INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02308 presentata da RUGGHIA ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120604

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Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-02308 presentata da ANTONIO RUGGHIA lunedi' 4 giugno 2012, seduta n.643 RUGGHIA. - Al Ministro per i beni e le attivita' culturali. - Per sapere - premesso che: in data 27 dicembre 2002, in sede di esame del piano regolatore generale adottato dal consiglio comunale di Ciampino, la Soprintendenza per i beni e le attivita' culturali del Lazio, ha definito ville e casali storici, come quello dei Monaci, Maruffi e dei Francesi, la presenza storico-monumentale piu' significativa del comune di Ciampino; nella stessa comunicazione la Soprintendenza ha affermato che la tutela, del patrimonio storico, artistico, archeologico e monumentale di Ciampino impone una particolare attenzione; l'area delle Mura dei francesi del comune di Ciampino, situata tra la via dei Laghi, via del Sassone, via dell'Ospedaletto e' delimitata da una cinta muraria impreziosita dal portale, gioiello dell'arte barocca del '600, dell'architetto Rainaldi, noto per aver progettato palazzo Pamphili a piazza Navona e terminato i lavori del Campidoglio dopo la morte di Michelangelo; il portale, recentemente crollato per incuria e per responsabilita' degli attuali proprietari, con decreto 9 febbraio 1935 del Ministro dell'educazione nazionale, venne dichiarato di importante interesse e sottoposto a tutela ai sensi della legge 20 giugno 1909, n. 364; le mura segnano i confini di quella che fu la tenuta Colonna che comprendeva un giardino privato (Parco-Barco) e la «Casina-buen ritiro» del cardinale Ascanio Colonna, Vicere' di Aragona, dove fu accolto Papa Clemente VIII Aldobrandini, primo Papa a villeggiare nella campagna romana dai tempi di Sisto V; nell'area delle Mura dei francesi, il tribuno Cola di Rienzo, nel 1347, fece accampare il proprio esercito durante la guerra intrapresa contro gli Orsini di Marino; la stessa area fu teatro dell'epica battaglia di Marino, vinta da Alberico da Barbiano contro i «francesi» della famigerata compagnia bretone al soldo dell'antipapa Clemente VII, all'epoca dello scisma d'occidente; con delibera di consiglio comunale n. 42 del 27 marzo 2006, il comune di Ciampino ha destinato l'area delle Mura dei francesi a piano di zona di edilizia economica e popolare, legge 18 aprile 1962, n. 167; il 4 febbraio 2008, la Soprintendenza per i beni architettonici e del paesaggio del Lazio, con la nota n. 37350/B, ha comunicato agli interessati e al comune di Ciampino l'avvio della procedura per l'individuazione di un'arena di rispetto al bene denominato Portale seicentesco e Mura dei francesi, avente come finalita' di conservare lo scenario in cui si trova che conserva, altresi', i residuali connotati della tenuta Colonna, garantendone l'integrita' e la fruibilita' pubblica; il comune di Ciampino, in data 6 marzo 2008, con nota inviata alla direzione regionale per i beni e le attivita' culturali del Lazio e alla Soprintendenza per i beni architettonici e del paesaggio del Lazio, opponendosi al vincolo sull'intera area, ha confermato la volonta' di realizzare il piano di zona 167 per soddisfare contemporaneamente sia i bisogni della Soprintendenza che del Comune, entrambi generati da pubblico interesse; in data 3 febbraio 2009, il CO.RE.CO. della direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio, proponendo l'ampliamento dell'area di tutela, ha confermato all'unanimita' le prescrizioni indicate nella comunicazione di avvio del procedimento (non modificabilita' dello stato dei luoghi con particolare riferimento ai coni visivi che si aprono sui Colli Albani, la non abbattibilita' delle alberature, l'edificabilita' solo per uso agricolo e altro); il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'epoca, come risulta dal verbale, concordo' con le decisioni del CO.RE.CO. Successivamente pero', in data 15 giugno 2009, decreto il vincolo solo per i portali e le mura, rendendo possibile la costruzione degli edifici di edilizia economica e popolare in un'area di grande rilevanza paesaggistica, storica e culturale; numerose sono le testimonianze archeologiche da ricondurre all'area, inscritte e distinte dal toponimo Casale o Mura dei francesi. Rinvenimenti di strutture e manufatti antichi sono documentati dal XIX secolo, quando furono messi in luce «ambienti romani» al di sotto della vaccheria e un'iscrizione con dedica alla divinita' italica Semo Sancus; quindi, senza indicazione topografica puntuale, i resti di un edificio sacro di eta' tardo antica che attesterebbe una delle prime presenze del culto cristiano nel Patrimonium Appiae ed, infine, una fistula acquaria in piombo menzionante Valerius Messala; nel corso delle indagini archeologiche, preventive alla realizzazione del piano di zona 167, recentemente sono stati rinvenuti i ricchi ambienti di una grande villa; se questa dovesse essere attribuita a Valerio Corvino Messala, console del 31 A.C., ci si troverebbe di fronte alla residenza suburbana di uno dei personaggi piu' influenti della cultura di eta' augustea del cui circolo letterario Tibullo fu principale esponente; l'esigenza di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale, archeologico e paesaggistico del territorio e' fortemente avvertita dalla popolazione -: se non intenda, anche alla luce dei recenti ritrovamenti archeologici, assumere tutte le iniziative di competenza necessarie a tutelare la godibilita' pubblica di tutta l'area compresa nelle antiche Mura dei francesi, garantendone l'integrita' e la fruibilita'. (3-02308)
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