_:B29806a95566f7c4e28fded3e728c573d "Atto Senato Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 009 all'Interrogazione 4-00002\n presentata da DE PETRIS Risposta. \n– La difficile risoluzione del problema della lotta ed eradicazione \ndella brucellosi bufalina in Campania è stata oggetto, nel corso \ndegli ultimi anni, di vari piani straordinari regionali e di varie ispezioni \ncomunitarie ed audit ministeriali, i quali hanno rilevato con crescente \npreoccupazione la persistenza di aree di infezione, in particolare nelle \naree di competenza della ASL CE/2 in provincia di Caserta. La mancata \neradicazione e la non corretta applicazione delle norme comunitarie hanno \nindotto le competenti autorità della Commissione europea a richiamare \nl'attenzione delle autorità sanitarie italiane paventando anche \nil divieto di esportazione di prodotti tipici dell'allevamento bufalino \ncampano verso altri Stati membri dell'Unione europea e verso i Paesi \nterzi per le implicazioni negative sulla tutela della salute pubblica. Le posizioni \nassunte soprattutto dall'Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) \ndel Mezzogiorno di Portici (Napoli), organo tecnico-scientifico di riferimento \nlocale, hanno da molto tempo generato dubbi sulle modalità di esecuzione \ndei piani di eradicazione regolamentati dalla normativa comunitaria e nazionale \nvigente, ostacolando la lotta nei confronti di una patologia che risulta \nessere una grave malattia trasmissibile anche all'uomo (zoonosi), \ne avallando negli anni assunti scientifici che hanno consentito di utilizzare \nil latte proveniente da animali infetti, sebbene trattato termicamente, \nin contrapposizione al divieto assoluto che le norme comunitarie (direttive \nCE 92/46 e 92/47) e nazionali (decreto del Presidente della Repubblica \n14 gennaio 1997, n. 54) impongono. Nell'ambito \ndella lotta e dell'eradicazione della brucellosi bufalina la Regione \nCampania nel 2003 aveva predisposto di concerto con il Centro di referenza \nnazionale per la brucellosi (CRN) un piano straordinario idoneo da un punto \ndi vista sia tecnico-scientifico che normativo, approvato dalla Commissione \neuropea. Il piano prevedeva, \nentro trenta giorni dalla conferma diagnostica, l'abbattimento degli \nanimali positivi ed il ricorso alla profilassi immunizzante degli animali \nprepuberi. Il direttore \ndell'IZS del Mezzogiorno, dottor Domenico Fenizia, con una nota del \n29 novembre 2004, inviata ai componenti dell'Unità di crisi \ndel Piano straordinario per l'eradicazione della brucellosi bufalina \nnella Regione Campania e al relativo Presidente della Regione, ma non alla \ncompetente autorità centrale, sollevava rilievi tecnici di contrapposizione \ninerenti le procedure adottate dal predetto piano, tanto da affermare l'inefficacia \ndegli abbattimenti quale strumento di controllo della brucellosi e la propensione \nall'autosterilizzazione spontanea della specie bufalina e proprio \nin questo trovava giustificazione la possibilità di utilizzare il \nlatte proveniente da animali infetti seppur trattato termicamente. Nella \nmedesima nota sottolineava che la presenza di un numero significativo di \ncapi bufalini sieropositivi da abbattere di per sé rendeva impossibile \nla ricostituzione numerica dei bufali negli allevamenti infetti e determinava \ngravi ripercussioni sulle capacità produttive ed economiche delle \naziende interessate. Si evidenzia \nche la politica degli abbattimenti per gli animali infetti (cosiddetta stamping out ) è stata sviluppata non solo nell'ambito \ndella lotta ed eradicazione della brucellosi bufalina ma per tutte le malattie \ninfettive e diffusive, in linea con i provvedimenti della Commissione