INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00921 presentata da TAORMINA CARLO (FORZA ITALIA) in data 06/05/2002
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Interrogazione a risposta orale Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00921 presentata da CARLO TAORMINA lunedì 6 maggio 2002 nella seduta n. 138 TAORMINA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: in data 29 aprile 2002, nell'ambito delle notizie pubblicate in relazione alla nota inchiesta giudiziaria che vede coinvolti, in Napoli, funzionari della polizia di Stato, cui vengono contestati gravi reati asseritamente commessi contro alcuni manifestanti in occasione di una manifestazione del 17 marzo 2001, appariva sul quotidiano «La Stampa» un'articolo dal titolo «Ho visto colpire dei ragazzini. Un giudice: andai in piazza per salvare i miei figli, era un mio diritto»; in detto articolo, era riportata una intervista rilasciata da Nicola Quatrano, definito «giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli ed ex pm di mani pulite»; l'intervistato, oltre ad affermare di aver partecipato alla manifestazione per accompagnare i propri figli, riferiva come tale condotta avessero anche tenuto altri numerosi magistrati del tribunale di Napoli, individuati in: Enzo Albano, Lucia La Posta, Linda D'Ancona, Enzo Lo Monte, Tina Nocera, Vincenzo Piscitelli, Francesco Rugarli e Lucio Aschettino; l'intervistato ha inoltre riferito, come sia lui che gli altri magistrati indicati avessero, successivamente all'avvenuta manifestazione, firmato un documento in cui era stigmatizzato il comportamento tenuto dalle forze dell'ordine ritenuto «repressivo del dissenso» e in cui si esprimeva preoccupazione per la libertà «di esprimere opinioni non autorizzate»; l'intervistato ha poi evidenziato asseriti episodi di violenza di cui si sarebbero resi protagonisti esponenti delle forze dell'ordine nei confronti di «ragazzini di 16 o 17 anni inermi che erano seduti sui prati, lontani dal punto dei primi scontri, che vennero colpiti e che non avevano partecipato allo sfondamento»; in relazione alla non divulgazione pubblica delle proprie opinioni politiche (non divulgazione da intendere quale espressione primaria della imparzialità e, quindi, anche requisito necessario del prestigio di cui deve godere ciascun appartenente all'ordine giudiziario), non può anzitutto non suscitare viva preoccupazione la riconosciuta partecipazione di esponenti di spicco della magistratura napoletana a manifestazione di chiara «coloritura» politica, e che tutti ricordano caratterizzata da gravissimi episodi di violenza e devastazione posti in essere da numerosi manifestanti; avendo riferimento alle ricordate recenti iniziative giudiziarie (culminate nell'emissione di provvedimenti limitativi della libertà personale) assunte da esponenti della magistratura napoletana nei confronti di appartenenti alla polizia di Stato, la preoccupazione è vieppiù accresciuta, laddove appare incontestabile come la linea giudiziaria adottata dalla magistratura napoletana, sia assolutamente e singolarmente conforme alle tesi sostenute dai colleghi partecipanti alla manifestazione e firmatari del richiamato documento; in altri termini, non può non ritenersi davvero preoccupante come tesi esposte pubblicamente da magistrati napoletani, partecipanti alla manifestazione e indubbiamente portatori di una ben individuabile ideologia, siano state sostanzialmente recepite dai colleghi che lavorano all'inchiesta, così da poter anche purtroppo legittimare sospetti di indebite e inammissibili interferenze; del resto, non può anche non evidenziarsi come, per quanto noto all'odierno interrogante, molti dei firmatari del prima richiamato documento, appartengano alla medesima corrente (Magistratura democratica) cui partecipano anche molti degli esponenti dell'autorità giudiziaria istituzionalmente interessati all'inchiesta in corso contro gli appartenenti alla polizia di Stato; pertanto, in riferimento alla gravità delle iniziative giudiziarie adottate nei confronti degli esponenti della Polizia di Stato, ed anche in relazione all'inopportuna partecipazione dei magistrati titolari dell'inchiesta il 10 maggio 2002 ad un Convegno sulla globalizzazione, appare necessario procedere ad ogni accertamento diretto a verificare la sussistenza di una loro eventuale incompatibilità ambientale -: se il Ministro interrogato non voglia disporre tutti gli accertamenti del caso al fine di stabilire la sussistenza dei fatti indicati in premessa, facendo conoscere i provvedimenti e le iniziative che intende adottare a beneficio del prestigio dell'ordine giudiziario.(3-00921)
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Camera dei Deputati
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00921 presentata da TAORMINA CARLO (FORZA ITALIA) in data 06/05/2002
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TAORMINA CARLO (FORZA ITALIA)