. "2014-05-14T23:34:28Z"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE" . "3/00633" . . . "Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00633 presentata da FRANCO CECCUZZI mercoledi' 29 luglio 2009, seduta n.211 CECCUZZI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: viene edificata, nel 1922 ad Abbadia di Montepulciano (nel comune di Montepulciano, in provincia di Siena), la Casa del Popolo. La realizzazione di tale edificio, iniziata nel mese di gennaio del 1915, e' stata resa possibile grazie al contributo volontario di finanziamenti e manodopera da parte della comunita' locale; la costruzione della Casa del Popolo, considerato all'epoca un piccolo gioiello architettonico e che ha rappresentato in quegli anni un importante punto di riferimento per l'attivita' politica, sociale e ricreativa locale, e' stata rallentata e compromessa da numerosi incidenti causati da militanti fascisti che hanno danneggiato in piu' occasioni la struttura; il 4 novembre 1922, pochi giorni dopo la marcia su Roma, il comitato fascista locale prendeva il possesso della Casa del Popolo distruggendo alcune opere e documenti, fra cui la significativa biblioteca popolare presente all'interno dell'edificio; negli anni successivi, in tutta Italia, le Case del Popolo vennero assegnate al Partito nazionale fascista e trasformate in Case del Fascio o del Littorio. Questi trasferimenti, apparentemente legali, rappresentarono invece veri e propri soprusi. Come nel caso dell'edificio di Abbadia di Montepulciano che, secondo il contratto ufficiale originario, costato pochi anni prima 80 mila lire fu acquistato dai rappresentanti del regime fascista per 30 mila lire, soltanto 10 delle quali ufficialmente versate; durante gli anni del fascismo tale edificio fu caratterizzato da notevoli interventi e modifiche strutturali; dal giorno dell'armistizio (8 settembre 1943) alla fine della seconda guerra mondiale l'edificio e' stato oggetto di numerosi scontri e danneggiamenti che hanno portato ad un evidente degrado; il 25 aprile del 1945 la Casa del Fascio viene occupata da militanti locali comunisti e socialisti: ritorna ad essere denominata la Casa dei Popolo dove vengono riorganizzati gli spazi e le attivita'; i nuovi «inquilini» sono pero' di fatto semplici locatari perche' il decreto luogotenenziale 27 luglio 1944, n. 159 trasferisce i beni del cessato partito nazionale fascista e delle organizzazioni soppresse dal regio decreto-legge 2 agosto 1943, n. 704, allo Stato; tale sfratto diviene operativo sulla base di una deliberazione del Governo Scelba del 18 marzo 1954, che stabilisce il recupero allo Stato dei beni di proprieta' del partito fascista e di altri beni demaniali in uso a organizzazioni di parte; lo Stato stabilisce quindi di trasformare tale immobile nella nuova caserma dei carabinieri di Abbadia di Montepulciano. In mancanza di ostacoli giuridici o vincoli architettonici l'assetto interno ed esterno della struttura viene completamente stravolto. Scompaiono l'originario colonnato, la ribalta e il soffitto decorato ed il teatro; con la crisi economica degli anni '70 del secolo scorso anche la caserma dei carabinieri viene chiusa; l'ultimo intervento strutturale riguarda, nel 1983, il tetto dell'edificio che non viene pero' piu' utilizzato; nel 1980, l'intendenza di finanza, considerando il vecchio stabile non utilizzabile per le esigenze dei servizi statali, comunica al comune di Montepulciano, all'amministrazione provinciale di Siena e alla regione Toscana, la possibilita' di esercitare il diritto di prelazione in ordine alla ex Casa del Fascio di Abbadia di Montepulciano; sia la provincia che la regione, declinano l'invito, mentre nel febbraio del 1981, il comune di Montepulciano chiede allo Stato la possibilita' di acquistare il fabbricato. Il prezzo fu fissato in 113 milioni di lire; la burocrazia rallenta l'iter e soltanto nel luglio del 1984, il prefetto autorizza il sindaco ad acquistare lo stabile per la somma sopra indicata e pagabile in cinque rate annuali; quando ormai sembrava tutto pronto per la firma delle carte, la compravendita si arresta; il prezzo, all'improvviso, era aumentato di molte decine di milioni ed il comune, non potendo far fronte ad una spesa cosi' alta, rinuncia alla trattativa; in quegli anni ad Abbadia di Montepulciano tutta la popolazione, senza distinzione di orientamento politico e culturale, aveva manifestato con determinazione il proposito di riscattare l'immobile alla proprieta' e all'uso della comunita' locale non solo mossa dal legame affettivo, del tutto comprensibile date le vicende storiche narrate, quanto per collocarvi, quale sede piu' idonea e piu' autorevolmente riconosciuta, tutte le attivita' istituzionali, sociali, sanitarie e culturali di interesse pubblico della frazione; in virtu' di tali motivazioni che rimangono vive anche a distanza di anni l'amministrazione comunale di Montepulciano ha ribadito la volonta' di acquisire tale immobile e che sussistono al riguardo alcune risorse economiche accantonate in bilancio; tale immobile versa da alcuni decenni in una condizione fatiscente precludendo di fatto, alla comunita' territoriale, l'utilizzo di un centro di aggregazione utile per promuovere le attivita' ricreative, culturali ed istituzionali locali, oltre a rischiare di rappresentare, per la sua vicinanza al centro abitato e se non verranno effettuati adeguati interventi di ripristino, evidenti problemi per la sicurezza e l'ordine pubblico; recentemente l'esigenza di recuperare l'immobile e' tornata ancora con maggiore evidenza all'attenzione della cronaca locale in occasione della pubblicazione del libro «La Casa del Popolo e la Casa del Fascio di Abbadia di Montepulciano» scritto da Alessandro Angiolini ed edito da Polis -: in quale reale stato di conservazione si trovi l'immobile; a quale anno risalgano gli ultimi interventi di manutenzione; se l'attuale stato di inutilizzo non arrechi pregiudizio al valore patrimoniale dell'immobile nonche' nocumento di immagine allo Stato ed alla stessa Agenzia del demanio, trattandosi di un bene pubblico che peraltro e' stato testimone degli eventi piu' significativi della storia nazionale della prima meta' del secolo scorso; a quale valore sia iscritto a bilancio; se si tratti di un bene che possa essere sottoposto ad alienazione ed in questo caso quali siano le procedure piu' rapide e piu' appropriate per assicurare il titolo di preferenza alla comunita' locale rappresentata dal comune di Montepulciano. (3-00633)" . "CECCUZZI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00633 presentata da CECCUZZI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090729"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00633 presentata da CECCUZZI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090729" . "0"^^ . . "20090729-" . .