europea \ne gli orientamenti dell'Organizzazione mondiale per la sanità \nanimale (OIE). Va ricordato \nche al fine di evitare con lo stamping out forti ripercussioni economiche \nsugli allevatori e sull'industria lattiero-casearia nelle zone interessate \nmaggiormente dalla brucellosi bufalina, come le Province di Caserta e Salerno \nin Campania, il Ministro della salute già aveva adottato con il \ndecreto ministeriale 5 febbraio 1991, n. 84, misure straordinarie e in \nderoga mediante la previsione dei piani di risanamento ed eradicazione \nesaennali della brucellosi bufalina negli allevamenti con ultima data utile \ndi validità stabilita per il 17 marzo 1997. Nonostante \ntutto negli anni dal 1991 al 1997 il ricorso alle procedure in deroga di \ncui al decreto ministeriale n. 84 del 1991 non ha prodotto alcun risultato \ndi rilevo nella Regione Campania anche a causa della scarsa collaborazione \ndi allevatori e servizi veterinari locali, tanto che alla scadenza del \ntermine del 17 marzo 1997 il Ministero della salute non poteva emanare \ni provvedimenti specifici per riconoscere le singole province della Regione \nindenni da brucellosi bufalina. Le posizioni \nscientifiche del direttore dell'Istituto, formalmente assunte nel \nsopracitato documento del 29 novembre 2004, di forte valenza pratica per \ngli operatori campani, provocavano una serie di reazioni da parte delle \namministrazioni locali in Campania ed in particolare del sindaco di Cancello \ne Arnone (Caserta) che richiedeva al Ministro della salute la convocazione \nurgente di un tavolo di confronto scientifico. In secondo \nluogo nonostante le reiterate richieste da parte dei Servizi veterinari \ndella Azienda sanitaria locale (AUSL) il sindaco di Cancello e Arnone, \nsupportato dalle richiamate assunzioni scientifìche del dottor Fenizia, \nha adottato spesso delle ordinanze che si limitano a prescrivere il solo \nsequestro fiduciario degli allevamenti infetti e l'affidamento cautelativo \ndegli stessi ai detentori degli animali, senza prescrivere l'obbligo \ndella macellazione degli animali positivi entro trenta giorni dalla notifica \ndel provvedimento: tali provvedimenti, per il grave pregiudizio che arrecano \nalla lotta ed eradicazione della brucellosi e per i rischi concreti che \ndeterminano per la tutela della salute pubblica e della sanità animale \ne la salubrità dei prodotti destinati al consumo umano, sono stati \ntrasmessi per il seguito di competenza dal Ministero della salute alla \nProcura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Il Ministero \ndella salute, alla luce di quanto esposto, provvedeva a sottoporre alla \nvalutazione del Consiglio superiore di sanità la documentazione \nscientifica proposta dal dottor Fenizia affinché esprimesse il proprio \nparere utile anche alla predisposizione di un dossier completo da \nsottoporre alla valutazione del Comitato scientifico dell'Unione europea. Inoltre, si \nchiedeva al Consiglio superiore di sanità di verificare se: 1) \nla differenza genetica tra bufalo e bovino fosse tale da risultare determinante \nnella differente capacità immunitaria tra la specie bufalina e quella \nbovina alla brucellosi; 2) \nse la possibilità di autosterilizzazione nella specie bufalina fosse \nbasata su evidenze scientifiche e in che misura; 3) \nse la strategia prospettata dal direttore dell'Istituto di Portici \npotesse essere considerata una alternativa valida a quella in vigore e \nfinora adottata. Nel corso della seduta \ndel 15 dicembre 2005 presso il Consiglio superiore di sanità il \ndirettore dell'IZS del Mezzogiorno, invitato a relazionare affermava \ntra l'altro: «Inoltre è \nmolto importante avere un prelievo certo che dia garanzia