INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/06558 presentata da FAGGIANO COSIMO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 20001110

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Al Ministro dell'ambiente, al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della sanita', al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che: la stampa locale (Gazzetta del Mezzogiorno e Quotidiano del 9 novembre 2000) ha giustamente dato ampio risalto con titoli drammatici "Brindisi le stragi del Petrolchimico", alla conclusione di una inchiesta che la Magistratura brindisina aveva avviato nel 1996 in seguito a denuncia di morti sospette avvenute nel Petrolchimico di Brindisi; sotto accusa, con diverse proprieta' (Montedison, Eni, Enichem, Evc, Unioncarbide), il ciclo produttivo del cloruro di vinile monomero (CVM) e del policloruro di vinile (PVC), poiche' appare da tempo scientificamente accertato che: "Il cloruro di vinile e' agente chimico cancerogeno multipotente, genotossico perche' mutageno e clastogeno che sull'uomo causa fibrosi epatica, angiosarcoma epatici, epatocarcinomi, tumori encefalici, polmonari, linfatici, tumori dei tessuti emopoietici e melanomi oltre a lesioni consistenti nella decalcificazione dell'apparato osseo"; i magistrati brindisini, coordinati dal procuratore aggiunto dottor Cosimo Bottazzi, hanno concluso l'inchiesta con l'emissione di 68 informazioni di garanzia dirette a soggetti che a titolo diverso sono accomunati da gravissime accuse quali strage, disastro ambientale doloso, lesioni gravi e con il sequestro dell'area su cui insistono gli impianti produttivi del ciclo di PVC e CVM; l'inchiesta fa emergere una situazione veramente drammatica sostenuta dalle relazioni dei due eminenti studiosi nominati quali periti dalla Magistratura brindisina, il professor Cesare Maltoni, oncologo di fama mondiale e il professor Roberto Galiano Candela eminente tossicologo italiano i quali, dopo attento esame di 2000 cartelle cliniche e verifica diretta dei luoghi incriminati in definitiva affermano: a) l'esposizione a cloruro di vinile monomero negli impianti del Petrolchimico di Brindisi, ha determinato la morte per cancro di 14 lavoratori, nonche' l'insorgenza in 83 lavoratori di degenerazioni del tessuto osseo, di deficit di circolazione negli arti di 6 operai e in 18 della asbestosi; b) la condizione ambientale riscontrata non potra' che incidere pesantemente sulla salute di altri lavoratori del Petrolchimico e del cittadini che, essendo stati loro malgrado, costretti a elevate esposizioni di PVC e CVM, tra qualche anno potranno essere colpiti in maniera analoga da mali incurabili, aggravando il bilancio dei morti per esposizione al cloruro di vinile monomero e policloruro di vinile, rendendo piu' drammatiche le conseguenze di un disastro che ha colpito in modo intollerabile l'ambiente e la salute del territorio brindisino; c) una situazione di grave rischio, ancora presente nell'area posta sotto sequestro, e evidenziata dal sopralluogo del 5 settembre 2000 da parte degli inquirenti, che accertava la presenza di grandi quantitativi di polvere di policloruro di vinile nei magazzini, nei depositi, sulle strutture e sugli impianti produttivi, sul suolo, nel sottosuolo e nelle aree circostanti, potendosi legittimamente sospettare che la EVC, che un anno e mezzo fa abbandonava Brindisi per presunte ragioni di mercato (ma era vero?) cedendo lo stabilimento non piu' in produzione alla Celtica srl per nuove iniziative industriali, non aveva provveduto ad effettuare la necessaria bonifica; nella condizione data peraltro si determina il blocco della riconversione produttiva e della bonifica dell'area che la nuova proprieta' doveva avviare sulla base del progetto industriale presentato e si blocca l'assunzione dei circa 100 lavoratori ex dipendenti EVC (attualmente in cassa integrazione con provvedimento in scadenza) la cui prospettiva lavorativa era e rimane incerta e che in ogni caso devono essere garantiti; la drammatica dimensione della vicenda e' tale da richiedere tutto il massimo impegno e sostegno delle istituzioni interessate, alla azione della magistratura che deve procedere senza intralci, e celermente all'accertamento della verita' ed alla individuazione di responsabilita' aziendali e personali che, se accertate, vanno duramente perseguite -: quali iniziative urgenti si intendano assumere ognuno per la propria competenza ma necessariamente convergenti su un tavolo unitario, di concerto con le istituzioni locali, per valutare immediatamente la grave e drammatica situazione; quali azioni si intendano attivare in maniera autonoma per valutare i danni prodotti all'ambiente ed alla salute dei cittadini brindisini e per garantire interventi adeguati di controllo e di prevenzione per il futuro individuando nel contempo ritardi e responsabilita', se esistono, nelle istituzioni a questo preposte; quali provvedimenti infine si intendano assumere perche' in prospettiva in quest'area, definita da tempo ad alto rischio ambientale e per questo oggetto di osservazione epidemiologica ministeriale, si determinino le condizioni per garantire uno sviluppo sostenibile ed equilibrato che non costringa alla drammatica alternativa tra tutela della salute e dell'ambiente e obiettivo di sviluppo ed occupazione. (3-06558)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/06558 presentata da FAGGIANO COSIMO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 20001110 
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STANISCI ROSA (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
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