INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01027 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20080916
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01027 presentata da RITA BERNARDINI martedi' 16 settembre 2008, seduta n.050 BERNARDINI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: sin dall'anno 2003 Radicali Italiani ha affrontato il problema dell'inattivita' della Cassa delle Ammende e, di conseguenza, della mancata applicazione della legge istitutiva (decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 2000); la prima iniziativa politica fu volta a far si' che fosse emanato il previsto Regolamento interno della Cassa che, solo dopo numerose interrogazioni, fu approvato; in particolare, le interrogazioni sollecitate dal Movimento radicale furono presentate nella XIV legislatura dal senatore Antonio Del Pennino (Interrogazione a risposta scritta n. 4-04560 - 15 maggio 2003) e dall'onorevole Enrico Buemi (Interrogazione a risposta orale 3-02306 - 21 maggio 2003) e, nella XV legislatura, dall'onorevole Bruno Mellano (Interrogazione a risposta scritta 4-00871 - 2 agosto 2006; interrogazione a risposta scritta 4-01827 - 4 dicembre 2006; interrogazione a risposta immediata in assemblea 3-00315 - 10 ottobre 2006; interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01593 - 5 ottobre 2007 Buemi - Mellano; interrogazione a risposta scritta 4-06329 - 19 febbraio 2008); successivamente la Sezione centrale del controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei Conti, ha condotto una indagine concernente «La gestione delle risorse finanziarie attribuite alla Cassa delle Ammende in attuazione delle finalita' ad essa assegnate dalla legge» (decreto del Presidente della Repubblica n. 230 30 giugno 2000 - articoli 121-130) e tale indagine si e' conclusa con una deliberazione del Collegio 1 della stessa sezione, il quale - accogliendo le proposte del relatore nella adunanza del 13 giugno 2008 - ha dato all'Ente sei mesi di tempo per adottare le misure necessarie a superare le «numerose anomalie, incongruenze e ritardi nell'espletamento e nella regolamentazione delle attivita' della Cassa delle Ammende» riscontrate nel corso dell'indagine; in particolare, la summenzionata relazione approvata dalla deliberazione, ha rilevato: a) il grave ritardo (4 anni dall'emanazione della legge, decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 30 giugno 2000) con cui e' stato redatto il Regolamento interno della Cassa; b) la cospicua presenza, nel bilancio dell'ente, di somme non utilizzate, a fronte di una situazione di forte carenza di risorse del sistema penitenziario; c) l'estrema lentezza con quale vengono esaminati i progetti; d) l'esiguo numero dei progetti approvati; e) «la loro estensione tuttora parziale e limitata ai soggetti pubblici istituzionali, pur prevedendo la legge la possibilita' del finanziamento di progetti presentati da enti e soggetti privati»; f) la mancanza di un'adeguata pubblicita' e informazione delle opportunita' offerte dalla Cassa delle Ammende; g) (...) «Il bilancio della Cassa viene allegato allo stato di previsione ed al rendiconto del Ministero della Giustizia» ma «come risulta dalle relazioni sul rendiconto generale dello Stato di questa Corte, i capitoli di bilancio del Ministero di giustizia riguardanti la Cassa non sono presenti negli stati di previsione degli esercizi finanziari dal 2000 al 2002, mentre riappaiono nel 2003, il che, a tacer d'altro, comporta difficolta' di reperimento dei dati relativi alle previsioni di entrata e agli stanziamenti per la spesa» (...); h) (...) «la mancanza, sia nel testo di legge, sia nel regolamento interno, della previsione e della realizzazione di un organismo di revisione contabile (Collegio dei revisori dei conti o di organismo analogo)»; i) (...) «attraverso la gestione del Fondo Patrimonio la Cassa dovrebbe svolgere anche la finalita' di sostenere, con specifici finanziamenti, l'attivita' svolta dai Consigli di Aiuto Sociale di cui agli articoli 74 e seguenti della legge 26 luglio 1975, n. 354 in materia di ordinamento penitenziario e misure privative e limitative della liberta'. «... l'articolo 