INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01880 presentata da BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111006
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Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-01880 presentata da GIOVANNI MARIO SALVINO BURTONE giovedi' 6 ottobre 2011, seduta n.530 BURTONE. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: a seguito delle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio 2011, a Tricarico (provincia di Matera) e' stato eletto sindaco Melfi Antonio, nato ad Amendolara il 21 luglio 1948; il Melfi, con provvedimento del prefetto di Matera notificato in data 3 giugno 2011, e' stato sospeso di diritto dalle funzioni di sindaco per mesi 18 (ai sensi dell'articolo 59 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267) avendo riportato, nell'anno 2009, una condanna da parte del tribunale di Matera ad anni 5 e mesi 2 di reclusione per vari reati, tra cui quello di concussione (sentenza n. 171 del 20 aprile); in conseguenza della sospensione, le funzioni di sindaco, ai sensi dell'articolo 53 del suddetto decreto legislativo, sono state assegnate al vice sindaco Rocco Dabraio; si segnala che, nonostante il provvedimento prefettizio di sospensione, Antonio Melfi frequenta in maniera costante la casa comunale, intrattenendosi nella stessa per ore, stazionano in particolare nella stanza propria del sindaco e prendendone cosi' arbitrariamente possesso; nella stessa riceve i cittadini, si riunisce e si relaziona assiduamente con gli amministratori funzionari, dirigenti e dipendenti comunali; i consiglieri comunali di minoranza, avendo constatato quanto accaduto (e quanto tutto accade) appellandosi al senso di responsabilita' di ogni singolo dipendente comunale, hanno inviato loro una comunicazione in cui auspicano il doveroso rispetto del provvedimento prefettizio affinche' l'attivita' amministrativa dell'ente non venga indebitamente condizionata da chi e' stato sospeso dalle pubbliche funzioni; ovviamente i consiglieri comunali, di fronte alla palese violazione del provvedimento vara dalla massima autorita' dello Stato sul territorio, in data 20 giugno 2011, hanno notiziato il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Matera; quanto reso noto ai diretti interessati e alle autorita' competenti e' stato stigmatizzato dai consiglieri comunali anche attraverso comunicati stampa riportati dai quotidiani regionali; nel frattempo va evidenziato come il sindaco sospeso Antonio Melfi abbia deciso di costituirsi innanzi al TAR di Basilicata per l'annullamento della comunicazione prefettizia di sospensione, notificando copia del ricorso al comune di Tricarico in data 16 giugno 2011; l'amministrazione comunale di Tricarico con verbale di deliberazione di giunta comunale n. 64 del 17 giugno 2011, ha inteso anch'essa costituirsi innanzi al TAR di Basilicata per sostenere (ad adiuvandum) le ragioni che il Melfi aveva gia' posto alla base del suo ricorso; questa decisione e' stata ufficialmente ritenuta impropria ed immotivata dai consiglieri comunali di minoranza Luigi Benevento e Francesco Salierno che hanno diffidato l'amministrazione comunale chiedendo la revoca dell'atto deliberativo. Detta richiesta e' stata inviata per conoscenza anche al prefetto di Matera e alla Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Basilicata; con le sentenze n. 396 e 397 il tribunale amministrativo regionale per la Basilicata, ha accolto l'eccezione di giurisdizione sollevata dall'Avvocatura dello Stato a difesa del prefetto di Matera e dell'avvocato Vincenzo Montagna, legale di alcuni cittadini di Tricarico che hanno inteso sostenere (ad opponendum) le ragioni della prefettura di Matera, dichiarando che i ricorsi promossi dal sindaco sospeso e dal comune di Tricarico a sostegno del Melfi stesso, andavano proposti innanzi al tribunale ordinario di Matera; per completezza di informazione e a conferma delle eccezioni evidenziate dai consiglieri comunali di minoranza, si precisa che, il TAR della Basilicata sottolinea la perplessita' circa la sussistenza della legittimazione attiva e/o dell'interesse ad agire del comune di Tricarico a contestare l'impugnata nota prefettizia; in attesa che il tribunale ordinario di Matera (indicato dal TAR della Basilicata quale Tribunale competente) si esprima nel merito della questione, si conferma che il sindaco sospeso Melfi continua a non rispettare il provvedimento prefettizio, ad esercitare di fatto le funzioni di sindaco, addirittura confermandolo, con grande naturalezza, in un suo recente pubblico comizio in cui ha dichiarato che il sindaco di Tricarico e' lui, e poiche' e' stato eletto dal popolo continuera' a fare il sindaco; i consiglieri comunali di minoranza, a cui viene illegittimamente impedito l'accesso ad atti pubblici (ricorso al TAR della Basilicata notificato dal Melfi al Comune di Tricarico), e di conseguenza l'espletamento della dovuta attivita' di controllo amministrativo, convinti di essere di fronte a una sistematica violazione di legge (usurpazione di funzioni pubbliche, di cui all'articolo 347 del codice penale), continueranno a segnalare a chi di dovere questa vera emergenza democratica che la comunita' tricaricese purtroppo vive chiedendo a gran voce il rispetto delle regole; come in una partita di basket o di pallavolo il Melfi fa adottare in consiglio comunale nel corso delle sedute il time-out per «aiutare» la sua maggioranza, facendo sospendere i lavori per poi riprenderli -: se e quali iniziative il Ministro intenda promuovere per verificare quanto sta accadendo a Tricarico, paese natale di Rocco Scotellaro e dei fratelli Mazzarone, ripristinando condizioni di effettiva agibilita' democratica. (3-01880)
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