INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02550 presentata da MAIOLO TIZIANA (FORZA ITALIA) in data 19980624

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Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: il giorno 11 novembre 1995, a seguito di richiesta di giudizio immediato, avanti alla II sezione del tribunale di Caltanissetta presieduta dalla dottoressa Antonina Sabatino, e' iniziata la trattazione del procedimento penale n. 71/95, nei confronti del dottor Giuseppe Prinzivalli, imputato del reato di cui all'articolo 416-bis codice penale per avere, nella sua qualita' di presidente della Corte di assise di Palermo nel procedimento penale maxi-ter, "sconfessato l'impianto accusatorio" con il negare il carattere verticistico ed unitario di Cosa nostra; tale procedimento si e' protratto per oltre due anni e mezzo con appena 65 udienze; alla udienza del 23 marzo 1998, la difesa, rappresentata dagli avvocati Vittorio Mammana e Roberto Tricoli, e' stata costretta a rinunciare al mandato ritenendo compresso il diritto di difesa, per avere il presidente del collegio, durante tutto il corso del procedimento, reiteratamente negato tutti i mezzi di prova e privilegiato quelli del pubblico ministero, mostrando palese insofferenza nei confronti della difesa che veniva sempre fatta oggetto di rimproveri o rimbrotti; a seguito di tale rinuncia, veniva nominato d'ufficio, l'avvocato Liborio Pastorello che chiedeva un congruo termine di due mesi per una sommaria ricognizione degli atti costituiti da oltre 50.000 pagine; pur non trattandosi di processo da definire "con particolare urgenza", il presidente accordava un termine di solo tre giorni, dopo la requisitoria del pubblico ministero; tale termine, rendeva impossibile l'effettivo espletamento del mandato comportando, altresi', riflessi negativi e gravemente penalizzanti per la difesa dell'imputato; dopo la requisitoria del pubblico ministero del 27 aprile 1998, la richiesta del termine di due mesi veniva reiterata dal difensore di ufficio ma, ancora una volta, veniva rigettata dal presidente; il difensore era "costretto" nella stessa udienza a concludere con la lapidaria formula di assoluzione "perche' il fatto non sussiste"; subito dopo, veniva emessa la sentenza di condanna nei confronti del giudice Prinzivalli -: se non ritenga di avviare un accertamento ispettivo per verificare l'esistenza di profili di responsabilita' disciplinare nei comportamenti sopra evidenziati, con particolare riferimento a: i motivi per i quali il procedimento citato in premessa si sia protratto per oltre due anni con appena 65 udienze di trattazione; le motivazioni per le quali all'udienza del 23 marzo 1998 il presidente del collegio ha negato tutti i mezzi di prova richiesti dalla difesa, ai sensi dell'articolo 507 del codice di procedura penale, costringendo i succitati legali della difesa, avvocato Mammana ed avvocato Tricoli, a rinunciare al mandato, ritenendo violato il diritto di difesa; i motivi per i quali, alla richiesta del congruo termine di due mesi, a fronte di atti processuali costituiti da circa 50.000 pagine, avanzata dall'avvocato d'ufficio, dottor Pastorello, siano stati accordati solo tre giorni, tanto da costringere lo stesso difensore d'ufficio a rinunciare alla discussione della causa; i motivi per i quali, dopo la requisitoria del pubblico ministero del 27 aprile 1998, richiesta di due mesi di termina avanzata dalla difesa, obiettivamente impossibilitata ad espletare il mandato nel breve tempo accordatole, sia stata nuovamente rigettata dal presidente del collegio, causando riflessi negativi e gravemente penalizzanti per il dottor Prinzivalli conclusisi con una sentenza di condanna in quanto il suo stesso difensore era "costretto" a concludere l'udienza, lapidariamente "perche' il fatto non sussisteva"; se non ritengano altresi' di accertare se, per gli avvenimenti citati in premessa, possa sussistere una grave violazione del diritto di difesa ai sensi dell'articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo; in caso affermativo, quali opportune iniziative intendano assumere ed efficaci provvedimenti adottare. (3-02550)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02550 presentata da MAIOLO TIZIANA (FORZA ITALIA) in data 19980624 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
APREA VALENTINA (FORZA ITALIA) 
BIONDI ALFREDO (FORZA ITALIA) 
CASCIO FRANCESCO (FORZA ITALIA) 
GUIDI ANTONIO (FORZA ITALIA) 
MAMMOLA PAOLO (FORZA ITALIA) 
MATACENA AMEDEO GENNARO RANIERO (FORZA ITALIA) 
PIVA ANTONIO (FORZA ITALIA) 
SAPONARA MICHELE (FORZA ITALIA) 
TARADASH MARCO (FORZA ITALIA) 
VALDUCCI MARIO (FORZA ITALIA) 
ZACCHERA MARCO (ALLEANZA NAZIONALE) 
BRUNO DONATO (FORZA ITALIA) 
DIVELLA GIOVANNI (FORZA ITALIA) 
FILOCAMO GIOVANNI (FORZA ITALIA) 
FRAU AVENTINO (FORZA ITALIA) 
GAZZILLI MARIO (FORZA ITALIA) 
GIANNATTASIO PIETRO (FORZA ITALIA) 
MANCUSO FILIPPO (FORZA ITALIA) 
MARRAS GIOVANNI (FORZA ITALIA) 
REBUFFA GIORGIO (FORZA ITALIA) 
TABORELLI MARIO ALBERTO (FORZA ITALIA) 
MARINACCI NICANDRO (UDR - UNIONE DEMOCRATICA PER LA REPUBBLICA) 
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MAIOLO TIZIANA (FORZA ITALIA) 

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