INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00891 presentata da SCOZZARI GIUSEPPE (MISTO) in data 19960618

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Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: il 7 giugno veniva ricoverata presso la clinica privata "Villa Mafalda", la signora Chiara D'Attilio, di anni 22; la signora D'Attilio, al termine della gestazione, entrava nella casa di cura con le acque rotte ed ormai prossima al parto; alle ore 15 del 7 giugno, dopo l'inutile tentativo di farla partorire naturalmente, veniva sottoposta a taglio cesareo e dava alla luce il suo primo figlio; immediatamente dopo l'intervento laparoscopico, presentava una seria emorragia, valutata dal medico curante, specialista in ginecologia, dottor Carlo Valente, come complicazione fisiologica e non preoccupante; il dottor Valente lasciava la clinica ed affidava il caso al suo assistente, dottor Massimo Musenga; alle ore 18, dopo circa tre ore dalla nascita e dalla comparsa dell'emorragia, il marito della signora D'Attilio veniva informato della situazione clinica della moglie, dichiarata come seria e preoccupante; la prima richiesta di sangue, per allestire le cure necessarie, veniva notificata al policlinico Umberto Primo, via fax, alle ore 21,05; il policlinico aveva al momento piena disponibilita' delle unita' di sangue richieste, consegna sei sacche di globuli rossi e nove di plasma; alle ore 0,30 la clinica richiedeva nuovamente sangue, l'emorragia e' inarrestabile, il nosocomio pubblico metteva a disposizione altre quattro sacche di globuli rossi e sette di plasma; nella notte la signora D'Attilio muore; il policlinico afferma di aver risposto con immediata sollecitudine alle richieste di sangue e al termine della triste vicenda constata di aver consegnato ben 26 sacche di componenti ematici; non e' stata sottoposta ad alcun intervento successivo; era primipara e non presentava problemi al momento del ricovero avendo avuto una gestazione assolutamente normale; al momento del parto e nelle ore successive erano presenti nella clinica 12 medici -: perche' la richiesta di sangue sia arrivata al policlinico dopo ore dal verificarsi dell'emorragia; se non sia stata presa in considerazione l'ipotesi di un intervento di urgenza per arrestare la copiosa perdita ematica; se sia stato fatto tutto il necessario, con assoluta perizia, senza sottovalutare la reale gravita' della situazione per un'errata valutazione del medico curante e del personale presente deputato all'assistenza della partoriente; quali provvedimenti intenda porre in essere per accertare quanto sopra; quali misure intenda adottare nei confronti del ginecologo, dottor Carlo Valente, del suo assistente, dottor Massimo Musenga e del direttore sanitario della clinica Villa Mafalda; se non consideri gravissimo l'episodio e non intenda avviare immediatamente un'accurata indagine. (4-00891)
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