INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00791 presentata da CASINI PIER FERDINANDO (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO) in data 19940525
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Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: nel novembre 1993 fu portato all'ordine del giorno l'adozione del nuovo Piano regolatore generale del comune di Montoro Inferiore (Avellino); nella seduta prefissata non fu possibile trattare l'argomento in quanto tre consiglieri (fra cui il dottor Giovanni Forte) fecero venire meno il loro sostegno alla maggioranza di cui loro stessi erano parte; immediatamente il sindaco, il vice sindaco e tre assessori si dimisero sia dalla carica rivestita in seno all'esecutivo che da quella di consiglieri; nel frattempo l'Amministrazione provinciale di Avellino (delegata nella materia urbanistica in virtu' della legge regionale n. 14/1982) nomino' un commissario ad acta per l'adozione del nuovo Piano regolatore generale; in seguito alla crisi amministrativa fu formata una nuova maggioranza consiliare composta di soli 11 consiglieri sui 20 assegnati e fu eletto sindaco proprio il dottor Giovanni Forte; il nuovo esecutivo impugno' innanzi al TAR Campania il decreto di nomina del Commissario ad acta per il Piano regolatore generale richiedendone la sospensione, la quale ultima intervenne nel medesimo giorno in cui il Commissario stesso presento' il Piano regolatore generale richiedendo al Segretario Comunale il visto di legittimita' per l'adozione della delibera. Va precisato che il Piano regolatore generale presentato dal Commissario era lo stesso predisposto dall'architetto Francesco Bove, tecnico incaricato dall'Amministrazione comunale precedentemente alle dimissioni, salvo alcune piccole modifiche; dopo tutto cio' fu riportato all'ordine del giorno del consiglio comunale l'argomento dell'adozione del Piano regolatore generale che fu annullato (con 13 voti favorevoli, 2 contrari e 5 assenti) ed in conseguenza reincaricato l'architetto Francesco Bove al quale furono forniti nuovi e, sostanzialmente, diversi indirizzi programmatici per la sua redazione. Il tecnico incaricato in soli 10 giorni redasse il nuovo PRG (completamente diverso dal precedente) che fu approvato dall'Organo consiliare in data 9 maggio 1994, cioe' un solo giorno prima della scadenza del termine di proroga concesso dalla citata ordinanza del TAR Campania, e con soli 10 voti favorevoli, 1 contrario e 9 consiglieri assenti. Vale la pena di evidenziare il fatto che la delibera in favore dell'architetto Bove - per la redazione del nuovo Piano regolatore generale - era formulata come nuovo incarico, svincolato dalla precedente convenzione, e pertanto vi fu una grave illegalita' - commessa sia dagli amministratori che dal Segretario comunale - consistita nell'aver adottato una delibera senza redigere una convenzione e senza prevedere l'impegno di spesa cosi' come previsto dall'articolo 23, comma 3, del decreto-legge n. 66/1989 convertito in legge 24 aprile 1989, n. 144. In buona sostanza non solo l'Amministrazione non puo' liquidare alcun compenso (in favore del professionista) ma questo dovra' essere corrisposto personalmente dagli amministratori e dal funzionario che ha consentito lo svolgimento dell'incarico in assenza della debita copertura finanziaria. Se tutto cio' non bastasse occorre pure evidenziare il fatto che tutti i consiglieri comunali che hanno votato il nuovo Piano regolatore generale sono direttamente coinvolti avendo ottenuto (per se' o per propri diretti familiari) un notevole vantaggio derivante dall'incremento degli indici di edificabilita' dei terreni ovvero rendendo edificabili gli stessi. Il tutto in grave violazione dell'articolo 323, capoverso, del codice penale e dell'articolo 290 del testo unico n. 148 del 1915. Gli interessi sopra descritti potranno facilmente essere rilevati dalle cartografie del primo e del secondo progetto di Piano regolatore generale laddove e' riscontrabile una indennita' di progetto ad eccezione delle zone in cui ricadono i terreni dei consiglieri interessati. E' appena il caso di sottolineare il fatto che la stringata ed interessata maggioranza ha tenuto fermo il suo comportamento ad onta delle proteste sollevate dall'intera popolazione sia a mezzo di pubblici dibattiti che dell'invio di proteste scritte contenenti la denuncia dell'intreccio politico affaristico personale dei consiglieri interessati -: quali provvedimenti intenda adottare sollecitando, nel contempo, una indagine del Prefetto di Avellino e la trasmissione degli atti al Procuratore generale presso la sezione regionale campana della Corte dei conti. (4-00791)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00791 presentata da CASINI PIER FERDINANDO (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO) in data 19940525
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19940525-19950512
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00791 presentata da CASINI PIER FERDINANDO (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO) in data 19940525
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
SCOCA MARIA CONCETTA (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO)
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2014-05-14T19:18:16Z
4/00791
CASINI PIER FERDINANDO (CENTRO CRISTIANO DEMOCRATICO)