INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00576 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD) in data 19950525

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Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: il caso dell'assassinio di Maria Martirano, uccisa in Roma l'11 settembre 1958, sta acquistando, a seguito delle rivelazioni dell'ex ufficiale dei servizi segreti Enrico De Grossi raccolte da Antonio Padellaro nel libro "Non aprite agli assassini - Il caso Fenaroli e i misteri italiani", i tratti della "Spy story"; risulterebbe infatti, dalle dichiarazioni dell'ex agente segreto, che l'ingegner Giovanni Fenaroli, presidente all'epoca della "Fenarolimpresa S.p.A", una azienda edilizia in situazione finanziaria comatosa, ma straordinariamente ammanigliato negli ambienti politici democristiani, "entro' in contatto con un sottosegretario di stato membro influente della Democrazia Cristiana ed e' dall'ufficio di questo personaggio - si legge sempre nel testo citato - che un giorno egli riesce, non si sa come, a sottrarre documenti dal contenuto esplosivo": un vero e proprio dossier contenente la prova che un potente uomo di stato, identificato nell'allora presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, sarebbe stato portato all'alta carica grazie ai "finanziamenti neri" dell'ENI di Enrico Mattei; l'ingegner Fenaroli risultava altresi' coinvolto in finanziamenti di favore ottenuti per via politica dall'italcasse, noto feudo democristiano, ed in avanzata fase di trattative con il medesimo per una sistemazione stragiudiziale del proprio debito verso tale istituto, propiziata proprio dall'essere venuto in possesso di carte delicate che, fin da allora, avrebbero potuto scatenare con anticipo di decenni una colossale "tangentopoli"; il delitto Martirano si sarebbe intrecciato con i reiterati tentativi da parte di uomini dei servizi segreti italiani di recuperare questa scottante documentazione che, in un primo tempo, il Fenaroli avrebbe custodito nell'abitazione romana della moglie; il signor Raul Ghiani, condannato con il Fenaroli dopo un processo indiziario, dopo aver sempre protestato la propria innocenza, ha ora annunziato tramite il proprio legale durante la trasmissione televisiva "Chi l'ha visto" che ha riproposto il caso, di intendere formulare richiesta di riapertura del processo -: se non intenda mettere immediatamente a disposizione dell'autorita' giudiziaria competente ogni e qualsiasi documento sul caso Fenaroli-Martirano e sulle vicende coeve dei finanziamenti "neri" italcasse ed eni custodito negli archivi dei servizi segreti italiani, al fine di assicurare l'acquisizione di tutti gli elementi utili all'accertamento della verita' in ordine a quello che sembra ogni giorno di piu' assumere gli inquietanti contorni di un "errore giudiziario di Stato". (3-00576)
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BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD) 

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