INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/03329 presentata da TARADASH MARCO (FORZA ITALIA) in data 19990127

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Ai Ministri di grazia e giustizia e dell'interno. - Per sapere - premesso che: un gran numero di imprenditori e commercianti operanti nel circondario del tribunale di Locri hanno manifestato, nell'ultimo anno, anche attraverso il Sindacato nazionale anti-usura e riabilitazione protestati (Snarp), vive proteste e preoccupate segnalazioni poiche', a partire dal febbraio 1998, con l'insediamento del giovane giudice delegato ai fallimenti, dottor Giuseppe Mastropasqua, sono stati dichiarati ben 35 fallimenti, con una significativa perdita occupazionale, stimata intorno a 300 lavoratori; i fallimenti, nella maggior parte dei casi, sono stati dichiarati anche in presenza di desistenze, di rinunce da parte dei creditori istanti e pur ricorrendo situazioni economico-patrimoniali bilanciate; in conseguenza di tale rigido e indiscriminato orientamento del dottor Mastropasqua, numerosi imprenditori, per evitare la dichiarazione di fallimento, si sono visti costretti a ricorrere al prestito usuraio, mentre il disagio dei lavoratori e la loro difficolta' a trovare altre occupazioni e fonti reddito spesso li induce a trovarne in attivita' illecite gestite dalla criminalita' organizzata; l'attivita' del tribunale fallimentare assorbe, a Locri, gran parte delle risorse umane e materiali della Guardia di finanza, che, impegnata nelle indagini relative all'accertamento dello stato di insolvenza delle imprese operanti in quell'area, viene sottratta alla indispensabile attivita' di repressione della criminalita' organizzata, fortemente radicata in quel territorio; i metodi del dottor Mastropasqua si discostano in modo significativo da quelli adottati dagli altri tribunali fallimentari, anche in considerazione dell'inadeguatezza della vigente legge fallimentare che finisce per garantire solo i grandi creditori, banche e curatele, a scapito dei creditori convenzionali, delle imprese e dei lavoratori dipendenti; la ditta di Rocco Furci di Locri, primo fra le vittime di sequestri della Locride nel 1980, ha passivita' debitorie per oltre cinque miliardi nei confronti di 36 usurai nei confronti dei quali, nonostante la denuncia alla procura della Repubblica di Locri da parte del titolare dell'impresa nella primavera del 1997, non e' stato adottato alcun provvedimento che consentisse all'imprenditore di accedere ai benefici previsti dalla legge 7 marzo 1996, n. 108, recante "Disposizioni in materia di usura"; nei confronti della ditta di Rocco Furci, che opera in vari settori commerciali e che conta circa quaranta dipendenti, e' pendente il procedimento per la dichiarazione di fallimento a seguito del ricorso al tribunale fallimentare di uno degli usurai denunciati; il cui credito, per il quale e' stata dichiarata la disponibilita' al deposito giudiziale del relativo importo, e' stato contestato in via giudiziaria -: se il Ministro di grazia e giustizia non ritenga di disporre un'ispezione presso il tribunale fallimentare di Locri al fine di accertare la legittimita' delle modalita' operative del giudice delegato dottor Mastropasqua, considerando che, in molti casi, i creditori istanti sono gli stessi usurai o criminali che taglieggiano le aziende, come quella di Rocco Turci, per la quale e' imminente lo svolgimento dell'udienza in camera di consiglio; quali provvedimenti intenda adottare il Ministro dell'interno per reprimere le attivita' malavitose nella zona, considerando gli effetti disastrosi che il dilagare delle stesse producono minacciando la sicurezza dei cittadini e lo sviluppo economico e commerciale della zona. (3-03329)
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