INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01119 presentata da RONCHI EDOARDO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930623

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic3_01119_11 an entity of type: aic

Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: il 22 giugno alle ore 6 l'interrogante si e' presentato con alcuni collaboratori e con una telecamera, a scopo di registrazione e documentazione, al manicomio di Girifalco in provincia di Catanzaro; all'interrogante veniva fisicamente impedito dal personale di guardia per ordine del responsabile signor Petito Bonaventura di entrare con i suoi collaboratori nel manicomio per una buona mezz'ora, nonostante si fosse qualificato mostrando il tesserino parlamentare e nonostante spiegasse le ragioni della visita; solo dopo aver chiamato i carabinieri e solo al sopraggiungere del responsabile sanitario, veniva consentito all'interrogante di entrare in questo manicomio e iniziare la visita durante la quale l'interrogante ha personalmente riscontrato: a) la struttura del manicomio e' fatiscente, pericolante e pericolosa; alcuni padiglioni sono chiusi per crolli e minacce di crolli, in altri sono chiusi i piani superiori, si notano abbassamenti irregolari nelle pavimentazioni, in alcuni muri si notano crepe vistose, alcuni soffitti sono crollati, in altri si notano consistenti infiltrazioni d'acqua piovana; b) la ristrutturazione ed il consolidamento di un'ala dell'edificio principale, per un appalto di un miliardo e mezzo, aggiudicato dalla ditta FASANO di Catanzaro, iniziati nel 1992, a quanto si e' potuto verificare, sono fermi, non stanno affatto procedendo non si pretende con l'urgenza necessaria, ma nemmeno con i normali ritmi di intervento; c) benche' risulti in organico una squadra di operai composta da 11 elementi, si e' potuto verificare che non ci sono nemmeno gli interventi di manutenzione ordinaria: porte e finestre divelte, vetri mancanti, muri scrostati e privi d'intonaco, fili scoperti; mi e' stato detto che gli interventi di manutenzione non si fanno perche' mancano i materiali per i lavori necessari, materiali che sarebbero forniti dalla USL competente (USL n. 7 di Catanzaro); d) nelle stanze e negli stanzoni dove sono ricoverati i pazienti manca ogni arredo minimo, vi sono solo letti e materassi, non ci sono armadi, armadietti, sedie, manca ogni possibilita' di personalizzare la lunga degenza, tranne in un piccolo reparto (il villino) recentemente ristrutturato dove sono ricoverate una trentina di persone; e) in tutti i reparti visitati, maschili e femminili, si e' verificato una assoluta insufficienza di personale sia degli infermieri che degli ausiliari, per 20-30 ricoverati c'era un solo infermiere presente ed un ausiliario, quasi in tutti, salvo un paio di eccezioni, con due infermieri; il personale, in queste condizioni, nonostante l'impegno che si e' potuto riscontrare, non e' materialmente in grado di garantire livelli minimi di assistenza a persone in buona parte anziane, non autosufficienti; f) fra i pazienti ricoverati, 195 uomini e 69 donne, si e' verificata una situazione di forte disagio, di estesa depressione, alcuni sono parsi denutriti: non si svolge in questo manicomio alcuna attivita' socializzante, chi non e' in grado di muoversi autonomamente, ed e' la gran parte, passa la giornata fra il letto ed un salone disadorno; g) si e' notata una sproporzione fra lo scarsissimo personale nei reparti e l'organico degli uffici e dei servizi: vi sono ben 8 barbieri, 11 autisti, 5 centralinisti, numerosi impiegati, 9 cuochi, 5 aiuti, 8 addetti alla lavanderia; h) benche' l'USL 19 (oggi accorpata nell'USL 7 di Catanzaro) di Girifalco abbia assunto dal 1988 ben 74 ausiliari e nel 1990 abbia provveduto, nell'ambito di categorie protette, a 122 assunzioni (45 esecutivi, 29 operai, 46 ausiliari), tali assunzioni hanno in gran parte ignorato le necessita' dei reparti del manicomio, oppure hanno comportato spostamenti forse illegittimi, ad altre mansioni ed altri luoghi; i) a meno di due chilometri di distanza, nel medesimo comune, c'e' il nuovo manicomio, costruito negli anni settanta e mai utilizzato, poiche' la nuova normativa impediva il suo utilizzo come struttura manicomiale, ma che avrebbe potuto, almeno in alcuni edifici, essere adattato a casa alloggio o a day hospital anche per dimessi dal manicomio; invece abbiamo 6 edifici, 45.000 mq di superficie edificata in un'area di oltre 100.000 metri quadri, totalmente abbandonati, con vetri rotti, soffitti che cadono: uno spreco di decine di miliardi -: 1) se non ritenga inaccettabile il tentativo di impedire ad un parlamentare di accedere ad una struttura sanitaria pubblica e quali iniziative intenda prendere perche' il responsabile di una simile illegalita' venga perseguito ai sensi di legge; 2) se intenda avviare una immediata indagine ministeriale sul manicomio di Girifalco (Catanzaro) anche in ragione della situazione di pericolo, a causa delle strutture fatiscenti, in cui versano i ricoverati; 3) se intenda accertare per quali ragioni il personale nei reparti sia cosi' carente e perche' manchi la manutenzione ordinaria in questo residuo manicomiale; 4) se intenda verificare i livelli di mortalita' fra i pazienti di questo manicomio, il tipo di assistenza sanitaria e le attivita' di socializzazione dei ricoverati. (3-01119)
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