"19981103-" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02995 presentata da TARADASH MARCO (FORZA ITALIA) in data 19981103"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE" . . "Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: nel corso del processo, che si sta svolgendo a Roma davanti alla I Corte di Assise per l'omicidio di Marta Russo avvenuto all'Universita' di Roma, \"la Sapienza\", nel maggio 1997, era stato nominato perito balistico della procura il dottor Martino Farneti, esperto della Polizia Scientifica, perito di fama internazionale che si e' occupato, tra gli altri, anche dell'omicidio del generale Dalla Chiesa e del caso della Uno bianca; il 26 ottobre 1998, l'ufficio del pubblico ministero nel processo ha annunciato di averlo sostituito \"per motivi di lavoro\", adducendo, a sostegno della decisione, gli impegni derivanti dalla carica di sindaco del comune di Ardea rivestita dal Farneti e nominando in sostituzione il dottor Vittorio Balzi; il dottor Farneti ha sempre sostenuto, in seguito ai rilievi compiuti all'Universita', che non vi era certezza assoluta che il colpo contro la studentessa fosse stato sparato dall'aula 6 della Facolta' di giurisprudenza, ipotesi sulla quale l'accusa ha fondato l'incriminazione dei due imputati del processo, Salvatore Ferraro e Giovanni Scattone: \"quell'aula - ha dichiarato - come punto dello sparo, e' solo compatibile. Ma non abbiamo elementi di certezza per dire che si sparo' da li'\"; in una intervista rilasciata dal dottor Farneti al quotidiano Il Messaggero (28 ottobre 1998, pagina 35), egli ha dichiarato di ritenere di aver \"dato il massimo\" per il caso Marta Russo e che \"se uno va sostituito deve essere almeno sostituito da qualcuno che sia in grado di portare avanti il lavoro\", mentre il dottor Balzi \"e' solo un giornalista pubblicista. Non un balistico, bensi' uno che scrive su un giornale che parla di armi. Fa solo prove con i fucili. La balistica non sa neanche da che parte stia\"; nella medesima intervista, il perito ha sottolineato che i magistrati dell'accusa \"il colpo, vogliono farlo partire assolutamente da li'\", cioe' dall'aula 6, dove, secondo l'accusa, si trovavano gli imputati, aggiungendo che \"io non ci sto a questi giochi. Non posso dirlo chiaramente, perche' senno' succede un quarantotto\" e chiedendosi \"dobbiamo dare un contributo alla verita' o prenderci in giro?\"; alla domanda dell'intervistatore che gli chiedeva i motivi della sostituzione, il dottor Farneti suggerisce che cio' e' avvenuto \"evidentemente per fargli dire cose che io non dico, anche se a me non e' stato chiesto chiaramente di dirle. Hanno bisogno che qualcuno confermi che e' l'aula 6\"; in riferimento alle analisi effettuate, l'esperto non ha escluso, pur non avendo fatto lui gli esami, che la particella prelevata sulla finestra dell'aula 6 potrebbe essere, anziche' un residuo di sparo, una frenatura d'auto, commentando a riguardo che \"i castelli bisogna saperli fare. Li' hanno fatto una gran caciara\"; il Farneti ha ritenuto di non vedere \"la possibilita' di giungere a una certezza\", e che \"la cosa importante\" e' chiedersi, relativamente alla particella rinvenuta sul davanzale, \"perche' solo una particella? Quando sparo, le particelle sono migliaia. Anche se passano giorni, dieci o venti, le recupero. Perche' solo una?\", prospettando che tutto cio' sia frutto di \"una forzatura, una forzatura chiara\" \"nel voler far si' che quella particella diventi un residuo di sparo. Per coincidere con tutte le loro ipotesi. Ma la riflessione resta: basta una particella per dare un giudizio?\"; nel corso del processo, sono emersi a piu' riprese elementi che lasciano dubitare sulla correttezza dei metodi usati dai pubblici ministeri nella formulazione dell'accusa e delle modalita' di acquisizione delle testimonianze in base alle quali i due imputati si trovavano nell'aula 6 il giorno dell'omicidio; il 16 settembre 1998, il presidente del consiglio, on. Romano Prodi, nel rispondere ad un'interrogazione a risposta immediata (Taradash n. 3-02841), nel corso della seduta dell'Assemblea della Camera dei deputati, con riferimento alla vicenda relativa alla ripresa audiovisiva, l'11 giugno 1997, dell'interrogatorio della principale testimone dell'accusa nel processo, Gabriella Alletto, nel corso delle indagini preliminari per l'omicidio di Marta Russo, ha dichiarato che \"il Ministro (di grazia e giustizia) ed il Governo sono consapevoli del turbamento creato dall'episodio nell'opinione pubblica, anche per quanto si riferisce ai dubbi sulla correttezza formale e sostanziale della condotte degli organi inquirenti\" (resoconto stenografico 16 settembre 1998, pagina 22); in quell'occasione, il Presidente del Consiglio dei ministri assicuro' che \"il Ministro di grazia e giustizia valutera' le informazioni e la documentazione trasmesse con la massima attenzione ed assumera' con rapidita' le sue determinazioni\" -: se non ritenga opportuno disporre un'ispezione al fine di accertare la fondatezza delle dichiarazioni rilasciate dal dottor Farneti quanto alla conduzione del processo da parte dei magistrati della procura, con particolare riferimento alla forzatura di cui ha parlato il dottor Farneti, ed al rispetto da parte degli stessi delle norme vigenti e dei principi di imparzialita' ed indipendenza cui sono sottordinati, considerando la gravita' dell'imputazione e i provvedimenti di custodia cautelare adottati nei confronti degli imputati; quale seguito sia stato dato agli impegni formalmente assunti dal Presidente del Consiglio dei ministri nell'aula di Montecitorio e quali siano state le determinazioni del Ministro di grazia e giustizia a seguito dell'esame della documentazione relativa al caso in questione. (3-02995)" . . "TARADASH MARCO (FORZA ITALIA)" . "2014-05-15T09:57:10Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02995 presentata da TARADASH MARCO (FORZA ITALIA) in data 19981103" . . "0"^^ . . "3/02995" . .