INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02118 presentata da RUVOLO GIUSEPPE (POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)) in data 20120221
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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02118 presentata da GIUSEPPE RUVOLO martedi' 21 febbraio 2012, seduta n.589 RUVOLO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che: con l'approvazione dell'accordo tra l'Unione europea e il Marocco sulla liberalizzazione dei prodotti agricoli e ittici si rischia di dare un colpo mortale a settori produttivi del nostro Paese, che gia' la crisi economica e l'ondata del maltempo, per quanto riguarda l'agricoltura, avevano messo in ginocchio; e' indubbio che il Marocco, con questo accordo, sia stato privilegiato rispetto agli altri Paesi del Mediterraneo ed e' non solo comprensibile, ma condivisibile la preoccupazione degli agricoltori e dei pescatori italiani, che temono che ora il commercio dei loro prodotti subisca una battuta d'arresto di fronte alla concorrenza sleale che questo accordo ha di fatto siglato; appare del tutto evidente che con questa approvazione si e' voluto favorire i Paesi del Nord Europa che tendono ad aumentare il loro giro di affari con i Paesi del Nord Africa, colpendo allo stesso tempo i Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo, nel nostro caso soprattutto il Mezzogiorno, che risulteranno gravemente danneggiati da una concorrenza sleale; non e' accettabile che l'Europa non preveda, stante la situazione che e' stata volutamente creata, interventi compensativi atti ad equilibrare i costi superiori che le nostre aziende sopportano; allo stesso tempo, visto che l'accordo non prevede norme e clausole sui fitofarmaci e sugli standard di salvaguardia ambientale, e' chiaro che dal Marocco arriveranno prodotti a costi piu' bassi senza le stesse garanzie, per i consumatori, date dai nostri produttori agricoli e pescatori; ancora una volta si sono colpite le regioni piu' deboli da un punto di vista economico e cio' non puo' che allargare il divario economico gia' esistente tra il Nord e il Sud del Paese, con tutte le conseguenze, sul piano occupazionale e sociale, facilmente immaginabili; appare evidente che, a questo punto, il Governo italiano non potra' fare a meno di vigilare attentamente sul rispetto integrale dell'accordo in tema di quote e di controlli e che dovra' affrontare seriamente la situazione di grave crisi economica a cui andranno incontro interi settori produttivi, gia' duramente colpiti dalle recenti misure «salva Italia»; per il settore agricolo, in particolare, appare necessario, per bilanciare almeno in parte i danni economici futuri, ripensare o rivedere al ribasso la recente introduzione dell'imu, che si e' gia' calcolato che portera', insieme alle altre misure introdotte dal decreto-legge in oggetto, a perdite tra il 10 e il 20 per cento per gli attuali redditi delle aziende agricole; per i nostri pescatori, gia' colpiti dal «caro carburante», che ha colpito pesantemente tutto il comparto agroalimentare, e dall'introduzione dell'iva sul gasolio, questo nuovo accordo determinera' la chiusura definitiva di molte piccole e medie imprese che stanno cercando disperatamente di resistere all'attuale crisi economica; tutto cio' non fa che approfondire il divario tra le scelte politiche tese al rientro del debito e quelle che dovrebbero rilanciare l'economia e la produzione nel nostro Paese, che non solo sono decisamente in ritardo nell'agenda politica del Governo, ma che vengono «stroncate», alla base dalle scelte politiche dell'Europa, che colpisce i Paesi piu' in difficolta' a tutto vantaggio delle economie piu' forti -: come il Governo intenda, concretamente, scendere in campo a difesa degli interessi dei nostri agricoltori e pescatori e se non ritenga necessario ed urgente prevedere, pena il mancato recepimento dell'accordo, che siano introdotte procedure produttive in Marocco, per i prodotti esportati in Europa, quantomeno simili a quelle a cui sono sottoposte le aziende italiane, attivandosi, al contempo, affinche' siano previste misure di sostegno e rilancio dei nostri prodotti in sede europea. (3-02118)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02118 presentata da RUVOLO GIUSEPPE (POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)) in data 20120221
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
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3/02118
RUVOLO GIUSEPPE (POPOLO E TERRITORIO (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE))
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MINISTRO POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
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