. "1"^^ . "4/00852" . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "2014-05-14T23:52:55Z"^^ . "DIMA GIOVANNI (POPOLO DELLA LIBERTA')" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00852 presentata da DIMA GIOVANNI (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20080730"^^ . _:B1914cc620100a131829ee42e68ccf818 . . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00852 presentata da GIOVANNI DIMA mercoledi' 30 luglio 2008, seduta n.045 DIMA. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: le Ferrovie della Calabria s.r.l., con oltre mille dipendenti, gestiscono gran parte del trasporto ferroviario e pubblico locale nel territorio calabrese; il 17 giugno 2008, il sindacato autonomo Fast-Ferrovie ha indetto ed effettuato una prima protesta dei lavoratori delle Ferrovie della Calabria s.r.l. a sostegno della vertenza sindacale in tema di fabbisogni, logistica e ferie nonche' di sicurezza sul lavoro per i dipendenti e per i cittadini che utilizzano i mezzi di trasporto della suddetta societa'; secondo fonti sindacali, le adesioni a questa prima protesta sarebbero state cosi' massicce da provocare la soppressione delle corse di cinque treni a rilevanza interprovinciale, sui sei previsti per la giornata del 17 giugno 2008, e l'astensione dal lavoro, in alcuni impianti delle Ferrovie della Calabria s.r.l., di circa l'80 per cento dei dipendenti, a dimostrazione del malessere evidente esistente tra le maestranze che chiedono maggiore attenzione verso le problematiche del settore, nell'interesse della stessa Societa' e dell'intera collettivita'; lo stesso sindacato autonomo Fast-Ferrovie avrebbe gia' preannunciato un secondo sciopero di 24 ore per il mese di luglio, nel caso in cui il management delle Ferrovie della Calabria s.r.l. continuasse a mostrare la chiusura piu' completa nei confronti dei contenuti della vertenza sindacale, non portando a soluzione i problemi evidenziati dagli stessi lavoratori; la societa' Ferrovie della Calabria non riconoscerebbe l'organizzazione sindacale Fast-Ferrovie perche' non e' firmataria di accordi nazionali e/o aziendali nell'ambito della contrattazione collettiva del settore Autoferrotranvieri e, pertanto, avrebbe dichiarato l'illegittimita' dello sciopero proclamato, nonostante l'invito rivolto alla dirigenza della Societa' dalla Prefettura di Catanzaro, con nota n. prot. 31825/08/Gab del 5 giugno 2008, e dalla Commissione di Garanzia sull'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, con delibera n. pos. 30944 prot. n. 1220/RU del 13 giugno 2008, ad espletare almeno le procedure di raffreddamento sulla vertenza aperta da Fast-Ferrovie per stemperare la tensione tra i lavoratori e con il sindacato; il servizio fornito dalle Ferrovie della Calabria s.r.l., secondo quanto risulta all'interrogante, sarebbe carente non solo sotto il profilo dell'affidabilita' dei mezzi impiegati ma anche e soprattutto sotto quello della capacita' di garantire un trasporto degno di questo nome all'utenza, tanto e' vero che il piano di esercizio sarebbe impostato sui turni di servizio del personale anziche' sulle reali esigenze dei viaggiatori; le cause di questo declino, secondo quanto risulta all'interrogante, dovrebbero essere individuate nell'incapacita' dell'azienda di garantire l'attuazione di una seria politica di risanamento e di ottimizzazione delle risorse, evitando il continuo ricorso al sistema delle consulenze esterne o all'assegnazione della manutenzione dei mezzi aziendali a ditte private, tanto da provocare, di conseguenza, il depauperamento delle professionalita' interne; le politiche aziendali sembrerebbero non essere in grado di risollevare le sorti delle Ferrovie della Calabria tanto da assistere al continuo ridimensionamento dei servizi esistenti, ad un lento e progressivo deterioramento delle strutture, ad una eccessiva frammentazione del settore autoservizi, ad una continua perdita di posti di lavoro ed a tanti trasferimenti d'ufficio verso sedi piu' strategiche; queste politiche aziendali, poi, penalizzerebbero ulteriormente il territorio della provincia di Cosenza non solo sotto il profilo della qualita' del servizio di trasporto effettuato ma anche e soprattutto sotto quello della gestione del personale e del suo patrimonio come nel caso della dismissione delle officine di Vaglio Lise e del trasferimento di parte del personale a Soveria Mannelli, dove non vi sono ne' officine ne' deposito -: quali iniziative intendano intraprendere i Ministri interrogati per stemperare un clima di contrapposizione dannoso per la corretta gestione dei rapporti tra azienda e sindacato e per garantire un positivo rilancio della suddetta azienda. (4-00852)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00852 presentata da DIMA GIOVANNI (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20080730" . "20080730-20081124" . . . _:B1914cc620100a131829ee42e68ccf818 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedi' 24 novembre 2008 nell'allegato B della seduta n. 091 All'Interrogazione 4-00852\n presentata da GIOVANNI DIMA Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta. Nel mese di aprile del corrente anno l'organizzazione sindacale FAST Ferrovie-CONFSAL, nel comunicare l'avvenuta costituzione della rappresentanza sindacale regionale, chiedeva l'accreditamento che Ferrovie della Calabria Srl non concedeva in considerazione del fatto che la suddetta organizzazione sindacale non risulta firmataria di accordi nazionali e/o aziendali nell'ambito della contrattazione