INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01388 presentata da SESTERO GIANOTTI MARIA GRAZIA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19930914
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Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: il sostituto procuratore della Repubblica di Torino Gian Giacomo Sandrelli ha avanzato alla Camera dei deputati domanda di autorizzazione a procedere nei confronti del deputato Gian Mauro Borsano per i reati di cui agli articoli 2621 n. 1 e 2640 del codice civile (false comunicazioni sociali, aggravato); in una lettera aperta al giornale La Stampa del 2 settembre 1993 l'onorevole Borsano dichiara "...i casi Palestro sono le regole del mondo del calcio: perche' questo accanimento contro di me e il Torino?"; il caso "Palestro", come evidenziato dal giudice Sandrelli, altro non e' che una finta vendita di un falso giocatore che non e' mai sceso in campo e che e' il figlio sedicenne di una impiegata del Torino il cui contratto depositato in Lega il 7 novembre 1991, porta il numero 1719; nel denunciare come "regola del mondo del calcio" il suo illecito, l'onorevole Borsano intende, ad avviso dell'interrogante, autoassolversi, ma sollecita, anche se preterintenzionalmente, l'esigenza che sia data trasparenza ad un mondo su cui i sospetti di irregolarita' (ad esempio l'esistenza di una parte in "nero" dei contratti) esistono, anche se sempre sopiti da una massiccia omerta'; l'interrogante ritiene che la presenza nel Parlamento dell'onorevole Matarrese, Presidente della Federazione italiana del gioco del calcio e vicepresidente dell'UEFA potrebbe essere un'utile fonte di conoscenza diretta per chiarire ai parlamentari e ai cittadini le "regole del mondo del calcio" -: se non ritengano necessario che sia fatta luce sugli illeciti qualificati dall'onorevole Borsano come "la regola", che se tale fosse coinvolgerebbe nelle responsabilita' i contraenti dei contratti, i dirigenti delle societa', gli organi di controllo della Federazione gioco del calcio e della Lega calcio; se non ritengano opportuno fare in modo che siano date garanzie di funzionamento regolare ad un settore dello sport che attraverso il "Totocalcio" finanzia gran parte delle attivita' sportive del Paese, che rappresenta un giro di affari vertiginoso (talvolta anche scandaloso nei prezzi di mercato dei calciatori), che e' parte della vita pubblica del Paese per la presenza sui mezzi di comunicazione di massa, per essere il fatto spettacolare piu' seguito, perche' produce interessi e aggregazioni di massa e, quindi, fenomeni sociali di grande rilievo e perche' infine una quota rilevante di risorse pubbliche e' impegnata attraverso costruzione e conservazione degli impianti a sostenerne le attivita' agonistiche. (3-01388)
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SESTERO GIANOTTI MARIA GRAZIA (RIFONDAZIONE COMUNISTA)