INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/02293 presentata da SAIA ANTONIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19980430
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic3_02293_13 an entity of type: aic
Al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso che: da molto tempo ormai si vocifera di possibili imminenti ristrutturazioni e tagli alla Texas Instruments di Avezzano (Aquila); in particolare l'azienda, che produce componenti elettronici di computers, e' stata insediata alcuni anni fa con uno stanziamento di 1.626 miliardi, in larga parte erogati dallo Stato a fondo perduto sulla base di precisi impegni da parte dell'azienda; nel corso di pochi anni l'azienda aumenta il numero di dipendenti, sino ad arrivare a circa 1.500 unita', avendo assorbito numerosi operai provenienti dagli stabilimenti di Rieti (circa 300) e di Aversa (circa 20) ed avendo proceduto a stipulare circa 500 contratti di formazione lavoro; alla fine del 1996 la Texas firmo' un nuovo accordo di programma con il Governo che prevedeva la costruzione di un nuovo stabilimento ad Avezzano per la produzione di microelettronica; tra il 1996 ed i primi mesi del 1997 inizia a scendere il prezzo delle memorie elettroniche per cui la Texas comunica di non poter rispettare gli impegni per cui inizia un contenzioso che sfocia nello sciopero del gennaio 1997; successivamente si avviano trattative con le organizzazioni sindacali per cui viene fatta slittare la costruzione del nuovo stabilimento ad Avezzano; verso la fine del 1997 la Texas inizia a non riconfermare alcuni contratti di formazione; sin dai primi mesi del 1998 si parla di riduzione di personale, di cessione di rami dell'azienda, di non conferma dei C.F.L. anche se, in un incontro avuto con i sindacati presso il Ministero dell'industria, la Texas avrebbe confermato la propria volonta' di rispettare gli accordi di programma; contemporaneamente pero' la Texas minaccia la cassa integrazione e vorrebbe altri soldi pubblici da destinare alla ricerca che, pero', avverrebbe negli stabilimenti che la multinazionale ha negli Usa, aggiungendo cosi' la beffa ad una situazione che si profila allarmante per il futuro dei 1.500 lavoratori; per fare chiarezza su questa situazione, le organizzazioni sindacali aziendali hanno proclamato una serie di manifestazioni tra cui un sit-in davanti all'azienda, indetto dallo SNALM per il 1^ maggio 1998 ed uno sciopero di 8 ore indetto da CGIL-CIS e UIL per il 4 maggio 1998 -: se il Governo sia a conoscenza di quanto sta avvenendo presso la fabbrica Texas-Instruments di Avezzano; quanti fondi pubblici sono stati sin qui erogati a tale azienda, quali ulteriori agevolazioni e sulla base di quali impegni; se risulti se e come saranno mantenuti dall'azienda gli impegni assunti negli accordi di programma stipulati con la parte pubblica e con i sindacati; se siano reali i pericoli che i lavoratori temono circa tagli occupazionali, non conferma di C.F.L., cassa integrazione, cessioni di rami dell'azienda; se e quanti contratti di formazione lavoro non sono stati sin qui rinnovati; se il Governo ritenga che aziende sostenute dallo Stato con ingenti quantita' di pubblico denaro, possano poi autonomamente decidere riduzioni di attivita' e tagli di personale, vanificando di fatto i patti stipulati; quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo per fare piena chiarezza nella vicenda, per evitare che venga inferto un ulteriore grave colpo all'occupazione nella zona di Avezzano e per esigere dall'azienda Texas Instruments il rispetto degli accordi di programma a suo tempo stipulati e per i quali sono stati erogati i contributi dello Stato. (3-02293)
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SAIA ANTONIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI)