INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01473 presentata da TASSONE MARIO (MISTO) in data 19970915

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic3_01473_13 an entity of type: aic

Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: l'ospedale militare sorto a Catanzaro nel 1885, poi trasformato successivamente in C.M.M.L. senza possibilita' quindi di effettuare ricovero e cura, ha svolto sino ad oggi una intensa attivita' volta all'accertamento dell'idoneita' generica dei giovani di leva e dei militari alle armi, dell'idoneita' specifica per il personale di carriera di tutte le forze armate di tutti i corpi armati dello Stato e del personale ad esso equiparato. Altre attivita' comprendono l'accertamento o meno delle infermita' da causa di servizio, di ferite, lesioni o malattie riportate o contratte dai dipendenti statali o del pubblico impiego e del personale ad esso equiparato e le valutazioni del danno al personale al fine dell'equo indennizzo e della pensione privilegiata; si evince da cio' che il centro ha un bacino di utenza enorme che comprende tutta la regione calabrese e coinvolge gli enti militari e gli enti pubblici (Stato, parastato, enti locali) ad esclusione della provincia di Reggio Calabria (relativamente alle pratiche dei militari alle armi e della C.M.O., prima sezione); di fronte a cio' esiste una carenza di organico: tutto il personale ha lavorato con abnegazione, smaltendo un lavoro enorme; si cita, a titolo esemplificativo, qualche dato relativo alle pratiche svolte: 13535 del reparto osservazione, 6091 della C.M.O., prima sezione, 1321 della C.M.O., seconda sezione, 397 della sezione medicina del lavoro, 28333 visite specialistiche, 6248 esami radiografici, 34500 esami ematochimici, 2552 esami spirometrici (tutti questi dati compaiono nei documenti distribuiti durante convegni dallo stesso ospedale militare); a fronte di tale lavoro corrisponde, o sembra corrispondere, la volonta' del ministero di smantellare questa struttura sanitaria militare; infatti, dopo che all'inizio dell'anno un'inchiesta giudiziaria tuttora in corso coinvolse quattro ufficiali, in poco meno di tre mesi (giugno, luglio e agosto) sono stati trasferiti i seguenti ufficiali medici; (gia' di fatto, quindi, prefigurando da parte dell'amministrazione una condanna in dispregio degli elementari diritti civili tutelati dalla Costituzione e richiamati piu' volte dalle leggi ordinarie - come la legge sui principi n. 382 del 1978 - e dai formali ossequi attraverso dichiarazioni e circolari, nel tempo, di Ministri, Capi di Stato maggiore della difesa e delle forze armate): tenente colonnello Giulio Ianni, direttore; tenente colonnello Gregorio Mantella, vicedirettore; tenente colonnello Emilio Tinessa, capo reparto Ianalisi; tenente colonnello Antonio Cardile, presidente CMO 1^ sezione; nel frattempo hanno avuto preavviso di trasferimento ad altra sede di servizio i seguenti ufficiali medici: tenente colonnello Vincenzo Alcaro, direttore farmacia; maggiore Vincenzo Ferrazzaro, assistente reparto osservazione; maggiore Felice Savinelli, presidente CMO 2^ sezione; capitano Giuseppe Taverniti, segretario CMO 1^ sezione; capitano Gianfranco Cosentino, segretario C.M.M.L.; risultano, invece, gia' trasferiti da altre sedi a Catanzaro altri ufficiali medici e molti di essi hanno manifestato il non gradimento per la sede di Catanzaro, considerata disagiata per il proprio lavoro e per la propria famiglia; da quanto precede si evince che non si tratta di un normale avvicendamento, mai verificatosi in tale proporzioni: siamo invece in presenza, come si diceva di una "condanna" nei confronti di ufficiali che "anticipa" quella del tutto eventuale della magistratura, unica preposta a comminare condanne; c'e' da dire che dall'aprile 1996 non sono stati inspiegabilmente assegnati al CML di Catanzaro cinque tenenti medici di complemento, importantissimi e di valido supporto per l'attivita' giornaliera e per i servizi di guardia che, al momento, vengono garantiti da ufficiali medici con piu' di quattro anni di servizio, con il grado di capitano, che dovrebbero, per legge, essere esonerati; tutto cio' si ripercuote sull'attivita' dell'ente, demotivando il personale, avvilendone la professionalita', smorzandone gli entusiasmi, anche considerando la serieta' di molti nell'impegno e nel servizio d'istituto; occorrerebbe acquisire elementi in ordine a due ispezioni, condotte rispettivamente del generale medico Donvito, attuale direttore di sanita' della sezione centrale, e dal colonnello Cruciani; a proposito dell'ispezione del generale Donvito, occorrerebbe appurare se l'ufficiale, come risulta all'interrogante, abbia pubblicamente e con disprezzo, al di fuori di ogni etica e professionalita' legata ai propri compiti, formulato considerazioni estremamente negative ed offensive sull'operato del CMML di Catanzaro; i responsabili della difesa, nel caso specifico, hanno dimostrato scarsa sensibilita' verso i problemi complessivi della sanita' militare: infatti si e' deviato, rispetto alle esigenze di riformare profondamente la sanita' militare per dare ad essa maggiore funzionalita' ed incidenza in vista di un rapporto organico con quella civile, in direzione della prevenzione e della cura; per i compiti cui sono chiamati le Forze armate come istituzione che vive nella societa' e intesa come strumento importante di crescita complessivi, solo una sanita' militare potenziata ha la possibilita' di operare un controllo delle condizioni fisiche dei nostri giovani, per cui essa dovra' essere ristrutturata per garantire efficaci prestazioni di cura e di riabilitazione cosi' come avviene in molti altri paesi; la vicenda del C.M.M.L. di Catanzaro e' indicativa, purtroppo, di una mentalita' che c'e' da augurarsi non sia prevalente, burocratica e di gestione, ma che non fa ben sperare per il futuro -: quali siano le intenzioni dell'amministrazione della difesa circa il futuro del centro militare di medicina legale di Catanzaro; se il CMML verra' chiuso costringendo gli utenti a recarsi a Caserta o Bari o Messina, non tenendo quindi assolutamente in considerazione le difficolta' geografiche e viarie della regione Calabria e il fatto che in Sicilia esistono ben due ospedali militari; se l'amministrazione non intenda bloccare gli ulteriori preannunciati trasferimenti di ufficiali medici e riesaminare e revocare quelli gia' effettuati sulla base delle disponibilita' e delle volonta' degli stessi soggetti; se non ritenga il Ministro interrogato di aprire una inchiesta sul comportamento del generale medico Donvito, per appurare se lo stesso abbia o meno violato le norme dell'ordinamento vigente. (3-01473)
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MAURO MASSIMO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 
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