INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03384 presentata da GIORGETTI GIANCARLO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19990203

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: nella notte tra sabato 30 e domenica 31 gennaio 1999 il furgone dell'Istituto di vigilanza di Varese, con a bordo le guardie giurate Giuseppe Coriglione di 35 anni e Mario Simonetta di 48 anni e l'autista, si e' fermato davanti al supermercato Esselunga di Induno Olona, cittadina limitrofa al capoluogo provinciale; come da prassi, le due guardie giurate sono scese e si sono dirette verso la cassa continua, mentre il terzo e' rimasto alla guida del furgone con il motore acceso, a circa 15 metri dalla cassa; dopo aver prelevato l'incasso della giornata i due vigilantes hanno iniziato il loro ritorno verso il furgone con l'incasso di circa 280.000.000; a questo punto, dal tetto di una autofficina di fronte al supermercato, sono stati sparati diversi colpi all'indirizzo delle due guardie che, colpite, si sono accasciate al suolo (colpi sparati con un fucile d'assalto AK 70, piu' comunemente conosciuto come Kalashnikov); l'autista del furgone, a questo punto, vedendo i compagni a terra decide di allontanarsi e riesce a sfuggire ad un altro gruppo di banditi che indirizzano verso il blindato numerosi colpi di arma da fuoco; partito il blindato l'attenzione dei delinquenti si rivolge alle due guardie a terra. Il Coriglione e' gia' morto mentre il Simonetta, ferito agli arti inferiori, riesce ad estrarre la pistola ed a sparare a sua volta; a questo punto i banditi scaricano sul Simonetta tutta la loro rabbia e lo crivellano di colpi -: se sia a conoscenza che nel varesotto, negli ultimi tempi, analoghi episodi, senza peraltro aver provocato vittime ma con la stessa tecnica, si sono verificati al supermercato EsseB di Gallarate, a Solbiate Olona, a Vergiate, ed in tono minore, in altri supermercati della provincia; se sia a conoscenza della situazione di rischio e di disagio in cui sono costretti ad operare gli appartenenti agli istituti di vigilanza che non sono tutelati ne' dalle leggi ne' tanto meno da un'adeguata copertura dalle forze dell'ordine come invece avviene in altre province; come mai alle continue interrogazioni parlamentari che segnalano la situazione critica della provincia di Varese non si risponda e si tenda a minimizzare; se sia a conoscenza di corrispondenza intercorsa tra gli Istituti di vigilanza e la prefettura per segnalare questo insostenibile stato di cose; se non ritenga, vista la metodologia usata nell'assalto e soprattutto nell'efferatezza dei delitti (che fanno pensare ad una organizzazione perfetta in stile militare e quasi sicuramente riconducibile a manovalanza straniera) impostare sul territorio della provincia di Varese un'adeguata operazione di intelligence impiegando gli strumenti e i corpi che lo Stato ha a disposizione, al fine di individuare quali sono le organizzazioni criminali che operano e che proteggono questi delinquenti; se non si ritenga, dopo l'ennesimo episodio delittuoso in provincia di Varese, di potenziare gli organici delle forze dell'ordine che da troppo tempo sono sottodimensionati; se non si ritenga di verificare come mai dalle istituzioni dello Stato presenti in provincia di Varese, si intende sempre minimizzare gli episodi delittuosi tentando di far credere che la provincia di Varese e' un'isola felice, tenuto conto che omicidi, rapine e furti ormai sono di quasi quotidiana abitudine, tant'e' che agli scriventi risulta che la gente ormai non va piu' nemmeno a denunciare i piccoli reati perche' ha totale sfiducia nelle istituzioni. (3-03384)