INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01712 presentata da GIULIANO PASQUALE (FORZA ITALIA) in data 19971119

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Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: a partire dalla prima settimana di novembre del 1997, tutti i maggiori organi di informazione hanno riportato notizie su quello che e' stato subito definito come il caso De Donno-Siino-Lo Forte; in particolare, dai piu' diffusi quotidiani si e' appreso che: a) il capitano del Ros Giuseppe De Donno avrebbe riferito ai magistrati di Caltanissetta che il "pentito" Siino gli avrebbe confidato di avere ricevuto nel 1993 dal dottor Lo Forte, procuratore aggiunto presso la procura di Palermo, e da altri due magistrati, un'informativa del Ros su "mafia e appalti"; b) su tale illecita consegna dell'informativa, era stata avviata nel 1991, a seguito delle rivelazioni fatte dal geometra Giuseppe Li Pera di Palermo, un'indagine da parte della procura della Repubblica di Caltanissetta, la quale, senza conoscere quanto avrebbe poi dichiarato De Donno, aveva richiesta ed ottenuta, nel 1993, l'archiviazione del procedimento; c) Siino, interrogato, direttamente dal procuratore della Repubblica di Palermo, giovedi' 6 novembre 1997, avrebbe smentito le dichiarazioni che il capitano De Donno gli aveva attribuito; d) il dottor Caselli, nei giorni successivi, si sarebbe recato prima dal presidente del Consiglio e poi dal Ministro di grazia e giustizia per esporre la vicenda De Donno-Siino-Lo Forte; e) separato, ma successivo incontro avrebbe avuto anche il dottor Tinebra, procuratore della Repubblica di Caltanissetta, con il Ministro della Giustizia, per aggiornarlo sulle indagini in corso relative alle dichiarazioni del capitano De Donno -: se tutto quanto sopra riportato corrisponda al vero; in caso positivo, se non ritenga che gravi ragioni di convenienza avrebbero dovuto imporre al dottor Caselli, di cui il dottor Lo Forte e' il principale collaboratore, di astenersi dall'interrogare il "pentito" Siino, considerato anche che sulla vicenda la procura di Caltanissetta aveva svolto, e sembra stia svolgendo, indagini nell'ambito di un procedimento di sua competenza; ove ritenga sussistenti siffatte ragioni, se e quali provvedimenti di sua competenza intenda adottare; se i suddetti "colloqui" avuti dai menzionati procuratori della Repubblica, dopo quelli dagli stessi avuti per il "caso Brusca" nell'estate del 1996 con il Ministro di grazia e giustizia e con il Ministro dell'interno, debbano essere interpretati come conferma della volonta' politica di istituzionalizzare di fatto, il contrasto con il principio costituzionale dell'autonomia ed indipendenza della magistratura, la sottoposizione dell'attivita' giudiziaria al potere ed al controllo politico; se e quali iniziative di propria competenza abbia assunto od intenda assumere e quella che, ad avviso degli interroganti, risulta essere una esecrabile, generalizzata prassi della violazione del segreto investigativo. (3-01712)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01712 presentata da GIULIANO PASQUALE (FORZA ITALIA) in data 19971119 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
APREA VALENTINA (FORZA ITALIA) 
BECCHETTI PAOLO (FORZA ITALIA) 
BIONDI ALFREDO (FORZA ITALIA) 
COLA SERGIO (ALLEANZA NAZIONALE) 
PORCU CARMELO (ALLEANZA NAZIONALE) 
SAPONARA MICHELE (FORZA ITALIA) 
SIMEONE ALBERTO (ALLEANZA NAZIONALE) 
TARDITI VITTORIO (FORZA ITALIA) 
BRUNO DONATO (FORZA ITALIA) 
FRAU AVENTINO (FORZA ITALIA) 
GAZZARA ANTONINO (FORZA ITALIA) 
GAZZILLI MARIO (FORZA ITALIA) 
LEONE ANTONIO (FORZA ITALIA) 
TABORELLI MARIO ALBERTO (FORZA ITALIA) 
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GIULIANO PASQUALE (FORZA ITALIA) 

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