INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01267 presentata da BARZANTI NEDO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19920525
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Al Ministro della difesa - Per sapere - premesso che: il giovane militare di leva Enrico Vignali, nato a Piombino (LI) il 16 agosto 1972, residente a Monterotondo Marittimo (GR) e' deceduto, dopo un lungo calvario per complicazioni conseguenti una banale malattia (morbillo) non tempestivamente accertata e curata, come emerge dalle seguenti circostanze: in data 2 ottobre 1991 il giovane veniva chiamato alle armi e inviato al CAR a Cuneo nella locale caserma del Corpo degli alpini; alla fine del CAR fu inviato al reparto di destinazione presso la caserma degli alpini a Bolzano; mentre si trovava a fare il campo d'armi nella zona di Andalo, il giorno 6 marzo 1992 accuso' i primi sintomi della malattia e si rivolse ai sanitari dell'esercito presenti; per alcuni giorni non venne creduto e gli fu imposto di continuare il servizio fino a quando, il giorno 11 marzo 1992, di fronte all'aggravarsi delle condizioni fisiche e dopo una preliminare visita in infermeria, ne fu prescritto il ricovero presso l'ospedale militare di Verona dove venne trattenuto fino al 17 marzo 1992; i sanitari accertarono una infezione di morbillo ma dopo appena 6 giorni lo dichiararono guarito rinviandolo al reparto a Bolzano e lo stesso giorno, senza nessun controllo e nessuna prescrizione medica, mandato in convalescenza; il giorno 18 marzo 1992, dopo una intera notte di viaggio, raggiunse la propria abitazione a Monterotondo Marittimo (GR), in condizioni fisiche precarie tanto che, dato il persistere di febbre alta, il medico di famiglia prescriveva il ricovero urgente all'ospedale civile di Massa Marittima (GR); i sanitari, accertata la gravita' del caso, anche per la presenza di emorragie sottocutanee, provvedevano al trasferimento presso il reparto malattie infettive dell'ospedale civile di Grosseto, ma dopo poche ore dal ricovero fu necessario portare il giovane in sala di rianimazione, dove rimase sotto terapia intensiva fino alla mattina del 22 marzo 1992 quando - in presenza di un quadro clinico molto grave - veniva trasferito presso il reparto di rianimazione dell'ospedale di Siena, dove il giorno 9 aprile 1992 e' deceduto -: per quali ragioni non venne assicurata tempestivamente la necessaria assistenza sanitaria presso la caserma Alpini di Bolzano e successivamente nei giorni del ricovero all'ospedale militare di Verona, dal momento che il ragazzo manifestava gravi sintomi di malessere e considerando anche il fatto che in quei giorni si verificavano altri casi di infezione da morbillo, nella medesima caserma; se intenda accertare la presenza di responsabilita' per quanto accaduto di fronte a quella che appare una inaudita sottovalutazione del caso clinico che presentava il ragazzo la cui gravita' non poteva non essere stabilita con esattezza, con la conseguente attuazione di tutte le misure medico-specialistiche necessarie; se intenda accertare quale sia il livello medico-specialistico in servizio presso la caserma Alpini di Bolzano e presso l'ospedale militare di Verona, il tipo di assistenza che viene assicurata, le condizioni igienico-sanitarie della caserma, dell'infermeria, dell'ospedale militare; se ritenga necessario attuare tutte le misure che assicurino il funzionamento delle strutture sanitarie militari ad un livello medico-specialistico rispondente all'assoluta necessita' di salvaguardare la salute dei ragazzi che si trovano sotto le armi. (4-01267)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01267 presentata da BARZANTI NEDO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19920525
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19920525-19930507
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MINISTRO MINISTERO DELLA DIFESA
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