74 della legge n. 354 del '75 dispone che «nel capoluogo di ciascun circondario e' costituito un consiglio di aiuto sociale, presieduto dal presidente del tribunale o da un magistrato da lui delegato, e composto dal presidente del tribunale dei minorenni o da un altro magistrato da lui designato, da un magistrato di sorveglianza, da un rappresentante della regione, da un rappresentante della provincia, da un funzionario dell'amministrazione civile dell'interno designato dal prefetto, dal sindaco o da un suo delegato, dal medico provinciale, dal dirigente dell'ufficio provinciale del lavoro, da un delegato dell'ordinario diocesano, dai direttori degli istituti penitenziari del circondario»; mentre il quarto comma dell'articolo 125 del decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 2000, stabilisce che «Il consiglio di amministrazione puo' deliberare l'investimento dei fondi disponibili, o di parte di essi, ad esclusione di quelli derivanti dal bilancio dello Stato, in titoli di Stato o garantiti dallo Stato, ovvero in titoli di aziende di provata solidita' idonei ad assicurare un tasso di interesse netto maggiore di quello riconosciuto dalla Cassa depositi e prestiti», l'indagine della Corte dei Conti ha rilevato e dovuto prendere atto che «(...) i maggiori stanziamenti si riscontrano, invece, per attivita' di acquisto titoli (capitolo 500), dove si rileva la costante previsione di 59 milioni di euro, a partire dal 2004...» e che... «con valuta 15 maggio 2008, l'Amministrazione ha provveduto all'acquisto di Buoni Ordinari del Tesoro per un importo complessivo di euro 86.905.129,00»; in data 18 novembre 2004, il Consiglio di Amministrazione della Cassa delle Ammende ha deliberato di approvare il progetto presentato dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria dal titolo «La rete che cura» per l'ammontare di 3.991.210,00 euro, volto alla creazione di 9 unita' di osservazione e diagnosi psichiatrica all'interno degli istituti di Milano, Bologna, Firenze Sollicciano, Roma Rebibbia, Roma Rebibbia femminile, Napoli Secondigliano, Bari, Reggio Calabria, Augusta, progetto che - come afferma la Corte - «non e' mai partito»; la Corte ha disposto che il Ministero comunichi «alla Corte e al Parlamento, entro sei mesi dalla data di ricevimento dell'unita relazione, le misure conseguenzialmente adottate ai sensi e per gli effetti del comma 6 dell'articolo 3, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, come modificato da comma 172 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, e - ove non ritenga di ottemperare ai rilievi formulati dalla Corte - adottera', ai sensi del comma 64 dell'articolo 3 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, entro trenta giorni dalla ricezione della presente delibera, provvedimento motivato da comunicare alla Presidenza delle Camere, alla Presidenza del Consiglio dei ministri e alla Presidenza della Corte dei Conti»... alla data del 20 marzo 2008, la Cassa ha dichiarato di aver approvato progetti per un totale di 18.504.311,11 di euro. Di questi, dai resoconti inviati su richiesta dei parlamentari radicali, dalla Cassa risulta che 5.839.500 di euro sono andati a finanziare progetti presentati dal Provveditorato della Calabria e dalla Casa Circondariale di Reggio Calabria -: se il Ministeroabbia comunicato alla Presidenza delle Camere, alla Presidenza del Consiglio dei ministri e alla Presidenza della Corte dei conti, entro i trenta giorni previsti, di non ritenere di ottemperare ai rilievi formulati dalla Corte; in caso affermativo, con quali motivazioni; nel caso abbia deciso di procedere, quali misure intenda adottare per la risoluzione delle problematiche di cui ai punti a), b), c), d), e), f), g), h); se il Ministero sia a conoscenza del fatto che i Consigli di Aiuto Sociale di cui al punto i), non sono mai stati costituiti e, se costituiti, non sono mai stati operativi, come dimostrato da un'indagine (i cui risultati sono a disposizione) svolta dal Gruppo Consiliare Radicali - Lista Emma Bonino della Regione Piemonte nella scorsa legislatura (anno 2003); se il Ministro sia a conoscenza del fatto che i fondi della Cassa