INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02330 presentata da GALLI DANIELE (FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO) in data 20120613
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Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-02330 presentata da DANIELE GALLI mercoledi' 13 giugno 2012, seduta n.649 GALLI. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: la provincia del Verbania-Cusio-Ossola con i suoi 76 comuni situati in zone montuose e' una tra le province d'Italia con piu' presenza di cittadini di eta' superiore ai 65 anni e con solo 13 comuni con popolazione superiori a 200 abitanti per chilometro quadrato; a seguito del passaggio nel 1998 di Poste italiane da ente pubblico economico a societa' per azioni nel Verbania-Cusio-Ossola c'e' stato un forte processo di razionalizzazione che ha portato alla perdita di circa 250 posti di lavoro (corrispondenti a circa il 30 per cento in meno); il 18/19 aprile e' stato presentato alle organizzazioni sindacali un progetto, denominato «interventi servizi postali», necessario, secondo poste, a causa della diminuzione della corrispondenza, che prevede per il Piemonte un taglio di 431 portalettere, 17 capisquadra e il dimezzamento del centro di meccanizzazione postale di Novara riducendone l'attuale forza lavoro da 184 unita' a 85 unita', 99 risorse in meno; nel Verbania-Cusio-Ossola si e' gia' pagato con la riorganizzazione del 2007 che, con la chiusura del centro postale operativo di Domodossola, ha eliminato 40 posti di lavoro. A seguire nel 2010, anno in cui, con la riduzione del servizio di distribuzione della corrispondenza da 6 a 5 giorni settimanali e l'aumento di un'ora e dieci minuti di prestazione giornaliera del portalettere, si sono tagliati altri 5 portalettere a Intra, 2 a Omegna e 10 a Domodossola e 1 addetto alle lavorazioni interne a Intra e 2 a Domodossola per un totale di 19 zone di recapito e 24 posti di lavoro comprese scorte; delle zone rimaste nel Verbania-Cusio-Ossola (46 a Intra + 4 gestite da privati, - 19+3 a Omegna - 50 a Domodossola) gli «interventi servizi postali 2012», prevedono di togliere dalle 115 zone di recapito 19 zone +1 caposquadra per un totale di 29 eccedenze (altri 29 posti di lavoro cancellati); nel nuovo progetto preoccupa assieme alla diminuzione degli organici, l'assenza di concrete azioni ed idee di sviluppo: questo e' un finto progetto elaborato unicamente per giustificare un ulteriore ridimensionamento di personale e aumento di guadagno a discapito del servizio; l'estensione territoriale nel recapito e' rimasta uguale mentre con l'ultima riorganizzazione del modello del recapito si e' passati da sei giorni di consegna a cinque (dal lunedi' al venerdi') con una notevole riduzione dei costi aziendali. Nonostante cio' continua a servire la popolazione con meno portalettere di quelli concordati con le organizzazioni sindacali per l'organico scaturente dall'accordo del luglio 2007 abusando del regime di straordinario all'interno dell'orario di lavoro (flessibilita') con gli ovvi disagi di corrispondenza non recapitata e mancato rispetto della carta della qualita'; mentre Poste italiane e' una societa' per azioni, con il Governo come socio unico, con fiorenti bilanci di cui per l'anno 2011 l'utile netto a quota 846 milioni che la conferma come leadership mondiale tra gli operatori postali per redditivita'; nessuno in azienda sembra porsi piu' il problema se la posta venga recapitata o meno ma pensa solo ad operare tagli sempre piu' consistenti coi soli obiettivi di riduzione dei costi provocando una contrazione del servizio e di tagli al personale: non recapitando la posta con varie scuse che hanno un unico filo conduttore la mancanza di personale per risparmiare gli stipendi di chi offre veramente il servizio dell'ultimo miglio; il personale addetto alla sportelleria ha subito un calo ancora piu' rilevante del recapito dovuto sia al mancato turn over concordato nel 2009 con le organizzazioni sindacali sia allo spostamento del personale addetto al servizio al pubblico al settore commerciale