante «Josko» ha diritto di ricevere dall'Inps di Gorizia 569.750 lire per tredici mensilità. Gli arretrati ammontavano a circa 30 milioni: deportatore del IX Corpus jugoslavo, 74 anni, residente in Slovenia, Giorgio Sfiligoj è stato accusato da un esposto alla procura di Gorizia del commissariato di pubblica sicurezza di Cormons. «Sergio» era il nome di battaglia di Sfiligoj, che dal 1944 al 1945 fu utilizzato come «rastrellatore» di italiani dal IX Corpus del maresciallo Tito. Sfiligoj ha diritto di ricevere dalla sede Inps di Gorizia 571.850 lire di pensione per tredici mensilità, dopo aver incassato una ventina di milioni di arretrati; deceduto nel 1999, Mario Toffanin, che abitava in Slovenia, era comandante militare dei «Gap» (Gruppi armati partigiani) nell'alto Friuli e nella provincia di Gorizia. La sua storia è negli archivi del IX Corpus di Tito: Toffanin, nome di battaglia «Giacca», è il responsabile della strage della malga Porzus sui monti friulani. Fra l'8 e il 13 febbraio del 1945 massacrò con i suoi uomini, tutti partigiani garibaldini «rossi», 22 combattenti della Resistenza della brigata «Osoppo», che si opponeva all'annessione alla Jugoslavia della Venezia Giulia. Nel 1957 Toffanin fu condannato all'ergastolo per l'eccidio di Porzus, ma si nascose prima in Jugoslavia e poi in Cecoslovacchia. Nel 1978 venne graziato dal presidente Pertini. Ha ricevuto 672.270 lire di pensione dall'Inps fino alla morte -: se i Ministri in indirizzo non intendano intervenire per verificare la legittimità delle pensioni percepite dalle persone sopraindicate e se non ritengano altresì di assumere informazioni circa la sussistenza di situazioni analoghe.(4-01394)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01394 presentata da SERENA ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19/11/2001
Camera dei Deputati
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01394 presentata da SERENA ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19/11/2001
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SERENA ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE)