INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00570 presentata da ROCCHI CARLA (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 03/08/2001

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Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00570 presentata da CARLA ROCCHI venerdì 3 agosto 2001 nella seduta n. 030 ROCCHI. - Al Ministro dell'interno . - Per sapere - premesso che: nei giorni 9, 11 e 12 agosto 2001 si svolgeranno nel Comune di Niscemi (Caltanissetta) alcune corse di cavalli su percorso urbano («Palio») in onore alla tradizionale festa della «Madonna del Bosco»; il sindaco di Niscemi, con nota del 3 luglio 2001 (prot. Gab. n. 1479, prot. gen.le n. 15165), ha richiesto il «nulla osta» al prefetto ed al Questore di Caltanissetta. Nella nota, dopo una lunga trattazione delle tradizioni e leggende locali circa un «miracoloso» ritrovamento di un quadro della Madonna in un bosco, si ricorda che tale corsa è stata per lungo tempo (circa 10 anni) vietata dall'Autorità di P.S. per motivi di ordine e sicurezza pubblica legati dichiaratamente al diffuso fenomeno criminale delle scommesse clandestine; risulta all'interrogante che in relazione a tali gravi problemi il sindaco avrebbe genericamente asserito che per evitare le scommesse non serve proibirle in quanto non sarebbero solo le gare a poter essere oggetto delle scommesse stesse. Il sindaco avrebbe inoltre asserito l'inopportunità di sospendere la gara e quindi penalizzare la città, per la mera ipotesi di qualche illegalità; nonostante dette considerazioni appaiono a giudizio dell'interrogante, estremamente semplicistiche e prive delle benché minima consistenza e pregnanza ai fini di motivare adeguatamente la soppressione delle previgenti misure cautelative di ordine pubblico, la Prefettura e la Questura di Caltanissetta hanno già rilasciato il nulla osta, richiamando le «motivazioni» della lettera del Sindaco; il fenomeno delle corse clandestine di cavalli è diffusissimo in tutte le province siciliane, come attestano i rapporti delle Forze dell'Ordine, che hanno dimostrato anche le strette connessioni esistenti tra le gare clandestine di cavalli e quelle che si corrono in occasione di feste religiose in vari paesi siciliani, entrambe accomunate dai lucrosi interessi delle famiglie mafiose reggenti sul giro d'affari gravitante nel circuito delle scommesse illegali; in diverse occasioni le Prefetture sono intervenute per bloccare o vietare le corse nei circuiti urbani, da ultimo il 28 aprile scorso il Prefetto di Palermo ha decretato il divieto della tradizionale corsa di cavalli nel comune di Monreale, ordinando alle Forze dell'Ordine di presidiare tutte le vie d'accesso al paese per impedire l'entrata dei cavalli e lo svolgersi della gara; il Prefetto di Palermo, in tale occasione, ha motivato l'atto rilevando come tale tipo di manifestazioni richiami la presenza di pregiudicati i quali, spesso, all'insaputa degli stessi organizzatori, alimentano il mercato delle scommesse clandestine gestite dalla criminalità organizzata locale con il benestare delle famiglie mafiose reggenti; proprio il territorio Niscernese è notoriamente interessato da corse clandestine; un articolo de «La Sicilia» del 9 febbraio 1995, per esempio, da notizia di un'operazione dei Carabinieri che ha portato al blocco di una corsa clandestina in una strada urbana delle periferia di Niscemi, con la denuncia a carico di 35 persone che assistevano e scommettevano sui cavalli; lo stesso Ministero dell'Interno nel «Rapporto annuale sulla criminalità organizzata - 1998», in relazione all'area di Gela e Niscemi, afferma che «Le corse ippiche clandestine, svolte all'alba, nelle vie periferiche di Catania, a seguito dell'intensificarsi dei controlli da parte delle Forze di polizia, vengono organizzate nelle superstrade delle zone di Gela, Enna e Siracusa; in tale rapporto viene anche indicata fra «le attività criminali emergenti» quella delle corse clandestine di cavalli; quanto sopra risulta particolarmente preoccupante se si considera anche il dato, contenuto nello stesso Rapporto, per cui «Il controllo di cosa nostra sul territorio risulta pressoché totale nelle province di Palermo, Trapani, Enna e Caltanissetta» provincia dove «la criminalità organizzata nissena... ha dimostrato la propria vitalità in ogni settore criminale, con particolare riguardo... al gioco d'azzardo, soprattutto nella zona di Niscemi -: se non intenda intervenire immediatamente presso la Prefettura e la Questura di Caltanissetta affinché revochino il nulla osta rilasciato e, così come avvenuto negli ultimi 10 anni, dispongano gli opportuni provvedimenti per impedire lo svolgersi della programmata corsa di cavalli per motivi di ordine e sicurezza pubblica, al fine di stroncare ogni possibile giro di scommesse clandestine ed altre attività della criminalità organizzata. (4-00570)
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