INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/05507 presentata da FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000405

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Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il figlio del maresciallo dei Carabinieri Antonio Lombardo, Fabio, sulla scia di un incontro con l'attuale procuratore capo di Palermo Piero Grasso, che doveva essere riservato ma che invece e' divenuto di dominio pubblico gia' il giorno successivo, frustrando le speranze del figlio di una riapertura del caso, ha rilasciato un'intervista al quotidiano Il Giornale rivelando possibili moventi alla base della sistematica opera di delegittimazione alla quale e' stata esposta la figura del padre prima e dopo la sua morte, avvenuta per suicidio il 4 marzo 1995, e sulla quale non si e' mai indagato a fondo, preferendosi archiviare il caso; prima della sua morte il maresciallo Lombardo si era recato due volte negli Stati Uniti per interrogare il boss Gaetano Badalamenti in relazione alle inchieste delle procure di Palermo e di Perugia su Giulio Andreotti, interrogatori durante i quali, a quanto risulta agli interroganti, il boss avrebbe smentito le tesi di Buscetta, asserendo che Andreotti non era coinvolto e che esisteva una pista alternativa all'omicidio Pecorelli; la relazione stesa da Lombardo al rientro dal suo primo incontro con Badalamenti e che riportava la smentita delle tesi accusatorie delle procure, vistata dai suoi superiori e successivamente finita nel dimenticatoio, e' stata infine esibita, a ben quattro anni di distanza, al processo per l'omicidio di Pecorelli ma - singolare coincidenza - priva delle firme dei superiori; secondo Fabio Lombardo esiste anche una seconda relazione, mai resa nota dal padre e contenente le ultime rivelazioni di Badalamenti, comprese le affermazioni circa la sua disponibilita' a tornare in Italia a deporre solo se lo fosse andato a prendere il maresciallo Lombardo, sparita insieme ad altri documenti all'indomani della morte del maresciallo, quando i familiari consegnarono le valigette con i documenti riservati ai Carabinieri; accusato in televisione dal sindaco Orlando di essere colluso con la mafia, il maresciallo Lombardo si suicida, appena cinque giorni prima di ripartire per gli Usa per andare a prendere Tano Badalamenti, lasciando un biglietto nel quale affermava che la ragione della sua morte andava ricercata nei suoi 'viaggi americani' -: se ritengano opportuno avviare un'indagine al fine di chiarire per quale motivo non si sia mai indagato a fondo nel senso delle dichiarazioni rese da Badalamenti e riportate nella prima relazione stesa dal maresciallo; per quale motivo da detta relazione siano 'sparite' le firme dei suoi superiori; chi si sia trovato in possesso all'epoca del suicidio del maresciallo della seconda relazione e per quale motivo questa non sia mai stata resa pubblica e non abbia mai costituito motivo d'indagine; quali siano le informazioni in possesso di Leoluca Orlando che lo spinsero ad accusare pubblicamente un maresciallo dell'Arma di essere colluso con la mafia, ed, infine, se corrisponda a verita' che il maresciallo Lombardo fu volutamente prima 'emarginato' e successivamente pubblicamente screditato per impedire che Tano Badalamenti tornasse in Italia. (3-05507)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/05507 presentata da FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000405 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
SIMEONE ALBERTO (ALLEANZA NAZIONALE) 
LO PRESTI ANTONINO (ALLEANZA NAZIONALE) 
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3/05507 
FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) 

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