del risultato: \nattualmente non siamo sicuri se i campioni appartengono a determinati bufali, \nanche se è il Servizio veterinario a prenderli, più volte \nl'IZS ha chiesto questa garanzia di prelievo sia alla Regione, che \ndurante le riunioni tenutesi con gli allevatori ed il Ministero. Oggi, \ndopo richieste insistenti, sembra che la Regione abbia cominciato a prendere \nin considerazione i rilievi fatti dall'IZS circa la possibile falsificazione \ndel risultato: infatti, attraverso l'IZS, ha effettuato delle indagini \nanonime, dalle quali si è evidenziato, mediante analisi genetica, \nche i campioni di sangue di alcune partite appartenevano allo stesso animale. \nIl risultato emerso dalla prima ricerca anonima ha spinto a ripeterla e \nper questo l'IZS ha ricevuto minacce. L'Istituto zooprofilattico \nha però il compito di occuparsi del risanamento del territorio e \nqualsiasi sospetto oppure evidenza deve essere, ed è sempre stato, \ndenunciato. Quanto riferito è indicativo dell'attuale situazione \nin provincia di Caserta, per risolverla dovrebbe essere garantita la presenza \nattiva dell'IZS del Mezzogiorno nell'Unità di crisi ed \ni programmi proposti dallo stesso Istituto dovrebbero essere attuati. Se \nnon ci si avvale dell'apporto di Enti territoriali la problematica \ndella brucellosi bufalina in Campania non verrà risolta. I dati \ndisponibili non sono affatto favorevoli: oggi in Campania abbiamo il 13-14 \nper cento di infezione; nella fase iniziale del Piano si riteneva di dover \nabbattere 3.000 capi, al momento sono stati abbattuti oltre 14.000 animali, \nsu 140.000 presenti nella sola provincia di Caserta. In tal modo si mette \na rischio l'allevamento bufalino, soprattutto nella provincia di Caserta \nove la riduzione sino a 30-40.000 capi porterebbe ad una notevole carenza \ndi latte e di conseguenza alla crisi di numerose aziende zootecniche. Il \nbufalo è un animale da preservare, occorre trovare il modo migliore \nper risolvere il problema al fine della sicurezza alimentare, senza penalizzare \nl'allevamento (...)». Il dottor Fenizia non forniva \nrisposte esaustive alla richieste di chiarimenti sui dati relativi alle \naziende e agli animali infetti, sull'incidenza reale della malattia \ne soprattutto in merito alla conoscenza delle presunte irregolarità \nevidenziate in merito alla attendibilità dei prelievi di sangue \nsui capi bufalini rispetto alla univocità di identificazione del \nsingolo animale. In realtà \nil direttore in sede di confronto con gli esperti del Consiglio superiore \ndi sanità riteneva di dover rivedere, alla luce della sperimentazione \neffettuata, la sua posizione in merito alla resistenza dei soggetti sieropositivi \ne sulla nota del 29 novembre 2004 in merito ai piani di profilassi in termini \ngenerali. Il Consiglio \nsuperiore di sanità, a seguito di tali affermazioni nel parere del \n15 dicembre 2005, sosteneva che: 1) \nnessun dato scientifico supporta una maggiore resistenza dei bufali alla \nbrucellosi. Anzi, sulla base dei pochi dati di letteratura il bufalo sembrerebbe \nsimile al bovino per quanto riguarda la sensibilità alla brucellosi; 2) \nnessun dato scientifìco supporta l'autosterilizzazione delle \nbufale; 3) \nla letteratura presentata appare incompleta, poco congruente, non specifica \ne in alcuni casi troppo datata; 4) \nla strategia prospettata dal direttore dell'IZS del Mezzogiorno non \npuò essere considerata, al momento attuale, una valida alternativa \na quella in vigore e finora adottata. L'abbattimento degli animali \nsieropositivi rimane il punto fondamentale ai fini dell'eradicazione \ndella brucellosi dal territorio nazionale. L'eradicazione è \nfondamentale anche e soprattutto ai