INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01261 presentata da GALDELLI PRIMO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19940614

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: nella notte tra mercoledi' 27 e giovedi' 28 maggio 1994 l'auto di Paolo Pettinari, comandante della Polizia municipale di Castelfidardo, e' stata seriamente danneggiata; sul cofano e sulla fiancata dell'auto sono state incise delle svastiche e sul parabrezza una inquietante minaccia: "stai attento a quello che fai perche' la prossima volta potrebbe toccare a te"; il comandante dichiara: "credo, e penso di non sbagliare, che gli autori siano dei personaggi facilmente individuabili qui a Castelfidardo, gente che ha questo stile di vita e non conosce altri sistemi per dialogare", il comandante conclude stucchevolmente che "non sporgera' querela per l'accaduto", adducendo, questioni di stile (fin qui dal Corriere Adriatico del 28 maggio 1994) -: 1) se sia sostenibile che un pubblico ufficiale ometta di denunciare un reato che, a parte il danno, contiene pesanti minacce alla sua persona (fisica e giuridica) e insieme, cio' che piu' conta, l'apologia del nazismo; 2) che cosa in ogni caso intenda fare affinche' le forze preposte alla tutela dell'ordine democratico compiano il loro dovere in modo convincente; 3) se non ritenga di dover accertare il possibile collegamento tra i ricordati fatti ed altri, ben piu' gravi, accaduti, sempre a Castelfidardo, nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1992, dopo il comizio di chiusura della campagna elettorale di Rifondazione comunista, tenuto dall'onorevole Guerrini. Quella notte, infatti, dopo aver oltraggiato diverse tombe al cimitero gli autori hanno divelto il busto del defunto dottor Loris Baldelli, fondatore dell'AVIS della citta' e noto partigiano nella resistenza antifascista, alla cui memoria era stato intitolato il locale circolo di Rifondazione comunista, anch'esso danneggiato in rapida e significativa successione nelle stesse ore. Nello stesso torno di tempo, dopo qualche mese, e' stato scoperto un covo nazista. (4-01261)