INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00462 presentata da POLI BORTONE ADRIANA (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920430

Al Ministro delle poste e telecomunicazioni. - Per sapere - premesso: che alla interrogazione n. 4-25326 del 19 aprile 1991 in merito della trasmissione Piacere RAI Uno tenuta a Lecce il Ministro ha risposto con le notizie avute dalla RAI secondo cui la trasmissione sarebbe stata effettuata ugualmente anche se il comune di Lecce non avesse avuto la possibilita' di offrire ospitalita' all'equipe e teatro gratuito; che il sindaco di Lecce ha affermato su Quotidiano e Gazzetta del Mezzogiorno del 20 dicembre 1991 che la dichiarazione del ministro "contrasta con la realta' dei fatti, visto che la RAI ha condizionato la realizzazione della manifestazione all'impegno finanziario del comune e alla fornitura di determinati servizi"; che nel fax inviato da Paolo De Andreis della direzione di Piacere RAI Uno (con data 31 luglio 1990 ma con fax 23 ottobre 1990) al comune di Lecce si chiede "concessione a titolo gratuito del teatro; ospitalita' gratuita (solo pernottamento) per il personale; un contributo quale concorso alle notevoli spese che dovra' sostenere la RAI"; che la risposta del ministro (su informazioni della RAI) e' in antitesi con quella del sindaco di Lecce; che l'accertamento dei fatti non e' secondario, perche': 1) o la RAI ha "preteso" (come sostiene il sindaco) l'intervento di 100 milioni dal comune di Lecce, contravvenendo alle norme di legge e sostanzialmente "distogliendo" ad un comune indebitato, quale Lecce, una cifra che poteva ben essere destinata a scopi sociali; 2) oppure l'amministrazione comunale e' stata molto piu' avventata ed amministrativamente non accorta nella gestione del pubblico denaro, eccedendo a quella che sembra essere una semplice richiesta di eventuale disponibilita' -: se risultino al ministro elementi di conoscenza ai fini dell'accertamento della versione esatta dei fatti per stabilire le responsabilita' della RAI e trarne le dovute conseguenze, ai fini della eventuale restituzione delle somme al comune di Lecce. Tanto al fine di evitare che la RAI, servizio pubblico pagato attraverso il canone, dai cittadini italiani debba continuare a speculare attraverso mezzi poco corretti pur di conseguire vantaggi economici. (4-00462)