"INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00576 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19961219"^^ . . . "0"^^ . . "Ai Ministri dell'interno e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che all'interrogante risultano i seguenti fatti: la citta' di Qualiano (Napoli) e' oppressa da anni da una cappa di potere politico-camorristico che ne sfrutta le risorse per interessi personali e ne frena lo sviluppo; nel libro Ecomafia di Cianciullo-Fontana (Editori Riuniti, 1995), Qualiano viene definita \"capitale di una contea camorrista che si estende fino al mare\"; nonostante cio', nel comune (circa venticinquemila abitanti) esiste una sola stazione dei Carabinieri, ubicata in un appartamento in via Campana, che dispone di soli sei uomini con efficacia repressiva e investigativa inevitabilmente ridotta, e gia' il 15 luglio 1996, l'interrogante, con atto n. 4-01991, rappresentava l'urgenza di un piu' efficace controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine e di strutture adeguate allo scopo; nel giugno 1993 veniva eletto sindaco Pasquale Galdiero, espressione di una coalizione di centro che ha subito varie trasformazioni politiche; molti degli attuali amministratori del comune sono direttamente collegati alle passate amministrazioni e la stessa giunta rappresenta un'anomalia politica, in quanto della maggioranza di centro-destra fa parte anche un gruppo di socialisti, nonostante il coordinatore provinciale del SI abbia preso le distanze da tale scelta (si veda anche Il Mattino del 12 gennaio 1996); si continua a ricevere l'impressione di una perpetuazione del vecchio assetto amministrativo, deprecabile per i legami con la locale malavita, per l'allegra gestione della cosa pubblica e per i vincoli di parentela che legano vecchi e nuovi amministratori; il caso piu' eclatante e' quello di Domenico Mancino, il quale, con interessi diretti nel settore dell'edilizia, ricopre la carica di vicesindaco e assessore ai lavori pubblici; Mancino e', inoltre, consuocero del costruttore Biagio Cerqua, che risulta comproprietario ed addetto alla commercializzazione di un complesso abitativo recentemente realizzato a Qualiano, verosimilmente grazie al suo appoggio politico, anche perche' le abitazioni, secondo quanto risulta all'interrogante, sarebbero state realizzate in zona industriale, senza rispettare gli standards urbanistici minimi e senza il parere del ctr per la trasformazione del suolo; secondo quanto riportato dal quotidiano Roma del 28 novembre 1996, Pasquale Cervetta, uno degli ultimi cosiddetti pentiti di camorra, che nel giugno 1994 aderi' al clan dominante a Qualiano, facente capo al boss Nicola Pianese, detto \"o mussuto\", dedito al taglieggiamento, al contrabbando, allo spaccio di stupefacenti e al racket sull'edilizia, ha riferito ad un magistrato della Dda napoletana: \"Le faccio un esempio dei rapporti intercorrenti tra Pianese e gli amministratori di Qualiano. Nell'agosto-settembre 1994 io e Domenico D'Alterio ci siamo incontrati fuori dal Municipio con un consigliere importante a nome di Biagio Cerqua. D'Alterio gli disse di recarsi a casa del Pianese in quanto bisognava regolare la faccenda relativa alla realizzazione di una strada, sita in via ripuaria. Cerqua rispose di non farlo andare a casa del Pianese perche' vi erano frequenti controlli di polizia e se lo avessero trovato li' saremmo cascati tutti. ... Aggiunse di non preoccuparsi perche' tra noi non vi erano mai stati problemi. Il Sindaco di Qualiano - continua Cervetta, parlando della fiera annuale che si tiene a Qualiano - versa dai 20 ai 30 milioni di lire al Pianese per lo svolgimento della fiera che cade nei mesi di ottobre-novembre\"; giovedi' 12 dicembre 1996 veniva arrestato il sopra indicato Nicola Pianese insieme con Domenico D'Alterio e Pasquale Russo, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alle estorsioni; l'attuale sindaco Pasquale