collettiva del settore autoferrotranviario al quale, come e' noto, appartiene la Societa' Ferrovie della Calabria. La Commissione di garanzia, intervenuta sulla questione, ha ritenuto che le procedure di raffreddamento e conciliazione vadano comunque espletate tenuto conto che, ai sensi dell'articolo 2 della Regolamentazione provvisoria delle prestazioni indispensabili nel trasporto pubblico locale, queste «non producono alcun effetto ai fini della titolarita' negoziale delle organizzazioni sindacali partecipanti, alle procedure stesse». La societa' Ferrovie della Calabria, pur non considerando appropriato al caso di specie quanto esposto dalla Commissione di garanzia, per non contravvenire alle sollecitazioni fatte da quest'ultima procedeva alla convocazione dell'organizzazione sindacale FAST che non riteneva di prendere parte all'incontro. Si porta poi a conoscenza che i dipendenti che hanno aderito allo sciopero del 17 luglio 2008 sono stati solo quattro appartenenti al personale viaggiante (3 macchinisti ed 1 capo treno), su un organico aziendale di 965 unita'. In relazione alle ulteriori questioni si precisa quanto segue. Gli attuali amministratori di Ferrovie della Calabria con il piano industriale in corso di esecuzione, peraltro elaborato in attuazione di apposito indirizzo dell'azionista Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, hanno dovuto far fronte a notevoli criticita' e porre in essere talune iniziative al fine del risanamento, miglioramento ed efficientamento della Azienda necessarie a garantirne lo sviluppo e la conseguente competitivita' sul mercato soprattutto in vista dell'affidamento dei servizi tramite procedure ad evidenza pubblica. I principali fattori critici aziendali erano rappresentati dall'obsolescenza dei rotabili, sia ferroviari che automobilistici, dagli elevati costi della manutenzione dei mezzi nonche' del personale. In tale contesto il risanamento del ramo automobilistico ha visto il rinnovo del parco aziendale attraverso l'entrata in servizio di oltre 120 nuovi moderni autobus Euro 5, cablati e dotati di telemetria. Tale rinnovo del parco autobus, passando da un'eta' media di 12 anni e con il 58 per cento di autobus piu' vecchi di 15 anni ad una eta' media di 5 anni, ha determinato di per se' una riduzione dei costi di manutenzione da sola pero' non sufficiente a fare rientrare gli stessi in parametri di efficienza. Per porre rimedio alla forte diseconomia della manutenzione si' e' dovuto procedere all'affidamento mediante gara pubblica dell'attivita' di manutenzione sulla base di costi chilometrici per le attivita' di manutenzione vera e propria e di costi certi per tutte le altre (liquidi e carrozzeria) con conseguente eliminazione dei costi indiretti della struttura (pulizia, vigilanza, smaltimento rifiuti, riscaldamento, energia elettrica, manutenzione immobili e officine), sia in termini di officina che di magazzini. I suddetti provvedimenti che hanno portato la manutenzione da un costo iniziale, al netto del costo del personale, di 0,49 euro a 0,24 euro non hanno peraltro determinato alcuna perdita di posti di lavoro in quanto il relativo personale in parte e' in corso di riqualificazione per lo svolgimento di funzioni di verifica e controllo dell'attivita' dei terzi o di guida e, per la parte restante e' stato assegnato ai centri della manutenzione ferroviaria che non e' stata esternalizzata. Le relative officine, tra cui quelle di Vaglio Lise, sono state invece potenziate in termini di attrezzature, personale e qualificazione consentendo cosi' di coniugare l'efficientamento con l'economicita' di gestione senza ricorrere ad alcun trasferimento di sede di alcun dipendente. Per quanto attiene il ramo ferroviario, e' appena il caso di sottolineare che nonostante siano in corso investimenti corposi, per il parco rotabile, per l'infrastruttura e per l'efficientamento e la sicurezza dell'esercizio, tutti gli interventi gia' avviati hanno tempi di progettazione e realizzazione molto piu' lunghi. Basti pensare che il rinnovo del parco rotabile con l'acquisto di 15 treni, iniziato sin dalla fine del 2006 vedra' solo a giugno 2009 la messa in servizio dei primi treni. Infine, si porta a conoscenza che il suddetto risanamento aziendale non ha in alcun modo inciso sul personale al quale non e' stato decurtato ne' il trattamento economico ne' il posto di lavoro. Difatti il costo del personale e' stato ridimensionato mediante ben altri accorgimenti tecnici, quali la riformulazione dei turni di servizio, la revisione delle residenze, nonche' attraverso la rivisitazione della struttura retributiva con l'accorpamento, e non la eliminazione o diminuzione, delle voci secondarie in una unica voce. La societa' precisa che grazie alle economie realizzate ha proceduto anche all'assunzione di ben 70 operatori di esercizio. Da ultimo si da conto del fatto che il 14 luglio 2008 in seduta pubblica, cui hanno partecipato i massimi vertici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, della regione Calabria e il Collegio dei Sindaci presieduto da un autorevole componente della Corte dei Conti, si e' dato formalmente atto del completo risanamento economico e finanziario e del parziale risanamento strutturale che ha tempi oggettivamente piu' lunghi. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Altero Matteoli." . _:B1914cc620100a131829ee42e68ccf818 "20081124" . _:B1914cc620100a131829ee42e68ccf818 "MINISTRO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI" . _:B1914cc620100a131829ee42e68ccf818 .