INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/05392 presentata da FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000321
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic3_05392_13 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri dell'interno e della giustizia. - Per sapere - premesso che: e' di oggi la notizia, riportata da tutti i quotidiani nazionali, dell'arresto del sostituto procuratore della Direzione nazionale Antimafia, Dottor Giovanni Lembo, e dell'emissione della stessa ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'ex GIP di Messina Marcello Mondello, al quale sono stati concessi pero' gli arresti domiciliari, per una serie di reati che vanno dal concorso esterno in associazione mafiosa, all'abuso d'ufficio ed al falso ideologico; l'emissione delle ordinanze cautelari di cui altri due sono stati notificati in carcere a due pentiti; Pino Chiofalo e Cosimo Cirfeta, che sono stati inquisiti dalla procura di Palermo perche' avevano rivelato gli accordi tra i pentiti di mafia per accusare Dell'Utri e Berlusconi avrebbero accusato falsamente un altro pentito, tal Antonio Cariolo, reo di aver tentato smascherare il falso pentimento di Sparacio, giunge al termine di un'inchiesta iniziata nel novembre del 1997 sulla base di un esposto dell'avvocato Ugo Colonna, legale di diversi collaboratori di giustizia; nel suo esposto l'avvocato Colonna denunciava una insolita ed illegittima gestione dei collaboratori di giustizia ed in particolare del pentito Luigi Sparacio, secondo l'accusa 'sistematicamente agevolato' da Lembo durante il suo pentimento - che sarebbe stato contrattato dallo stesso Lembo per il tramite del boss mafioso Michelangelo Alfano 'stabilendone tempi e modi' - un falso pentimento durante il quale lo stesso continuava a delinquere sotto gli occhi di tutti, andando addirittura a riscuotere il pizzo scortato dalle auto blu del servizio di protezione; ancora secondo notizie di stampa risulterebbe essere coinvolto nella 'strana' gestione dei pentiti lo stesso Servizio centrale di protezione, da un lato perche' avrebbe addirittura ospitato nelle sue sedi gli incontri tra i collaboratori atti a concordare ed aggiustare le deposizioni accusatorie, dall'altro perche' risulta insolito l'improvviso 'trasferimento' del suo ex direttore Francesco Cirillo, dopo che lo stesso aveva denunciato durante un'audizione in Commissione Giustizia alla Camera che avevano regolarmente luogo incontri tra collaboratori - nonostante siano vietati - e che lo stesso servizio aveva inviato 600 segnalazioni in merito, tutte senza risposta; l'origine della gestione di favore di alcuni pentiti risiederebbe nelle particolari 'confessioni' o 'deposizioni' rese da questi ultimi, propedeutiche a costruire teoremi da porre alla base di processi contro personaggi scomodi quali Berlusconi, Andreotti e Dell'Utri; da due anni giacciono presso la Commissione parlamentare Antimafia e presso il Ministero di Grazia e Giustizia due relazioni su pentiti piu' o meno attendibili che denunciano pentiti sicuramente falsi che avrebbero concordato dichiarazioni accusatorie a seconda delle esigenze delle Procure e sono numerosi gli esposti inviati al Consiglio superiore della Magistratura - e tutti archiviati - per denunciare come diversi pentiti, primo fra tutti Balduccio Di Maggio, tornato a delinquere mentre era protetto e pagato dallo Stato, si sentissero al sicuro perche' in potere di ricattare i PM ai quali avevano reso in istruttoria le dichiarazioni che a quelli permettevano di mantenere in piedi i teoremi d'accusa in importanti processi - nel caso Di Maggio l'imputato eccellente era Giulio Andreotti - e che non potevano permettere di vedere screditati i testimoni delle loro accuse; ad avviso degli interroganti il CSM ha chiuso entrambi gli occhi sulle responsabilita' dei magistrati che hanno gestito prima Salvatore Contorno, poi Di Maggio e Sparacio e tanti altri collaboratori eccellenti tornati a delinquere; gli interroganti pertanto si domandano se comportamenti di tal genere non comprovino la circostanza che il CSM sia, in effetti, prigioniero del cosiddetto 'partito delle Procure', tanto da impedire al magistrato Alberto Di Pisa di diventare Procuratore aggiunto di Palermo, nonostante l'anzianita' ed i meriti, proprio perche' nel 1989 ebbe il coraggio per primo di lanciare l'allarme sulla gestione complice e disinvolta dei pentiti, proprio a proposito del ritorno in Sicilia di Totuccio Contorno; quali opportuni ed urgenti provvedimenti i Ministri competenti intendano assumere affinche' sia fatta definitivamente chiarezza in merito alla vicenda specifica nel tempo piu' breve possibile e con l'ausilio delle procedure disciplinari promosse dal Ministro innanzi al Consiglio superiore della magistratura; quali siano le motivazioni poste alla base del trasferimento di Francesco Cirillo, tanto repentino quanto inaspettato, e se esse non siano da ricollegarsi alle dichiarazioni da questo rese in Commissione Giustizia e se il Governo non ritenga opportuno rendere noto il bilancio della IV divisione, comprensivo della contabilita' del Servizio centrale di protezione; per quali motivi non si sia mai giunti sinora ad accertare alcuna responsabilita' specifica nei casi eccellenti di malagestione dei pentiti di mafia che hanno visto protagonisti Balduccio Di Maggio, Felice Maniero, Giuseppe Ferone, Salvatore Contorno ed altre decine di casi, e per quali motivi non si sia mai dato seguito ad alcuno degli esposti inviati al CSM che denunciavano le strane connivenze tra pentiti e Procure, ed, infine, perche' le relazioni del Ministero e della Commissione Antimafia non abbiano, allo stato, trovato nessun riscontro a livello investigativo, disciplinare e normativo; quali interventi legislativi il Governo intenda disporre affinche' la gestione dei collaboratori di giustizia sia improntata a criteri di onesta' e rigorosita', costituendo una garanzia per la comunita' e non piu' un rischio e per porre fine ai pentimenti facili che nei fatti ostacolano gravemente il corso della giustizia nel nostro Paese. (3-05392)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/05392 presentata da FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000321
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/05392 presentata da FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20000321
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
SIMEONE ALBERTO (ALLEANZA NAZIONALE)
LO PRESTI ANTONINO (ALLEANZA NAZIONALE)
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2014-05-15T10:06:20Z
3/05392
FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE)