INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00732 presentata da SCOTTO ARTURO (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA') in data 05/06/2013

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00732 presentato da SCOTTO Arturo testo di Mercoledì 5 giugno 2013, seduta n. 29 SCOTTO e AIRAUDO . — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che: l'AR – Industrie Alimentari spa, dedita all'attività di trasformazione del pomodoro, di proprietà della famiglia Russo, dal 1971 ha uno stabilimento sul territorio di Sant'Antonio Abate; nell'ottobre del 2010 i Nac (nucleo antifrodi carabinieri) di Salerno, hanno sequestrato 500 tonnellate di pomodoro etichettato AR – industrie Alimentari ma soggetto in realtà a contraffazione, e le indagini hanno portato alla condanna del numero uno di AR – Industrie Alimentari Antonino Russo da parte del tribunale di Nocera Inferiore a quattro mesi e al pagamento di 6.000 euro di multa per aver venduto pomodoro cinese spacciandolo come prodotto made in Italy, come riportato nell'articolo «Salviamo l'oro rosso campano» tratto da Il Punto del 20 aprile 2012; nel febbraio 2012 il 51 per cento dell'azienda è stata ceduta a Princes Ltd, gruppo industriale anglo-nipponico che fa capo a Mitsubishi, già partner commerciale dell'imprenditore Russo dal 2001; il 26 marzo 2012 l'amministratore delegato del gruppo AR, ingegner Gaetani, per conto dell'imprenditore Antonino Russo annuncia, nel corso di una riunione sindacale, la chiusura degli stabilimenti conservieri abatesi ex IPA, ex Conserviera Sud ed ex Elvea; la chiusura degli stabilimenti per mancanza di un piano industriale ha coinvolto circa 225 operai fissi ed un indotto, comprensivo dei lavoratori stagionali, di circa 1.500 dipendenti, generando gravissimi problemi occupazionali nelle aree stabiese e dell'agro nocerino-sarnese; la gravità di tale situazione si è manifestata immediatamente attraverso una serie di mobilitazioni da parte di lavoratori ed organizzazioni sindacali; nel 2005 il gruppo Russo aveva aperto uno stabilimento nella città di Incoronata di Foggia, costato tra gli 80 e i 90 milioni di euro stanziati in larga parte dall'Agenzia nazionale per lo sviluppo d'impresa e l'attrazione degli investimenti; in tale occasione il deputato del PdL Gioacchino Alfano come riportato da fonti di stampa aveva chiesto con interrogazione parlamentare, subito ritirata, di far luce sul futuro occupazionale dei lavoratori di Sant'Antonio Abate vista la creazione del nuovo opificio; l'allora Ministro per le attività produttive Antonio Marzano, e con lui Massimo Caputi, amministratore di Sviluppo Italia, rassicurava i lavoratori affermando che gli stabilimenti abatesi sarebbero restati aperti; nel febbraio 2013 la regione Campania ha sospeso per 12 mesi l'attività produttiva dello stabilimento di Sant'Antonio Abate sito in via Buonconsiglio, per non aver concesso i vertici aziendali l'accesso ai funzionari dell'Asl Napoli 3 Sud per effettuare controlli per la verifica del rispetto delle norme igienico-sanitarie all'interno dello stabilimento; la sospensione dell'attività produttiva ha causato l'interruzione delle trattative tra il gruppo Russo e la regione Campania per salvaguardare i posti di lavoro; lo stabilimento di Sant'Antonio Abate è stato definitivamente smantellato, e solo 40 dipendenti sono stati spostati presso l'ex Elvea Scatolificio di Angri; la chiusura dello stabilimento di Sant'Antonio Abate ha aggravato i problemi occupazionali di una zona, quella stabiese e dell'agro nocerino-sarnese, già martoriata da una profonda crisi economica; nonostante i cospicui finanziamenti pubblici ricevuti dall'Unione europea, dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e dalla regione Campania, il gruppo Russo non ha esitato un solo istante a chiudere il sito di Sant'Antonio Abate, avviando la procedura di mobilità per i 225 lavoratori ed il conseguente licenziamento dei numerosi dipendenti dell'indotto–: se, alla luce di quanto affermato, non si ritenga di dover attivare al più presto un tavolo tecnico con i Ministeri interessati e la partecipazione dei rappresentanti delle categorie professionali e dei soggetti coinvolti, al fine di individuare delle soluzioni in grado di tutelare il posto di lavoro e i diritti dei lavoratori. (4-00732)
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20130605 
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00732 presentata da SCOTTO ARTURO (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA') in data 05/06/2013 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
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AIRAUDO GIORGIO (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA') 
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