delle Ammende non sono utilizzati per i progetti e le finalita' statuite dalla legge, ma per espletamento di operazioni finanziarie (acquisto di Titoli di Stato ed azioni); in caso positivo, se e per quali motivi condivida tale utilizzo; qualora il Ministro non condivida la destinazione dei fondi della Cassa a mere operazioni finanziarie (anziche' a progetti di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti nonche' di aiuti alle loro famiglie), quali deliberazioni e interventi urgenti intenda assumere; qualora, viceversa, condivida l'attuale utilizzo dei fondi della Cassa, se non ritenga opportuno di trasformare la Cassa delle Ammende in una seconda Cassa Depositi e Prestiti; se la non attuazione del progetto volto alla creazione di unita' di osservazione e diagnosi psichiatriche, nonostante la sua approvazione, sia motivata dal fatto che tale progetto non e' conforme alle finalita' della legge poiche' trattasi di problematica a carico del Servizio Sanitario Nazionale (decreto legislativo n. 230 del 1999), o quale sia la motivazione della mancata attuazione; se il Ministro sia a conoscenza del fatto che seppure il comma 5 dell'articolo 129 del decreto del Presidente della Repubblica, n. 230 del 2000, preveda l'intervento dell'Assessorato alla Sicurezza Sociale della Provincia territorialmente competente, tale organismo, nella realta', non esiste nella quasi totalita' delle Province italiane; come valuti il Ministro il fatto che un atto interno, come il Regolamento della Cassa delle Ammende, modifichi una norma di legge, come accade con l'articolo 4 comma 2 del Regolamento che trasforma il parere dell'Assessorato alla Sicurezza o organismo analogo, da elemento necessario ma non espressamente dichiarato vincolante dal comma 5 dell'articolo 129 decreto del Presidente della Repubblica n. 230, a elemento preventivo e vincolante come da articolo 4 comma 2 del Regolamento «preceduto dalla valutazione favorevole»); se il Ministro intenda intervenire per risolvere l'incongruenza che porta necessariamente all'inammissibilita' dei progetti, mancando nella quasi totalita' delle Province l'Assessorato alla Sicurezza Sociale o organismo analogo; come valuti il Ministro il fatto che (punto 4), un solo Provveditorato regionale abbia percepito un terzo del totale della cifra erogata a livello nazionale; se il Ministro sia a conoscenza del fatto che, come testualmente afferma la Corte dei Conti (dal 2003, al 2006 come da tabella pag. 17 della delibera), «le somme preventivate si sono dimostrate ampiamente superiori alle risultanze di consuntivo sia per le entrate sia per le spese,.... ponendo interrogativi sui criteri adottati per la formulazione delle previsioni, solo in parte attribuibili alla natura variabile delle entrate .... quello che appare di tutta evidenza e' che la consistenza a fine esercizio su entrambi i conti (conto patrimonio e conto depositi) della Cassa delle Ammende e' assai rilevante ed e' andata via via incrementandosi nell'ultimo triennio»; quali interventi il Ministro intenda adottare per ovviare a tale ripetuta «criticita' di bilancio»; se ritenga il Ministro che, il combinato disposto, dell'attuale utilizzo dei fondi della Cassa (acquisto Titoli di Stato) e delle sopra indicate criticita' di bilancio, non sia finalizzato a trasferire i beni patrimoniali che dovrebbero essere utilizzati per le finalita' proprie della Cassa, al bilancio generale dello Stato o a aziende private; se non ritenga il Ministro che - data la cronica e gravissima esiguita' delle risorse finanziarie del comparto penitenziario, data la percentuale bassissima di detenuti che lavorano, data la comprovata efficacia dei percorsi di reinserimento lavorativo rispetto alla recidiva, dato il nuovo allarmante sovraffollamento delle carceri - sia urgentissimo e prioritario per una reale politica della sicurezza, dare piena applicazione alla normativa relativa alla Cassa delle Ammende, imprimendo una forte spinta all'attivita' di valutazione e finanziamento dei progetti di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, nonche' di aiuti alle loro famiglie. (4-01027)
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