sempre piu' in sviluppo; l'offerta alla clientela degli uffici postali e' stata drasticamente ridotta con chiusure di uffici postali nei comuni con piu' sportelli postali presenti e riduzione di aperture in altri; l'ufficio postale di Suna (frazione di Verbania) e' stato chiuso, contro le vive proteste anche di un comitato popolare, per aprire al suo posto l'ufficio impresa nonostante nel progetto originario fosse chiaro che l'ufficio postale impresa doveva essere un ufficio postale in aggiunta a quelli operanti nel Verbania-Cusio-Ossola; costantemente diminuiscono gli uffici postali aperti sul territorio causa chiusure preordinate di un giorno al mese o soppressione del turno pomeridiano per vari giorni a tavolino con varie scuse dovute di volta in volta a «carenza di organico, malfunzionamento attrezzature, formazione, e altro»; ad esempio dal giorno 30 aprile 2012 nel Verbania-Cusio-Ossola sono chiusi tutti i turni pomeridiani degli uffici a doppio turno, l'ufficio poste impresa di Suna e 8 uffici monoperatore a turno unico (Baceno-Bee-Montecrestese-Omegna Succursale 1-Seppiana-Toceno-Trarego Viggiona-Trontano) per abbattere le giornate di ferie a costo zero creando, con l'interruzione del servizio dal sabato al mercoledi', forte disagio alla cittadinanza; il nuovo sistema informatico di poste italiane, costato oltre 30 milioni di euro, che doveva velocizzare le operazioni ed agevolare la contabilita' interna in realta', a quasi un anno dalla sua introduzione, si e' rivelato un sistema che penalizza e fa infuriare i cittadini, lasciando gli impiegati ed i direttori nello sconforto ad affrontare la clientela inferocita dalle lunghe attese; essendo il turismo l'azienda che offre piu' occupazione rimasta sul territorio, sia nel periodo estivo sia in quello invernale, servirebbe potenziare i servizi al cittadino ed al turista invece di chiudere gli uffici postali; al disagio sopra descritto, sia nel recapito sia nella sportelleria, che stanno vivendo i cittadini residenti sul suolo provinciale corrisponde lo stress a cui sono sottoposti i lavoratori sulle cui spalle pesa la mole di lavoro esorbitante scaturita dalle carenze di personale e dalle attivita' straordinarie che gli vengono richieste; ai lavoratori postali e' stato decurtato il premio di risultato del 2010 e del 2011 mentre vedono chi li dirige prendere lauti premi in aggiunta alla disparita' stipendiale inspiegabile di chi spalla a spalla ha lo stesso ruolo e stesso livello; non si capisce, vista l'iniziativa del Governo relativamente alla pubblicita' dei redditi dei Ministri, perche' non vengono resi pubblici sul sito di Poste i compensi e i premi del management e fatta luce sui trattamenti ad personam; tutto cio' scaturisce dal modus operandi dell'azienda Poste italiane che, in questo territorio, prende decisioni prive di lungimiranza e senza il coinvolgimento delle parti direttamente interessate, i lavoratori ed i cittadini -: quali azioni e quali provvedimenti i Ministri interrogati per quanto di competenza, intendano intraprendere per risolvere la citata situazione nel Verbania-Cusio-Ossola di grave inefficienza di un servizio di interesse generale ed essenziale di cui il socio azionista unico e' il Governo e se non ritengano opportuno intervenire con urgenza affrontando quanto prima questi problemi che mettono in seria difficolta' gli utenti e il territorio nella sua complessita' anche promuovendo per quanto di competenza come azionista unico, una revisione del piano di riorganizzazione futura attuato nella provincia del Verbania-Cusio-Ossola sia nel Recapito sia nella Sportelleria che cosi' com'e' stato presentato non prevede garanzia di qualita' del servizio ma solo ed esclusivamente ripercussioni negative per i servizi alla cittadinanza e sul piano occupazionale. (3-02330)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02330 presentata da GALLI DANIELE (FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO) in data 20120613
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GALLI DANIELE (FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO)