"4/00532" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00532 presentata da PEDRINI EGIDIO ENRICO (ITALIA DEI VALORI) in data 12/07/2006" . . _:Bd10a387709197329b30af27eaf42148b . "MAZZARACCHIO SALVATORE (FORZA ITALIA)" . . "ROSSI GASPARRINI FEDERICA (ITALIA DEI VALORI)" . "MANCUSO GIANNI (ALLEANZA NAZIONALE)" . "BARBIERI EMERENZIO (UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO))" . "20060712" . . "CATONE GIAMPIERO (DEMOCRAZIA CRISTIANA-PARTITO SOCIALISTA)" . . . . "20070702" . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00532 presentata da EGIDIO ENRICO PEDRINI mercoledì 12 luglio 2006 nella seduta n.024 PEDRINI, LEOLUCA ORLANDO, ROSSI GASPARRINI, BARBIERI, LONGHI, MAZZARACCHIO, GREGORIO FONTANA, FERRIGNO, RIVOLTA, MANCUSO, CATONE e MURA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che: la regione Sardegna ha varato la legge regionale 11 maggio 2006, n. 4, recante «Disposizioni varie in materia di entrate, riqualificazione della spesa, politiche sociali e di sviluppo» in attuazione della legge finanziaria regionale e che il Governo ha impugnato quest'ultima dinnanzi alla Corte costituzionale per aspetti di incostituzionalità; tale legge introduce un ulteriore sistema di imposte regionali in particolare sugli immobili, aeromobili ed unità da diporto i cui presupposti, relativamente a queste ultime sono lo scalo nei porti, negli approdi e nei punti di ormeggio ubicati nel territorio regionale, nel periodo compreso dal 1 o giugno al 30 settembre; tale imposta regionale individua come soggetto passivo la persona, o la società, avente domicilio fiscale fuori dal territorio regionale che assume l'esercizio dell'unità da diporto ai sensi degli articoli 265 e seguenti del Codice della navigazione; tale imposta è dovuta annualmente a decorrere dall'anno 2006 e, per le imbarcazioni, è stabilita nella misura da euro 1.000 ad euro 15.000 secondo la lunghezza oltre i 14 metri, con riduzione del 50 per cento per le imbarcazioni a vela con motore ausiliario e con esclusione per le unità da diporto che sostano tutto l'anno nelle strutture portuali regionali, le navi adibite all'esercizio di attività crocieristica e le imbarcazioni partecipanti ad eventi sportivi; per la gestione amministrativa-contabile del tributo, compreso l'eventuale contenzioso, la suddetta legge prevede l'istituzione di un'agenzia regionale con possibilità, su specifica delibera della giunta regionale, di essere coadiuvata nella riscossione dell'imposta dal Corpo forestale regionale, dal personale dell'amministrazione regionale e, dai soggetti che gestiscono le strutture portuali, previa stipula di convenzione nella quale è previsto, in favore degli stessi soggetti, il riconoscimento di un aggio pari al 5 per cento del gettito del tributo riscosso; nelle more dell'attivazione di tale agenzia per le entrate e di un'organica regolamentazione dell'attività di riscossione, la giunta regionale ha varato il 30 maggio ultimo scorso una delibera che rende possibile il pagamento del tributo con conto corrente postale e affida al Corpo forestale regionale il compito di censire le strutture aeroportuali e portuali sul territorio, nonché di effettuare i controlli e le verifiche del corretto adempimento degli obblighi tributari e di redigere i verbali in caso di violazione degli stessi. Inoltre con la delibera si dà mandato agli assessorati regionali competenti di raccogliere i dati per il censimento delle strutture interessate e di stipulare le convenzioni per l'attribuzione ai gestori di tali strutture del servizio di riscossione. Quest'ultimo «servizio» dovrà essere espressamente contemplato nei futuri contratti di concessione demaniale; la nuova tassazione, oltre ad un'immagine disincentivante e negativa sul piano dell'ospitalità, aggrava i già alti costi di soggiorno nell'isola (locazioni immobiliari, tariffe d'ormeggio, tassa di sosta nelle acque del Parco della Maddalena, costi di trasporto, eccetera) con il rischio di dirottare i flussi turistici nautici e terrestri verso mete estere meno costose, prime tra tutte Corsica e Costa Azzurra. In tal senso si segnala uno stato di diffuso malcontento e preoccupazione tra gli operatori del turismo nautico che già denunciano avvisaglie di flessione della domanda per l'imminente stagione estiva; la nuova tassazione relativa alle imbarcazioni da diporto si configura come il ripristino della vecchia tassa di stazionamento già soppressa perché ritenuta, pressoché unanimemente, anacronistica, penalizzante e discriminatoria per i diportisti italiani nel