INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/04841 presentata da CAPARINI DAVIDE CARLO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19991223

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic3_04841_13 an entity of type: aic

Ai Ministri dell'ambiente, della sanita', della difesa e della protezione civile. - Per sapere - premesso che: l'Uranio naturale e' composto da tre isotopi: Uranio 235 ed Uranio 238 che hanno 92 protoni ma un numero differente di neutroni, rispettivamente 142, 143 e 146. Questi compongono l'Uranio naturale in proporzioni diverse, ovvero la quantita' di U-234 nell'Uranio naturale e' dello 0.0055 per cento, la quantita' di U-235 e' dello 0,71 per cento e quantita' di U-238 e' del 99,2845 per cento; al fine di un suo utilizzo nella maggior parte dei reattori nucleari, l'Uranio naturale deve essere arricchito in U-235. La miscela normalmente impiegata e' 4 per cento di U-235 e 96 per cento di U-238. Nel processo di arricchimento dell'U-235, si formano enormi scarti di U-238, o piu' comunemente Uranio impoverito (in inglese Depleted Uranium detto anche impropriamente "esaurito" o "esausto"), prodotto collaterale del processo di estrazione dell'U-235, altamente tossico e radioattivo oltre che piroforico (tende ad auto incendiarsi a temperatura ambiente). Il nome deriva dal fatto che il contenuto dell'isotopo dell'uranio U-235 nel processo di arricchimento e' ridotto dallo 0,7 per cento ad una percentuale che varia dallo 0,4 allo 0,2 per cento. Con un processo di estrazione dell'U-235 praticato nell'ex-Unione Sovietica, e' possibile estrarne un ulteriore 0,1-0,15 per cento. In realta' il termine impoverito e' sicuramente improprio dato che si tratta di un materiale 60 volte piu' radioattivo di quello che si trova in natura; la quantita' di Uranio impoverito attualmente stoccato e' superiore ai 6 milioni di tonnellate ovvero poco piu' di un Kg per ogni essere umano. Le cifre ufficiali sono: Gran Bretagna 150.000 tonnellate, Francia 250.000 tonnellate, USA 750.000 tonnellate, CSI 5 milioni di tonnellate; il basso costo dell'Uranio impoverito (12 dollari al Kg) e l'alta densita' hanno fatto si' che fosse usato anche come zavorra, come schermature per i raggi X, nei proiettili perforanti, come contrappesi usati sulle superfici di controllo degli aerei (civili e militari), inclusi la coda e gli alettoni, dove lo spazio e' molto limitato e dove e' richiesto un materiale molto denso, tradizionalmente il tungsteno. Ne viene fatto un impiego molto vasto nelle parti di elicotteri, di satelliti, di barche a vela, di navi, di schermi per le stanze di ospedali, nelle trivelle per le perforazioni petrolifere, in munizioni e mine, come blindatura di carri armati, nella costruzione di container, come contrappeso per le centrifughe, nelle leghe per le otturazioni dei denti e nelle mazze da golf. Il prezzo competitivo, il maggior peso (circa 1,6 volte il tungsteno), il facile processo di fabbricazione e la necessita' di smaltire le grandi quantita' sino ad oggi stoccate, sono i motivi per cui l'uranio ha sostituito tungsteno in molte applicazioni, soprattutto quelle aeronautiche. A conferma dell'esigenza di trovare un adeguato canale di smaltimento dell'Uranio impoverito citiamo una ricerca congiunta tra il National Research Conuncil (Consiglio Nazionale della Ricerca Usa) e l'industria, pubblicato nel 1971, successivamente all'entrata in servizio il primo Boeing 747, che ne suggeriva l'impiego su tali velivoli. Una tendenza che ha portato ad installare su aerei costruiti negli Stati Uniti oltre 500 kg di Uranio impoverito; notevoli problemi ambientali sono sorti dall'uso delle munizioni ad Uranio impoverito nelle applicazioni militari. Prove esaustive effettuate dalla US Navy e dalla NASA mostrano che nell'incendio di serbatoi degli aerei si possono raggiungere temperature prossime ai 1.200^C e che valori di 800 e 1.100^C sono comuni. Temperature sufficienti a causare un rapido ossidamento dell'Uranio impoverito. La dispersione nell'aria delle particelle respirabili di questi ossidi prodotte dai processi di combustione presenta gravi rischi. La dimensione del rilascio nell'aria dipende molto da fattori quali: la temperatura, l'accesso all'ossigeno e la velocita' del vento. Test effettuati su proiettili dimostrano che le particelle respirabili di ossidi di Uranio (dell'ordine di 3 micron di diametro o meno) vengono rilasciate nella quantita' massima del 4 per cento del totale. La quantita' ammissibile di uranio nei reni (3 microgrammi per grammo), il peso medio di un rene adulto (300 grammi), la parte di Uranio inalato che si deposita nel rene (2,8 per cento) e i 450 kg di Uranio impoverito mediamente contenuti nei contrappesi di un Boeing 747 consentono di stimare in circa 250.000 persone le persone a rischio di inalazione nel caso di incendio; alle Autorita' italiane risulta che nella dotazione della NATO ci sono proiettili all'Uranio come confermato dal dottor Roberto Conforti rappresentante per l'Italia all'Insensitive Munitions Information Center (la divisione impatto ambientale delle armi della NATO) che dipende dalla "Divisione Generale Armamento Terrestre" di Roma. La NATO, come asserito dall'UNEP, a differenza di quanto avvenuto nella guerra del Golfo, si rifiuta di fornire piante dettagliate delle zone contaminate nell'ultima azione militare in Serbia e Kosovo. L'utilizzo dei proiettili all'Uranio rendera' radioattiva la zona dei Balcani per i prossimi anni esponendo le popolazioni di Djakovica, Mitrovica, Pristina, Urahovac oltre al sud della Serbia. Il tempo di dimezzamento di tale radioattivita' e' di 4,5 miliardi di anni. Gli Stati Uniti da parte loro dopo aver