_:Bf5091985ec8a475cd956a0b69839d6ce "Con riferimento all'interrogazione in oggetto si comunica quanto segue. La Commissione tecnico consultiva regionale, nel dare attuazione al protocollo d'intesa firmato tra il Ministero di Grazia e Giustizia e la Regione Piemonte il 4.12.1992, ha privilegiato tre problematiche considerate maggiormente emergenti ed importanti: a) l'assistenza sanitaria e la salute in carcere; b) la formazione professionale e il lavoro penitenziario; c) l'edilizia penitenziaria. Tuttavia la Regione non ha sottovalutato l'attuazione, soprattutto per gli istituti penitenziari di Torino, di interventi a favore dei detenuti nei settori culturali, ricreativi e sportivi compatibilmente con le disponibilita' del personale di Polizia penitenziaria. L'intervento che ha prodotto risultati piu' tangibili e' stato quello relativo alla formazione professionale e al lavoro penitenziario esterno ed interno. Nel corso degli anni '94 e '95 sono stati organizzati seminari operativi locali finalizzati a sensibilizzare sia gli operatori penitenziari che quelli territoriali allo scopo di favorire l'attuazione di progetti di reinserimento dei detenuti, il loro avvio ad attivita' formative e presso Centri esterni, la loro frequenza a stages aziendali per il perfezionamento della qualificazione professionale, il collocamento in attivita' lavorative/formative di pubblica utilita' a protezione dell'ambiente, finanziate da apposita legislazione regionale (Legge Regionale 45/95; legge 1/90 a carattere sperimentale e divenuta, poi, ordinaria nell'anno 1995; Legge 28/93; Legge 18/94). Gli interventi concernenti il settore sanitario hanno incontrato alcune difficolta' di attuazione per l'impossibilita' del trasferimento di quote dei finanziamenti per l'assistenza sanitaria penitenziaria al SSN e, quindi, alla Regione Piemonte e tutto cio' non ha permesso l'integrazione negli istituti penitenziari del personale paramedico e sanitario specialistico delle ASL sul territorio. Tuttavia sono stati garantiti gli interventi dovuti per legge in favore dei tossicodipendenti mediante i convenzionamenti con le ASL e la collaborazione con i SERT che sono presenti nei maggiori istituti piemontesi sulla base dello schema di convenzione e del Protocollo operativo elaborato dalla Commissione Nazionale per i rapporti tra il Ministero di Grazia e Giustizia e le Regioni. Negli altri istituti penitenziari dell'area piemontese sara' sollecitato quanto prima il perfezionamento delle convenzioni con le ASL competenti. Per quanto riguarda l'edilizia penitenziaria sono insorte alcune difficolta' nell'attuazione delle proposte avanzate dal gruppo incaricato di esaminarne le problematiche e tutto cio' perche' la materia compete per legge al Ministero dei Lavori Pubblici e a quello di Grazia e Giustizia. Tuttavia e' stato elaborato un progetto per la realizzazione di una Casa di Reclusione femminile presso l'ex Casa Circondariale di Casale Monferrato. Si ritiene comunque necessario aprire con la Regione Piemonte un momento di verifica del protocollo. Nell'ambito di una discussione generale si potranno chiarire varie problematiche e sviluppare tutte quelle iniziative che coinvolgono, a vari livelli, gli enti locali e questa Amministrazione e che necessariamente devono essere coordinate e supportate da un indirizzo politico e progettuale che ne garantisca efficacia e operativita'." . _:Bf5091985ec8a475cd956a0b69839d6ce "19961011" . _:Bf5091985ec8a475cd956a0b69839d6ce "MINISTRO MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA" . _:Bf5091985ec8a475cd956a0b69839d6ce . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01025 presentata da NOVELLI DIEGO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19960618" . . . "NOVELLI DIEGO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO)" . "Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: tra il Ministero di grazia e giustizia e la regione Piemonte e' stato firmato il 4 dicembre 1992 un protocollo d'intesa; 1) detto protocollo amplia la necessaria collaborazione e stipula un accordo generale che consenta idonee interazioni tra le attuali competenze legislative delle due istituzioni sul piano: 1) dell'organizzazione all'interno delle strutture penitenziarie di interventi specifici volti al trattamento delle persone ristrette ed i cui contenuti sono individuati dall'ordinamento penitenziario; 2) della cura e della riabilitazione dei soggetti ristretti che abbiano fatto uso non terapeutico di sostanze stupefacenti, alcool dipendenti, malati di mente ed affetti da forme morbose diffuse, i quali hanno diritto ad una idonea assistenza socio-sanitaria; 3) dell'integrazione dei servizi territoriali delle AUSL e dei comuni con i servizi penitenziari per gli interventi a favore dei dimessi e delle famiglie dei detenuti e dei soggetti beneficiari di misure alternative o trattamentali non custodiali; 4) della promozione del benessere del personale penitenziario in tutti gli ambiti in cui si esprime la professionalita' e la vita di relazione; per la realizzazione di detti programmi di intervento deve essere assicurata la piu' ampia intesa tra le singole direzioni degli istituti e dei servizi sociali ministeriali, gli enti locali e le AUSL competenti per territorio; per tutto quanto sopra, e' stata convenuta una precisa intesa sulla: territorialita' della pena; edilizia penitenziaria; assistenza sanitaria e salute in carcere; assistenza ai minori figli di donne detenute; formazione professionale e inserimento nel mondo del lavoro; interventi nel settore educativo, culturale, ricreativo e sportivo; stranieri; promozione e preparazione del volontariato penitenziario; formazione degli operatori; le parti si sono impegnate vicendevolmente per scambi informativi e periodici, con incontri di verifica circa lo stato di attuazione di detto protocollo e con impegno dei rispettivi firmatari all'esame, all'accordo, ed all'esecuzione di tutti gli atti consequenziali a quanto in premessa dichiarato; tutto cio' premesso, la regione Piemonte, sulla base di proprio drp n. 24/1982 e degli indirizzi dell'istituita commissione regionale per la criminalita' ed il disadattamento, ha elaborato bozze di programmi di attuazione, schemi di provvedimento legislativo a supporto del lavoro avviato d'intesa con il provveditorato regionale DAP, programmi culturali e sportivi, e tutta una serie di programmazioni, che dopo un buon avvio non hanno potuto ulteriormente svilupparsi, anche per l'assenza di risposta a numerose lettere inviate al ministero di grazia e giustizia in questi tre anni, cio' che di fatto impedisce lo sviluppo delle premesse qui sopra indicate ed attese dalla popolazione detenuta -: se il Ministro interrogato intenda intervenire per fornire alla regione Piemonte quelle risposte che possono definire le attese dovute al gran lavoro svolto, e proseguire speditamente per la concreta attuazione di quanto previsto dal protocollo stesso in materia di informazione e verifiche. (4-01025)" . "2014-05-15T10:17:35Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "4/01025" . "1"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01025 presentata da NOVELLI DIEGO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19960618"^^ . "19960618-19961024" . _:Bf5091985ec8a475cd956a0b69839d6ce . .