INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00766 presentata da FINOCCHIARO FIDELBO ANNA MARIA (PROG.FEDER.) in data 19951024

Ai Ministri degli affari esteri e al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere, premesso che risulta agli interroganti che: nella notte tra il 3 e 4 settembre 1995, a Cartagena, in Colombia, veniva assassinato Giacomo Turra, cittadino italiano residente a Padova, di anni 23, in vacanza in quel paese dal 27 luglio 1995, con ritorno in Italia previsto per il giorno 15 settembre 1995; in un primo momento le autorita' colombiane accreditavano la tesi fatta propria anche dall'ambasciata italiana e cosi' trasmessa dalla questura di Padova alla famiglia, di una morte per overdose; Giacomo Turra non faceva uso di droghe, ne' aveva precedenti penali; i genitori di Giacomo Turra, giunti a Cartagena il 6 settembre, potevano constatare di persona, malgrado le difficolta' del riconoscimento della salma a causa delle tumefazioni e degli evidenti segni di violente percosse, che le cause del decesso erano da ricevarsi nei traumi subiti in un pestaggio brutale e sistematico; Giacomo Turra, nella notte fra il 3 e 4 settembre 1995, all'interno di un ristorante cinese di Cartagena, limitrofo alla sua residenza, veniva picchiato da un poliziotto e, successivamente, condotto via da una camionetta della polizia; Giacomo Turra veniva quindi accompagnato all'ospedale di Bocagrande di Cartegena dalla polizia per due volte, dove pare la prima volta gli siano stati somministrati dei sedativi e, la seconda volta vi giunse morto o morente; risultano evidenti le responsabilita' dirette della polizia nell'assassinio di Giacomo Turra; risultano altresi' intimidazioni e pressioni che la polizia locale ha fatto contro i possibili testimoni e per intralciare le prime ricerche avviate dalla famiglia; il Consolato italiano di Cartagena e l'Ambasciata italiana in Colombia, malgrado la successiva fattiva collaborazione di funzionari come il dottor Innocenti e il dottor D'Agostino, hanno, in un primo momento, accreditato la versione ufficiale; la procura della Repubblica presso il tribunale di Padova, ha aperto una propria indagine sulla base della denuncia presentata dal professor Sisto Turra, padre del giovane Giacomo; l'ambasciatore della Colombia in Italia, Plinio Apuleyo Mendosa, in data 14 settembre 1995 ha scritto al professor Sisto Turra assicurando l'impegno del Governo del suo paese per accertare le responsabilita' del tragico avvenimento; malgrado cio' non si hanno notizie e il silenzio e' sceso attorno a questa vicenda -: se la rappresentanza diplomatica dell'Italia in Colombia si stia adoperando e, in caso affermativo in che modo per seguire lo sviluppo delle inchieste; quali passi ufficiali il Governo italiano intenda fare presso il Governo colombiano perche' si faccia piena luce sull'assassinio di Giacomo Turra, perche' i colpevoli siano puniti e i familiari abbiano giustizia, in considerazione anche degli speciali rapporti di collaborazione tra Italia e Colombia nella lotta al crimine organizzato, del sostegno che l'Italia fornisce e, quindi, della necessita' di una piena reciprocita' collaborativa; quale aiuto si stia fornendo alla procura della Repubblica di Padova perche' quell'inchiesta vada avanti con i necessari sostegni del Ministero di grazia e giustizia per le rogatorie internazionali; se vi siano stati difetti e responsabilita' da parte delle autorita' diplomatiche italiane in Colombia nell'accreditare in un primo momento le versioni false fornite dalle autorita' colombiane e se non vi siano state omissioni da parte delle stesse nelle prime ore successive all'omicidio. (3-00766)