contesto europeo; tutto ciò, peraltro, avviene a fronte di entrate modeste. Infatti, ragionando per assurdo e su valori medi, se in Sardegna ancorassero tutte le unità da diporto iscritte agli uffici marittimi al 31 dicembre 2004 (ad esclusione di quelle sarde), si calcola che il gettito annuo ammonterebbe a poco più di 22 milioni di euro; dunque, è assai probabile che il gettito effettivo sia di gran lunga inferiore e a fronte di effetti distorsivi e oneri che potrebbero rivelarsi superiori ai benefici conseguiti. Si ricorda infatti, che negli anni si è investito per dotare la regione Sardegna di strutture in grado di accogliere adeguatamente i diportisti: sono sorte società di assistenza e manutenzione, sono nati anche i primi veri cantieri navali; alcuni porti si sono ritagliati uno spazio nella rete degli approdi dove le imbarcazioni vengono lasciate dai proprietari per le manutenzioni invernali; altri sono diventati invece base di appoggio per charter, sia regionali che nazionali; la Sardegna è stata inserita nel portafoglio delle grandi società di charter nautico pur evidenziando tuttavia ancora forti discrepanze tanto sul livello e la qualità dei servizi quanto nel rapporto qualità/prezzo più favorevole talvolta in altre aree del Mediterraneo; l'istituzione di un nuovo sistema impositivo da parte della regione Sardegna costituisca di fatto un periodo precedente, la Sardegna costituisce infatti, ferma restando la sua autonomia, un patrimonio di tutti -: se il Governo non ritenga di impugnare la legge regionale 11 maggio 2006, n. 4, ravvisandosi in essa, secondo gli interroganti, analoghi aspetti di incostituzionalità relativi al superamento dei limiti all'autonomia impositiva sotto il profilo del mancato coordinamento con il sistema fiscale statale; all'imposta sulle unità da diporto come tributo special ostativo della libera circolazione dei beni e con effetti oltre il territorio regionale; alla violazione dell'articolo 120 della Costituzione. (4-00532)" . . "Camera dei Deputati" . "20060712-20070702" . "ORLANDO LEOLUCA (ITALIA DEI VALORI)" . "RIVOLTA DARIO (FORZA ITALIA)" . . . . "FERRIGNO SALVATORE (FORZA ITALIA)" . "PEDRINI EGIDIO ENRICO (ITALIA DEI VALORI)" . . "FONTANA GREGORIO (FORZA ITALIA)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00532 presentata da PEDRINI EGIDIO ENRICO (ITALIA DEI VALORI) in data 12/07/2006"^^ . . . "LONGHI ALEANDRO (L' ULIVO)" . . . . . "2015-04-28T22:20:28Z"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "MURA SILVANA (ITALIA DEI VALORI)" . "1"^^ . _:Bd10a387709197329b30af27eaf42148b "Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 2 luglio 2007 nell'allegato B della seduta n. 181 All'Interrogazione 4-00532\n presentata da PEDRINI Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, con la quale l'interrogante sottolinea l'esistenza di taluni aspetti di incostituzionalità della legge della Regione Sardegna 11 maggio 2006, n. 4 (pubblicata nel Bollettino Ufficiale del 13 maggio 2006, n. 15, supplemento ordinario n. 6), recante «Disposizioni varie in materia di entrate, riqualificazione della spesa, politiche sociali e di sviluppo», si osserva quanto segue. A seguito dell'emanazione della legge di cui trattasi, il Governo, avendo rilevato profili di illegittimità costituzionale, ha assunto le necessarie iniziative nei confronti della Regione tese a ricondurre le norme regionali nell'ambito della legittimità costituzionale. La Regione ha, in tale sede, rappresentato che le imposte istituite con la citata legge n. 4 del 2006, si fondono sul presupposto dell'uso per fini privati dell'ambiente, bene pubblico scarso, e rappresentano la volontà di tutelarlo, promuovendo la coesione interna della Sardegna. A tal proposito, il Governo ha ritenuto che, seppure possa riconoscersi il potere impositivo della Regione in materia, la questione riveste un delicato carattere tecnico giuridico permanendo i rilievi posti in riferimento a quei profili della legge che riguardano in particolare il rispetto di uguaglianza tra i cittadini. Pertanto, con delibera del Consiglio dei Ministri in data 7 luglio 2006, ed ai sensi dell'articolo 127 della Costituzione, l'esecutivo ha provveduto a sollevare la questione di legittimità costituzionale degli articoli 2, 3 e 4 della legge della Regione Sardegna 11 maggio 2006, n. 4. Il Viceministro dell'economia e delle finanze: Vincenzo Visco." . _:Bd10a387709197329b30af27eaf42148b "20070702" . _:Bd10a387709197329b30af27eaf42148b "VICE MINISTRO ECONOMIA E FINANZE" . _:Bd10a387709197329b30af27eaf42148b .