Galdiero e' cognato dell'ex sindaco Mario Cacciapuoti; il Cacciapuoti medesimo, tuttora sotto processo presso la decima sezione penale del tribunale di Napoli a seguito di una denuncia presentata in ordine alla falsificazione delle firme necessarie alla presentazione della lista del Psdi alle elezioni amministrative, nella passata amministrazione, avrebbe costruito Parco Croma e Parco Meteora insieme con altri, senza il rispetto della \"legge Galasso\", lungo gli argini dell'alveo dei Camaldoli, terreno demaniale, come direttamente verificato dall'interrogante; inoltre i garage di Parco Croma non erano previsti dalla concessione edilizia e sarebbero stati realizzati in seguito a lavori di sterramento, che hanno abbassato il livello della strada fino a quota alveo; in un secondo momento, essi sono stati destinati ad uso ufficio, dove attualmente e' stata ubicata la sede dell'Asl 2, l'accesso alla quale e' consentito attraverso una strada costruita direttamente sull'alveo, come verificato direttamente dall'interrogante, che sull'intera vicenda ha presentato un esposto alla competente procura della Repubblica; nel consiglio comunale di Qualiano clan camorristici, quali Mallardo e Polverino, avrebbero in consiglieri comunali o loro parenti propri referenti; il comune e' ancora privo di un piano regolatore: esso, piu' volte elaborato e' stato bocciato anche a causa degli \"errori\" commessi dai tecnici all'uopo nominati; non solo il comune non ha chiesto il risarcimento dei danni derivanti da tali errori, ma, per l'elaborazione del nuovo piano, ha nuovamente incaricato quattro dei cinque tecnici precedenti (Il Mattino del 28 dicembre 1995); la bocciatura del piano regolatore generale, si e' rivelata, inoltre, quantomai funzionale a grosse vicende di speculazione edilizia e al consolidarsi di quel sistema di legami politici, familiari e criminali la cui importanza, per il mantenimento degli attuali equilibri a Qualiano, e' stata sopra evidenziata; intorno al piano regolatore regionale, ed in particolare all'individuazione delle zone \"F\", si agitano notevoli interessi legati alla speculazione edilizia; proprio su una zona designata nel bocciato piano regolatore generale come \"F\" (spazio, cioe', destinato a verde e strutture pubbliche), e' stato realizzato il Parco Marrazzo, di proprieta' dell'attuale consigliere comunale del Cdu Donato Marrazzo. Questi e' sposato con la nipote dell'attuale sindaco Galdiero, Anna Savanelli (il cui fratello Tommaso e' sposato, a sua volta, con la sorella del cognato del defunto boss Nuvoletta, tale Peppe Nazzaro); sempre su zona \"F\" e' stato edificato il parco Galdiero-Cacciapuoti, composto da numerose villette a schiera, di proprieta' del suocero dell'attuale sindaco; nel 1991 iniziano le procedure per la concessione edilizia e la costruzione di un parco sul ccsiddetto; \"terreno Scalesse\", destinato, nel piano regolatore generale, a verde e strutture pubbliche (si veda Lo Spillo, n. 3, marzo 1995). A chiedere la concessione fu la societa' denominata S.C.A., cui avrebbero fatto capo direttamente e/o indirettamente: il nipote dell'attuale sindaco, Giulio Cacciapuoti, il consigliere comunale, attualmente in carica, Ciccarelli, e Biagio Giocondo, fratello dell'attuale difensore civico, Nicola Giocondo. Dopo le denunce dei consiglieri comunali di minoranza, la societa' S.C.A esce di scena, sostituita dalla discussa ditta Edilbelvedere, che ha poi condotto in porto i progetti iniziali, nella zona desiderata, edificando, sotto la direzione dell'architetto Salvatore Onofaro, anch'egli attualmente consigliere comunale, il Parco Simeoli, successivamente prima sequestrato e poi dissequestrato dalla magistratura nell'ambito della confisca dei beni al clan Nuvoletta (cfr. La Citta' del 13 luglio 1996); e' in corso di realizzazione una rete fognaria, nella splendida zona agricola denominata Cardinale, che dovrebbe raccordarsi con l'alveo