INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00207 presentata da PARLATO ANTONIO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940429
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_00207_12 an entity of type: aic
Ai Ministri di grazia e giustizia e dell'interno. - Per conoscere - premesso che: la stampa napoletana nel 1992 ha riportato la notizia di una "riunione-fiume" svoltasi presso la Prefettura di Napoli alla quale hanno partecipato tra gli altri l'onorevole Paolo Cirino Pomicino, il sottosegretario all'interno senatore Murmura ed il Prefetto di Napoli dottor Improta; oggetto dell'incontro era stato l'avvio del trasferimento degli uffici giudiziari nel nuovo palazzo di giustizia - vera e propria tela di Penelope e fonte di inesauribili e miliardari sprechi, da anni ed anni - nel Centro Direzionale, e devastato da un incendio doloso del quale, incredibilmente, non sono mai stati rinvenuti ne' gli autori ne' i mandanti; sempre secondo la stampa (mentre il Governo continua a tacere su non pochi interrogativi posti al riguardo dall'interrogante in numerosi atti ispettivi) si sarebbe deciso il trasferimento degli uffici giudiziari penali ma non anche forse quelli della Procura della Repubblica e certamente non di quella circondariale nelle torri B e C con enorme disagio denunciato dal Procuratore Generale della Repubblica Dottor Vincenzo Schiano di Colella, trattandosi di un unicum giudiziario inscindibile, pur nelle specifiche prerogative di ciascuna delle due strutture; per realizzare il totale trasferimento occorreranno 100 miliardi per il completamento della Torre A (quella incendiata) mentre le torri B e C del complesso saranno pronte sin dalla primavera 1993 e potranno ospitare almeno tutti gli uffici della giustizia penale giudicante -: per quali motivi all'incontro non siano stati invitati tutti i parlamentari napoletani ma solo il deputato Paolo Cirino Pomicino; quale concretezza, anche in termini di effettiva e razionale capienza degli uffici, possa avere l'ipotesi di utilizzo, e come, delle torri B e C per la giustizia penale sembra - come detto - solo giudicante e non anche inquirente; se siano stati reperiti i fondi necessari per completare le opere; quali imprese, ed a quale titolo, completeranno le opere; di quante decine se non di quante centinaia di miliardi sia salito il costo complessivo del progetto del nuovo palazzo di giustizia, rispetto a quello iniziale; quanto sia stato valutato il danno derivato dall'incendio ed in quale misura esso sia stato risarcito alle imprese appaltatrici delle opere che dovranno comunque - e ci si chiede se cio' sia esatto - completare le opere senza oneri aggiuntivi per lo Stato essendo le stesse in consegna ad esse all'atto dell'incendio dalle stesse non prevenuto per mancanza di sorveglianza; chi abbia avuto l'appalto, ed a seguito di quali gare e per quali importi, sia per il trasferimento dei vecchi uffici che per l'arredamento dei nuovi; quali uffici giudiziari resterebbero fuori dal Centro Direzionale essendo il nuovo palazzo inadeguato, e quindi incapace di assolvere alla progettata funzione di raccogliere in una unica sede tutta la giustizia napoletana, con enormi disagi per gli operatori - magistrati, avvocati, ausiliari - della giustizia napoletana; al riguardo se con l'avvenuta istituzione dei Tribunali di Nola e Torre Annunziata, si preveda che possano essere recuperati spazi perche', nel nuovo palazzo di giustizia, rientrino tutti gli uffici giudiziari napoletani, senza esclusione alcuna; a chi risalga la responsabilita' di non avere, con enormi costi aggiuntivi per lo Stato, modulato la progettazione e l'esecuzione delle opere con le varianti derivanti e dalla istituzione del giudice di pace e dalle modifiche derivanti dal nuovo codice di procedura penale che hanno differenziato rispetto ai progetti pregressi il rapporto tra le aule e gli uffici; se si possano garantire tempi certi e quali, anche in relazione ai singoli comparti da trasferire, relativamente a tutte le nuove collocazioni degli uffici; se non ritengano che fosse esatta l'opinione dell'interrogante secondo cui i tempi di consegna definitiva degli immobili ipotizzati nell'incontro (torri B e C nella primavera 1993 e torre A nell'autunno dello stesso anno) fossero tempi di mera fantasia, avuto riguardo a come effettivamente le cose sono andate. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella undicesima legislatura, n. 4-07171 del 4 novembre 1992. (4-00207)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00207 presentata da PARLATO ANTONIO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940429
xsd:integer
0
19940429-
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00207 presentata da PARLATO ANTONIO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940429
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
xsd:dateTime
2014-05-14T19:16:49Z
4/00207
PARLATO ANTONIO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO)