_:B5b62a8809a575b8010cbcaf250c9494e "Al riguardo si ritiene opportuno premettere che prima dell'entrata in vigore della legge 29 gennaio 1994, n. 71 - che ha trasformato l'Amministrazione p.t. in Ente pubblico economico - l'organizzazione previdenziale riguardante il personale postelegrafonico era cosi' ripartita: per quanto riguarda il personale dell'ex ruolo U.L. (cioe' degli uffici locali corrispondente al 40 del personale totale) la liquidazione e la corresponsione dei ratei di pensione e della buonuscita facevano capo all'Istituto postelegrafonici mentre per il personale dell'ex ruolo UP (cioe' degli uffici principali) le pratiche relative alla liquidazione della pensione e della buonuscita erano istruite dall'ex Amministrazione p.t.: la corresponsione della buonuscita era a carico dell'INPDAP (ex ENPAS) e la corresponsione dei ratei di pensione era a carico del Tesoro. Con l'entrata in vigore della legge n. 71/94 la gestione del trattamento di quiescenza relativo a tutto il personale p.t e' stato trasferito all'Istituto postelegrafonici. Di conseguenza tra i mesi di giugno e luglio 1994 sono stati trasferiti all'Istituto circa 100.000 fascicoli relativi ad altrettanti impiegati in servizio, oltre a circa 70.000 fascicoli di pratiche di personale dell'ex ruolo UP da riliquidare il che ha comportato qualche ritardo nella trattazione delle pratiche. Inoltre, il nuovo contratto collettivo di lavoro dei postelegrafonici - sottoscritto il 26 novembre 1994 - ha previsto, tra l'altro, dei miglioramenti economici, l'eliminazione della possibilita' di elevare a 67 anni l'eta' pensionabile, la riduzione da 40 a 39 anni e 6 mesi del limite massimo di servizio e qualche incentivo per favorire i prepensionamenti. Ne e' conseguito che l'Istituto postelegrafonici, strutturato per far fronte a circa 6.000 pensionamenti annui, si e' trovato a dover gestire gli oltre 30.000 postelegrafonici collocati a riposo nel periodo novembre '94 - febbraio '96. Per fronteggiare tale accumulo di pratiche pensionistiche si e' ritenuto opportuno autorizzare l'IPOST - con l'inserimento di un comma aggiuntivo all'articolo 12 del decreto-legge 23 dicembre 1995, n. 543 in occasione della reiterazione del medesimo - ad attuare progetti finalizzati al recupero dell'arretrato in questione, destinando a tale scopo appositi stanziamenti di bilancio: con tale iniziativa la situazione dovrebbe avviarsi alla normalizzazione. Il ripetuto Istituto ha, comunque, precisato che al 31 dicembre 1995, tutto il personale, collocato a riposo dal 1^ agosto 1994 ha ottenuto la provvisoria riliquidazione sia della pensione sia della buonuscita per gli anni di servizio prestati nell'ex Amministrazione p.t., in attesa della compiuta definizione delle posizioni stesse e che, pertanto, ad oggi tutti percepiscono non meno del 95 di quanto spettante. Per quanto riguarda, inoltre, l'attivita' di controllo e di vigilanza sull'IPOST - affidata al Ministero p.t. dall'articolo 3, comma I, del d.P.R. n. 166/1995 - i competenti organi hanno intrapreso una serie di iniziative, tra le quali una verifica ispettiva, peraltro ancora in corso, volta a creare le basi per un costante controllo al fine di indurre i costituendi organi istituzionali dell'IPOST stesso a riportare la gestione su un piano di efficienza e regolarita'. Per quanto attiene alla gestione del patrimonio immobiliare locato si e' rappresentata sia la necessita' di aggiornare i canoni locativi col riscontro annuale delle anagrafi delle utenze, che l'esigenza di intraprendere le necessarie azioni legali nei confronti degli inquilini inadempienti, al fine di recuperare crediti; in merito alla gestione delle mense-bar, si e' rappresentata piu' volte la necessita' di progressivi aggiornamenti dei costi dei servizi medesimi, atteso che i prezzi attualmente in vigore sono ormai fuori mercato sia per l'aumento delle derrate alimentari che per le spese generali di gestione. Si fa, infine, presente che e' in corso la procedura per la nomina, che si ritiene potra' avvenire in tempi brevi, dei previsti organi istituzionali in modo da porre fine alla gestione commissariale del ripetuto Istituto." . _:B5b62a8809a575b8010cbcaf250c9494e "19961010" . _:B5b62a8809a575b8010cbcaf250c9494e "MINISTRO MINISTERO DELLE POSTE E DELLE TELECOMUNICAZIONI" . _:B5b62a8809a575b8010cbcaf250c9494e . _:B5b62a8809a575b8010cbcaf250c9494e . "PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00273 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO) in data 19960522" . _:B5b62a8809a575b8010cbcaf250c9494e . . "Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che: nell'anno 1993 il presidente dell'Istituto postelegrafonici (Ipost), Cosimo Catapano, ex segretario nazionale Cisl-Postelegrafonici, fu arrestato per fatti inerenti a tangentopoli; all'indomani il Governo in carica nomino' l'ex direttore generale delle poste e telecomunicazioni, dottor Enrico Veschi, a commissario straordinario dell'Ipost; nel frattempo si sono susseguite continue lamentele da parte dei pensionati postelegrafonici, formulate piu' volte all'interrogante, e varie manifestazioni di piazza indette dal sindacato di categoria Failp-Cisal cui hanno partecipato migliaia di pensionati, non ultima nel mese di gennaio davanti alla Camera dei deputati, per protestare contro il mancato pagamento delle pensioni e della liquidazione definitiva degli oltre 25.000 postelegrafonici andati in quiescenza dal 1994 ad oggi; l'Ipost, tramite il suo commissario straordinario, ha motivato tale situazione ai sindacati per la carenza strutturale di organico e di mezzi che, a suo dire, e' dovuta alla nuova regolamentazione del sistema pensionistico e dalla enorme quantita' di dipendenti andati in pensione negli ultimi anni; cio' ha determinato anche l'utilizzo del Consorzio nazionale dell'informatica, al quale e' stato affidato il lavoro di digitazione del sistema previdenziale per i postelegrafonici con una spesa di alcuni miliardi, nonostante l'utilizzo di personale dell'Ente Poste Italiane (Epi) appositamente distaccato per far fronte al lavoro straordinario causato dai massicci pensionamentti del personale dell'Epi; si e' constatata l'incapacita' del commissario citato a creare un coordinamento che permettesse in tempi relativamente brevi ai predetti pensionati di entrare in possesso della liquidazione della pensione definitiva; infine la gestione dell'Ipost non riguarda solo i pensionamenti ma anche altri servizi (mense, gestione immobili, attivita' sociali) con un bilancio di centinaia di migliaia di miliardi; il segretario regionale Lazio della Failp Cisal ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Roma circa i fatti suesposti; analoga interrogazione e' stata presentata la scorsa legislatura, senza ottenere risposta -: se non intenda avviare un'indagine circa i fatti suesposti; se non ritenga utile la rimozione dall'incarico del commissario straordinario dell'Ipost e provvedere alla riorganizzazione di quest'ultimo, con conseguente nomina di un consiglio d'amministrazione, onde dare certezza di intervento ed eliminare l'attuale stato di precarieta'. (4-00273)" . . "2014-05-15T10:13:56Z"^^ . "4/00273" . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "1"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00273 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO) in data 19960522"^^ . "19960522-19961024" .