dei Camaldoli, per un costo, sembra, di ben due miliardi. Poiche', all'atto della bocciatura del piano regolatore generale, la provincia di Napoli individuava alcune zone, tra cui la C3, nella quale ricade l'area del Cardinale, come terreno agricolo e pertanto inedificabile nel nuovo piano regolatore generale, appare piu' che legittimo l'interrogativo del periodico Lo Spillo dell'ottobre 1995, che si domanda: \"perche' costruire (proprio in quella zona) una fogna con spianti, sterri e lavori annessi? Forse agendo in questo modo si vuole porre un vincolo che in qualche modo obblighi i redattori del piano regolatore ad includere tale zona tra quelle edificabili?\"; nel 1995, a quanto pare la sera del medesimo giorno in cui era convocato un consiglio comunale straordinario, durante il quale il vicesindaco Mancino dava pubbliche garanzie sull'approvazione del piano regolatore generale al comune, venivano registrati numerosi atti di compravendita di terreni edificabili in base al piano e, presso un notaio di Giugliano (Napoli), risulta che proprio la moglie del vicesindaco abbia comperato quarantamila metri quadrati di terreno; con riferimento al problema della speculazione edilizia, non appare fuori luogo segnalare come, negli ultimi tempi, non uno solo, ma numerosi sono stati i furti al comune di Qualiano, tutti all'ufficio tecnico e tutti relativamente a pratiche di condono (si veda il Giornale di Napoli dell'8 marzo 1996), e ad alcune delibere molto delicate, tra cui potrebbero trovarsi quelle relative al rilascio delle concessioni edilizie alla cooperativa S.C.A. sopra citata; proprio l'8 marzo 1996 la Repubblica e La Citta' segnalavano come, sempre a Qualiano, fosse stata scoperta una centrale per la falsificazione di documenti, banconote, schedine di concorsi a pronostici e ricevute di versamenti di conti correnti postali per pagamenti mai eseguiti, il cui rinvenimento potrebbe spiegare il mancato recupero, da parte del comune, degli incassi derivanti dagli oneri dovuti dai privati per l'urbanizzazione e costruzione (cfr. dichiarazione del consigliere Michele Di Domenico, su La voce di Qualiano n. 3, marzo 1996, pagina 2); il fatto non puo' essere considerato in modo isolato, ma va inquadrato in un contesto piu' ampio, quello che vede Qualiano ai primi posti per microcriminalita', furti di motorini, furto e riciclaggio di auto ( tra gli altri, Il Mattino del 26 gennaio 1996 e del 28 luglio 1996 e Lo Spillo n. 6, del luglio 1996, uscito all'indomani dell'assassinio dell'imprenditore Domenico Palma), ma, anche se tutto questo allarma e crea una pesante inquietudine, cio' che desta le preoccupazioni piu' profonde e' la penetrazione capillare -sopra descritta-, nei gangli vitali dello sviluppo urbano e, come si accennava, anche nelle istituzioni, della criminalita' organizzata; un capitolo a parte merita l'emergenza ambientale del paese, quasi interamente circondato da discariche, come ampiamente riportato dalla stampa locale e nazionale (la Repubblica, 12 marzo 1995, pagina 11); gia' nel 1991 la Repubblica riferiva la vicenda dell'autotrasportatore Tamburrino, rimasto semicieco per aver trasportato e scaricato, in zona Qualiano-Villaricca, ben 571 bidoni di sostanze altamente tossiche, forse provenienti dalla nave Karen B, rimossi dopo ben quattro anni, ma senza che il terreno fosse minimamente bonificato; mai bonificati risultano anche i terreni circostanti le due discariche A.L.M.A., di Luca Avolio, e Maiuli; l'Avolio, indagato e condannato a due anni per il suo coinvolgimento nell'\"operazione Adelphi\", che ha visto condannato con lui e altri noti esponenti delle cosiddette ecomafie, anche l'ex assessore provinciale all'ecologia R. Perrone Capano, per lo smaltimento abusivo di rifiuti provenienti dal Nord Italia, vicenda che guadagno' a Qualiano il soprannome di \"pattumiera d'Italia\" (cfr. Il Mattino del 15 dicembre 1995); nonostante cio', il comune di