INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00337 presentata da ROSSI ORESTE (LEGA NORD) in data 19940505
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Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: prima della 2^ guerra mondiale fu presentato un progetto per la costruzione di una diga in localita' S. Salvatore (due chilometri a monte di Bobbio); tale diga non fu mai completata, e di tale opera esistono unicamente un basamento in cemento e una galleria artificiale per la deviazione temporanea del fiume. Nel 1989 il sindaco di Bobbio ha firmato una concessione gratuita alla SOTER SRL (un cui esponente, l'ingegner Aldo Galleti e' da molti anni tecnico del Comune di Bobbio) per eseguire opere di restauro di centrale idroelettrica. La motivazione della concessione edilizia (restauro di centrale idroelettrica) configura una situazione del tutto diversa dalla realta' dei luoghi e dagli interventi che la Soter Srl si ripromette di effettuare. La concessione edilizia e' alquanto strana perche' fa riferimento ad opere di restauro di manufatti gia' in essere quando invece lo stato di avanzamento della diga non e' mai stata superiore alla semplice fondazione. Il piano regolatore di Bobbio, nonche' le leggi emanate a tutela dell'ambiente ed i vincoli idrogeologici impediscono e vietano qualsiasi edificazione proprio nella localita' in questione e nel tratto di fiume che sono tra i piu' suggestivi della val Trebbia; nell'equivoco del restauro e' caduto anche il Ministro per i beni culturali e ambientali (Ruffolo) il quale in risposta a specifica interrogazione parlamentare (n. 4-13762 1989 onorevole Bassi Montanari), pur ammettendo che l'area in oggetto e' tutelata ex articolo 2 della legge 431 del 5 agosto 1985, afferma che "il progetto di cui all'oggetto, intendeva restaurare una esistente centrale elettrica che dal punto di vista tecnico non rispondeva piu' alle moderne esigenze di funzionamento"; gli abitanti di Bobbio attraverso una lista civica "Movimento Civico del Trifoglio" si sono opposti alle ruspe con manifestazioni e con un ricorso al TAR e al Consiglio di Stato. Nell'estate del 1990 sono riusciti ad ottenere la sospensione dei lavori. La relazione della Commissione Regionale incaricata di valutare l'impatto ambientale ha dichiarato l'opera pericolosa per l'ambiente, definendo assolutamente sommarie sia il progetto che le procedure seguite, anzi insufficienti e incomplete. La relazione segnala che molte delle procedure di legge non erano state rispettate: essendo di 28 metri l'altezza dello sbarramento e presumibilmente l'invaso superiore a 100.000 metri cubi, si avevano non una, ma ben due condizioni, per cui la questione era di competenza dello Stato ed in particolare del Ministero dei Lavori Pubblici. (TAR Emilia Romagna Sez. Parma n. 85/90); in data 31 agosto 1990 il Consiglio di Stato ha accolto l'appello per l'annullamento dell'ordinanza del Tar concernente il rilascio di concessione edilizia con la seguente motivazione: "... ritenuto che dall'esecuzione del provvedimento impugnato in primo grado deriva un danno ambientale grave e irreparabile..."; nonostante il pronunciamento del Consiglio di Stato tutt'oggi non si e' ancora provveduto da parte degli organi competenti a decretare la decadenza della concessione di derivare acqua per uso idroelettrico dal fiume Trebbia. Tale decadenza di concessione provocherebbe la risoluzione del contratto di vendita di terreno da parte dell'Enel alla societa' Soter (questa clausola risolutiva espressa e' valida solo fino al 27 novembre 92!!!); si aggiungono tentativi di grave compromissione dell'equilibrio idrico dell'intera valle attraverso la captazione degli affluenti che fanno capo alla testata alta del Fiume Trebbia, come previsto dal Piano Generale degli Acquedotti gia' legge dello Stato dal 1963 (adottata in tale anno in via sperimentale e mai sottoposta a verifica) che autorizza le Amministrazioni genovesi a derivare le acque del Cassingheno, Aveto, Costamaglio e Bocco; inoltre la realizzazione di quest'opera provocherebbe la perdita dei Meandri Incastrati di San Salvatore (meta di geologi da tutta Europa per la finestra Tettonica), le distruzione dell'ecosistema creatosi nella galleria di San Salvatore e un irrimediabile compromissione dell'equilibrio idrico dell'intera valle; contro questa opera si sono gia' schierati Comune e Provincia; la Regione non intende invece ritirare alla societa' Soter la concessione per la costruzione della diga -: per quali motivi non sia stata ancora revocata la concessione per destinare acqua per uso idroelettrico dal fiume Trebbia (rilasciata dalla giunta Regionale dell'Emilia Romagna il 12 gennaio 1988) stante l'urgenza (entro il termine del 27 novembre 1992) che deriva dalla possibilita' per l'ENEL di rientrare in possesso del terreno venduto alla SOTER srl e scongiurare il pericolo della costruzione di opere modificative dell'attuale equilibrio idrico. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale riscontro, restato privo di riscontro nella XI legislatura, n. 5-00530 del 19 novembre 1992. (4-00337)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00337 presentata da ROSSI ORESTE (LEGA NORD) in data 19940505
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19940505-19941103
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00337 presentata da ROSSI ORESTE (LEGA NORD) in data 19940505
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2014-05-14T19:17:07Z
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ROSSI ORESTE (LEGA NORD)
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MINISTRO MINISTERO SENZA PORTAFOGLIO (PER LA FUNZIONE PUBBLICA)
19940728