INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/06202 presentata da DELMASTRO DELLE VEDOVE SANDRO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000919
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Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: il quotidiano Libero di giovedi' 31 agosto 2000, alla pagina 2, ha dato notizia della incredibile situazione in cui versa la delicata questione dello 'scandalo petroli' che, per dimensioni del danno arrecato allo Stato e per la caratura degli imputati, e' da considerarsi certamente uno degli scandali piu' clamorosi del dopoguerra; lo scandalo vedeva imputati, tra gli altri, l'ex-comandante generale l'ex-capo di Stato maggiore della guardia di finanza, mentre il danno arrecato allo Stato fu quantificato in 100 miliardi di lire, oggi passati, in ragione degli indici di rivalutazione, a 233 miliardi di lire; manca ancora la sentenza d'appello, dopo che nel maggio 1983 la seconda sezione giurisdizionale della Corte dei conti aveva condannato i generali Raffaele Giudice e Donato Lo Prete al risarcimento per cento miliardi di lire; secondo il quotidiano Libero, due anni or sono la Corte dei conti lamentava il fatto che non si avessero 'ancora notizie sulla definizione del giudizio di appello', denunciando peraltro la 'scarsa iniziativa dell'amministrazione competente', e cioe' del Ministero delle finanze che 'ultimamente, nelle more del giudizio di appello, ha manifestato l'intenzione di trasferire il credito ai campioni demaniali'; la notizia, se rispondente a verita', appare straordinaria sia per la possibile perdita di un credito gigantesco vantato dallo Stato, sia per gli intuibili riflessi su una opinione pubblica che non puo' accettare inerzia dell'amministrazione centrale di fronte alle conseguenze di uno scandalo che caratterizzo' significativamente la vita stessa della Repubblica -: se le notizie riportate dal quotidiano Libero sia rispondenti a verita' e, in particolare, se le forti critiche avanzate dalla Corte dei conti nei confronti dell'inspiegabile inerzia del Ministero delle finanze siano fondate; quali siano state le iniziative assunte dal Ministero delle finanze al fine di garantirsi l'effettivo risarcimento del gigantesco danno di 100 miliardi di lire, oggi salito a 233 miliardi di lire; quali iniziative siano state assunte, o si intendano assumere, nei confronti dei funzionari responsabili dell'inerzia ministeriale e quali prospettive si ritengono esservi per l'effettivo recupero della somma di 233 miliardi di lire. (3-06202)
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DELMASTRO DELLE VEDOVE SANDRO (ALLEANZA NAZIONALE)