Qualiano ha affidato alla ditta facente capo all'Avolio la rimozione dei rifiuti in uno dei lotti in cui e' stata divisa Qualiano (Lo Spillo del dicembre 1994) e, a trattativa privata, il noleggio delle navette per il trasporto di rifiuti solidi urbani dopo il 12 gennaio 1995 (Lo Spillo, febbraio l995); attualmente l'Avolio e' presidente della societa' sportiva Nuova Proloquium, che ha gestito lo stadio comunale per l'irrisoria somma di lire centomila all'anno e pare che tale concessione, per la medesima cifra, gli sarebbe stata nuovamente prorogata; come riportato dal citato libro Ecomafia (pagina 44), a Qualiano, secondo uno studio di un medico locale, \"assieme ai rifiuti e' cresciuto il lavoro per gli ospedali: si e' registrato un aumento delle malattie intestinali e un raddoppio dei tumori\" rispetto a venti anni fa. Contemporaneamente, all'interrogante risulta un'impennata delle malattie respiratorie; gravissimi appaiono infine i ritardi e le omissioni dell'amministrazione qualianese sui temi sociali, come l'attenzione ai problemi dei disabili: secondo Il Mattino del 30 dicembre 1995, sarebbero stati perduti 155 milioni di finanziamenti regionali, da spendere entro il 31 dicembre 1995, per un programma d'intervento a favore dei portatori di handicap mai realizzato; insostenibile e' la situazione della scuola: presso l'istituto \"Cacciapuoti\"l'intonaco cade a pezzi e, quando piove, per raggiungere i bagni occorre munirsi di ombrello, mentre in tutti i plessi e' impossibile attuare il cosiddetto tempo prolungato, per la mancanza di strutture che ospitino le mense, ne' e' possibile insegnare la lingua straniera (Lo Spillo, n. 7, ottobre 1996 e Il Mattino del 19 gennaio 1996); quando non restano inerti, i risultati conseguiti da giunta e consiglio non paiono migliori: ne e' buona testimonianza la frequenza, ormai regolare, con la quale il Coreco boccia le delibere consiliari (cfr. Lo Spillo, n. 8, novembre-dicembre 1995); per descrivere il degrado e l'invivibilita' in cui versa Qualiano appare utile ricordare la mancanza di un piano per il traffico, di una regolamentazione del commercio, lo stato di abbandono dell'importante centro storico, la mancanza di spazi ricreativi per i giovani, l'assoluta inesistenza di scuole superiori e, da ultimo, ma indicativa, l'assoluta confusione della numerazione civica degli edifici, che non poche difficolta', com'e' comprensibile, crea ad ogni attivita'; lo stallo istituzionale in cui versa il comune di Qualiano si e' ulteriormente aggravato negli ultimi giorni da quando, venerdi' 28 novembre 1996, i consiglieri comunali di minoranza hanno chiesto le dimissioni della giunta e il successivo 2 dicembre hanno abbandonato l'aula consiliare, annunciando la decisione di non partecipare piu' ai lavori dei futuri consigli, chiedendo chiarezza e un intervento della prefettura. Tali richieste sono state ribadite anche attraverso un manifesto affisso nelle strade della cittadina -: se, anche alla luce di quanto sopra esposto, non ritenga appaia evidente il condizionamento dell'azione amministrativa qualianese da parte della malavita organizzata; se, anche alla luce delle ultime indagini, risultino all'autorita' giudiziaria elementi utili a dimostrare connivenze, rapporti di continuita' o interessi comuni tra clan locali, politici e amministratori; se la prefettura di Napoli non ritenga ormai insostenibile il pesante clima di condizionamento della camorra nel comune di Qualiano e sulla sua amministrazione, che mina di fatto l'agibilita' democratica e il libero confronto politico, e quali provvedimenti si intendano adottare al riguardo. (3-00576)" . "2014-05-15T09:47:33Z"^^ . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE" . . "LUMIA GIUSEPPE (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO)" . "FOLENA PIETRO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO)" . . 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