utilizzato come armamento non convenzionale l'Uranio impoverito lo smaltiscono come armamento convenzionale non curandosi degli effetti radiotossici, genotossici e chemiotossici. l'utilizzo dell'uranio impoverito, venne condannato dall'ONU nel 1996 con i seguenti atti: UN Subcommission on Prevention of Discrimination and Protection of Minorities - Resolution condemning the use of Depleted Uranium and certain other weapons - 48th session - agosto 1996, UNESC E/CN.4/Sub.2/1996/41 25 novembre 1996, UNHCHR E/CN.4/1997/19 - 5 febbraio 1997, UNHCHR E/CN.4/Sub.2/1997/27 24 giugno 1997 e UNHR Sub. 1997/36; la decisione del Consiglio Europeo del 26 gennaio 1998 riguardante il controllo delle esportazioni di beni a duplice uso per l'Uranio naturale, impoverito o torio sotto forma di metallo, lega, composto chimico o concentrato e qualsiasi altro materiale contenente uno o piu' dei prodotti sopra citati (denominati Materiali 0C001) che modifica la n. 94/942/PESC relativa all'azione comune adottata in base all'articolo J.3 del trattato sull'Unione europea, ha sancito di non sottoporre ad autorizzazione le sostanze e i prodotti seguenti: a) quattro grammi o meno di "uranio naturale" o di "uranio impoverito" se contenuti in un componente sensibile di strumenti: b) "uranio impoverito" appositamente fabbricato per le applicazioni civili non nucleari seguenti: 1) Schermi, 2) Imballaggi, 3) zavorre aventi una massa non superiore a 100 kg; 4) contrappesi aventi una massa non superiore a 100 kg; c) leghe contenenti meno del 5 per cento di torio; d) prodotti ceramici contenenti torio fabbricati per usi non nucleari; il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha presentato in data 18 ottobre 1999 un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio inerente ai pericoli derivanti dall'impiego dell'uranio sugli aeromobili; l'associazione "STOP all'uranio 238!" sta effettuando una mappatura nazionale relativa all'Uranio impoverito e al riciclaggio delle scorie nucleari, per ogni informazione e collegamenti ad altri siti sull'argomento http://stop-u238.i.am -: se non si ritenga opportuno verificare le reali dotazioni di armamenti che utilizzano l'Uranio impoverito o torio sotto forma di metallo, lega, composto chimico o concentrato stoccate all'interno delle basi NATO presenti sul nostro territorio oltre a quelle in dotazione alle nostre forze armate; se siano stati approntati piani di evacuazione della popolazione civile in caso di incidenti che comportino la fuga di sostanze tossiche ed in particolare se sia stata intrapresa un'opera di sensibilizzazione ed istruzione delle popolazioni direttamente interessate dal rischio di un incidente biologico come nel caso dell'incidente nel deposito militare di Doha in Arabia Saudita; se non ritenga necessario realizzare una mappatura dell'impiego commerciale dell'Uranio impoverito o torio sotto forma di metallo, lega, composto chimico o concentrato impiegato massicciamente nei piu' disparati settori che vanno dell'aeronautica civile e militare, alle barche a vela, navi, schermi per le stanze di ospedali, trivelle per le perforazioni petrolifere, nella costruzione di container, come contrappeso per le centrifughe, nelle leghe per le otturazioni dei denti; se non ritenga opportuno, considerata la condanna dell'ONU, attivare tutti i canali affinche' si arrivi ad una moratoria all'utilizzo di questo tipo di materiale, sia per quanto riguarda l'utilizzo civile sia per quello militare; se non ritenga necessario acquisire nuove fonti di informazione alternative alle tradizionali ANPA, Ministero dell'Ambiente ed ISPRA, al fine di definire in modo inequivocabile i pericoli radioattivi, definirne la tossicita' oltre che le proprieta' chimiche ed i rispettivi campi d'impiego; se il corpo dei Vigili del Fuoco, considerato l'impiego di questo materiale da almeno 30 nei settori civili, sia a conoscenza della sua reale tossicita' ed abbia messo a punto le adeguate procedure nel caso di interventi in ambienti contaminati. (3-04841)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/04841 presentata da CAPARINI DAVIDE CARLO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19991223 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
FONGARO CARLO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
RIZZI CESARE (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
MOLGORA DANIELE (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
MARONI ROBERTO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
PITTINO DOMENICO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
PAGLIARINI GIANCARLO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
FAUSTINELLI ROBERTO GOTTARDO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
FORMENTI FRANCESCO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
SANTANDREA DANIELA (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
DOZZO GIANPAOLO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
COLOMBO PAOLO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
ALBORGHETTI DIEGO ANTONIO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
ROSSI ORESTE (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
ANGHINONI UBER (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
FONTANINI PIETRO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
VASCON LUIGINO MARIO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
MARTINELLI PIERGIORGIO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
GIORGETTI GIANCARLO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 
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CAPARINI DAVIDE CARLO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 

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