fini della tutela della salute pubblica, \nin considerazione del fatto che la brucellosi è malattia zoonotica. Il competente Dipartimento \ndel Ministero della salute, sulla base delle valutazioni effettuate dal \nConsiglio superiore di sanità, risultate pienamente in linea con \ngli indirizzi dei piani di eradicazione della malattia sia a livello nazionale \nche comunitario, ha così evidenziato forti perplessità sull'operato \ndel direttore dell'IZS del Mezzogiorno al Sottosegretario di Stato, \ncompetente nella materia per delega del Ministro pro tempore. Le asserzioni \nsopra riportate sono state trasmesse a tutte le Procure della Repubblica \ndella Regione Campania, per l'adozione dei provvedimenti più \nopportuni per la tutela della salute pubblica, in considerazione del fatto \nche tutte le brucellosi (ovina, bovina, bufalina) risultano essere gravi \nmalattie trasmissibili all'uomo. Il Ministero, \nalla luce di quanto esposto, ha ritenuto pertanto opportuno informare l'assessore \nalla sanità della Regione Campania in merito al parere espresso \ndal Consiglio superiore di sanità circa i rilievi tecnici espressi \ndal dottor Fenizia, riguardo all'applicazione del piano straordinario \ndi eradicazione della brucellosi bufalina in Campania ed in merito alla \ncondotta dello stesso dottor Fenizia, richiedendo un intervento dell'Assessorato \nidoneo a ricondurre l'IZS del Mezzogiorno ad elevate capacità \noperative e di autorevolezza scientifica che possano contribuire in maniera \ndefinitiva all'esecuzione dei piani di eradicazione della brucellosi \na livello nazionale e comunitario. Si evidenzia, \naltresì, per quanto concerne le strategie adottate dal Ministero \nper la lotta e l'eradicazione della Blue Tongue, che in passato, il \ndottor Fenizia, anziché riferire nelle opportune sedi istituzionali \neventuali dati scientifici in suo possesso, ha utilizzato ripetutamente \ni mezzi di informazione (stampa e televisione) ed ha partecipato a manifestazioni \ncontro i provvedimenti del Ministero della salute, determinando situazioni \ndi allarme ingiustificato tra gli allevatori, ostacolando di fatto la campagna \ndi profilassi immunizzante, in varie regioni oltre alla Campania. Alla luce \ndi quanto sopra richiamato, si vuole evidenziare, infine, che da nessuna \ncomunicazione del Ministero della salute si può desumere una richiesta \ndi sospensione o una volontà di rimuovere il dottor Fenizia dall'incarico \ndi direttore dell'IZS del Mezzogiorno, misura che non può essere \ncondivisa in ogni caso. Considerata \nla rilevanza della questione, si dà, comunque, assicurazione che \nl'amministrazione continuerà ad acquisire ogni utile elemento \ndiretto a verificare se vi siano i presupposti che giustifichino l'eventuale \nadozione di diversi orientamenti. Il Sottosegretario di Stato per la salute Patta" . _:B29806a95566f7c4e28fded3e728c573d "20061019" . _:B29806a95566f7c4e28fded3e728c573d "SOTTOSEGRETARIO DI STATO SALUTE" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "DE PETRIS LOREDANA (INSIEME CON L'UNIONE VERDI - COMUNISTI ITALIANI)" . . _:B29806a95566f7c4e28fded3e728c573d . "20060504" . . "4/00002" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00002 presentata da DE PETRIS LOREDANA (INSIEME CON L'UNIONE VERDI - COMUNISTI ITALIANI) in data 04/05/2006" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00002 presentata da DE PETRIS LOREDANA (INSIEME CON L'UNIONE VERDI - COMUNISTI ITALIANI) in data 04/05/2006"^^ . "20060504-20061019" . "1"^^ . "20061019" . . "Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-00002 presentata da LOREDANA DE PETRIS giovedì 4 maggio 2006 nella seduta n.003 DE\nPETRIS. - Al Ministro della salute . Risulta\nall'interrogante che: con\nnota del 23 marzo 2006 il Sottosegretario per la salute, con delega alle\npolitiche veterinarie, sen. Cesare Cursi, ha richiesto alla Regione Campania\nun intervento punitivo nei confronti del Direttore dell'Istituto zooprofilattico\nsperimentale del Mezzogiorno (IZSM), dott. Domenico Fenizia; la\nmotivazione di tale grave richiesta risiederebbe nel presunto comportamento\nscorretto tenuto dal direttore dell'IZSM, il quale avrebbe sostenuto\ndiverse ipotesi di intervento in materia di prevenzione di malattie diffuse\nnegli allevamenti zootecnici, con particolare riferimento alle strategie\ndi politica veterinaria adottate dal Ministero della salute nei confronti\ndella brucellosi e della blue tongue (lingua blu); per\nquanto concerne la brucellosi, la tesi sostenuta dal dott. Fenizia, in\nmerito alla genoresistenza nei bufali, è stata recentemente oggetto\ndi una pubblicazione scientifica nella prestigiosa rivista «Infection\nand Immunity»; per\nquanto concerne la profilassi vaccinale della blue tongue lo stesso\nMinistero della salute ha dovuto prendere atto dei danni agli allevamenti\ne dei rischi di diffusione della malattia provocati dall'adozione\ndel vaccino attenuato ed è stato costretto, anche a seguito delle\nproteste dei comitati di rappresentanza degli allevatori e delle Regioni\ninteressate, a modificare sostanzialmente la strategia di intervento con\nl'adozione del vaccino inattivo; l'azione\ndel dott. Fenizia, nella qualità di direttore dell'IZSM, risulta\nperaltro irreprensibile sotto il profilo della competenza e dell'impegno\nprofessionale, avendo egli contribuito in modo sostanziale alla riorganizzazione\ne al rilancio dell'attività dell'Istituto in questione\ned essendosi sempre correttamente attenuto ai doveri relativi alla funzione\nsvolta; l'adozione\ndi provvedimenti disciplinari rivolta a reprimere preventivamente l'espressione\ndi legittime opinioni scientifiche, peraltro ampiamente dibattute anche\nnelle organizzazioni professionali di categoria, appare illegittima e contraria\nagli interessi del servizio veterinario pubblico, che invece dovrebbe raccogliere\ne sviluppare le istanze di approfondimento tematico e valorizzare le professionalità\npresenti sul territorio; la\nlibera espressione di opinioni scientifiche è peraltro tutelata\ndal codice deontologico della categoria dei medici veterinari (articoli\n3, 7 e 8), dal contratto collettivo nazionale del lavoro del settore ed\nè tutelata per i dirigenti pubblici generali dal decreto legislativo\n30 marzo 2001, n. 165 (articoli 16, 19, comma 7, 20, 21 e 55); in\ndata 28 aprile 2006 il Commissario straordinario dell'IZSM ha adottato\nnei confronti del dott. Fenizia un provvedimento di sospensione dalla carica\ndi direttore, si chiede\ndi conoscere: se\nnon si ritenga necessario ed urgente revocare la nota del Sottosegretario\ndelegato alle politiche veterinarie del 23 marzo 2006 relativa all'Istituto\nzooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno ed avviare un idoneo approfondimento\ndelle politiche veterinarie in materia di lotta alla brucellosi ed alla blue tongue , confermando nel contempo la legittimità dell'espressione\ndi diverse opinioni scientificamente fondate nel servizio veterinario pubblico; se\nnon si ritenga altresì necessario ed urgente richiedere la sospensione,\nd'intesa con la Regione Campania, del provvedimento disciplinare adottato\nnei confronti del direttore dell'IZSM dott. Domenico Fenizia, consentendone\nla piena reintegrazione nelle funzioni, tenuto conto che nulla è\nstato contestato all'interessato per l'attività di gestione\nsvolta e per i risultati raggiunti. (4-00002)" . "2015-04-28T21:47:28Z"^^ . "Senato della Repubblica" .