INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00543 presentata da NUCCIO GASPARE (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) in data 19921215

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: in data 14 ottobre 1992 la terza sezione del tribunale di Palermo ha pronunciato una sentenza di condanna, a seguito dell'inchiesta sulla lottizzazione di Pizzo Sella, a carico, tra gli altri, del signor Notaro cognato di Michele Greco e dell'ingegner Salvatore Drago, reo di interesse privato, che si trovava, ai tempi dei fatti per i quali e' stato condannato, a capo della ripartizione edilizia privata del comune di Palermo e che, di nuovo, ha ricoperto tale incarico durante il processo e fino alla data della condanna; l'ingegner Drago continua a ricoprire lo stesso incarico, nonostante le sollecitazioni a rimuoverlo che l'amministrazione comunale ha ricevuto da alcuni gruppi consiliari, a seguito della condanna e che, al contrario, l'assessore all'edilizia privata ha risposto ad una interrogazione consiliare trasmettendo incredibilmente una nota di precisazione dello stesso ingegner Drago e affermando nel contempo che nell'interrogazione sarebbero state riportate "erronee indicazioni"; in data 29 maggio 1992, l'assessore regionale EE.LL. nominava un commissario ad acta per la nomina dei revisori dei conti, a seguito dell'inadempienza del consiglio comunale di Palermo; tale commissario in data 27 giugno 1992 nomina revisore dei conti, tra gli altri, il dottor Goffredo Mostacci; il dottor Mostacci, che aveva ricoperto fino al 1989 incarichi di vertice presso la ragioneria generale di Palermo, figura in un rapporto dell'agosto 1984 inviato dall'Alto commissario per la lotta contro la mafia alla procura della Repubblica di Palermo e al giudice Giovanni Falcone, su Vito Ciancimino; in tale rapporto a pagina 3 si legge che "...sarebbe illusorio ed approssimativo affermare che il nominato (Ciancimino) non e' piu' capace di esercitare alcuna ingerenza sia nelle attivita' politiche ed amministrative del palermitano, che in quella economica, sebbene dagli accertamenti esperiti non siano emerse dirette sue compartecipazioni a numerose societa' che, di contro vengono ritenute a lui collegate, particolarmente solido e' in tal senso, il suo legame con Alamia Francesco Paolo..."; di due societa' (la SAM spa e la ICSA spa) di Alamia risulta sindaco supplente Mostacci; in particolare la SAM spa come si legge nella nota dell'Alto commissario, e' la maggior azionista di un'altra societa' sempre collegata ad Alamia il cui amministratore unico nel 1979 risulta essere Di Pasquale Sergio che la nota testualmente riferisce "...diffidato, sorvegliato speciale di PS, indiziato di appartenenza alla mafia, gia' denunciato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti in concorso col fratello Mario, anch'egli mafioso, e con altri mafiosi quali gli Spatola, gli Inzerillo, i Gambino e i Di Maggio..."; nonostante il consiglio comunale di Palermo abbia tentato di revocare la deliberazione commissariale di nomina dei revisori dei conti, l'organo tutorio ha annullato tale revoca, intendendo estensivamente una norma regionale che si riferisce ai poteri sostitutivi in materia urbanistica; l'assessore regionale agli enti locali non ha assunto alcuna iniziativa su tali gravi questioni -: per quali motivi, nonostante tali questioni siano state ampiamente divulgate dagli organi di stampa, non si sia realizzato alcun intervento volto a garantire la legalita' dell'azione amministrativa al comune di Palermo; quali iniziative intendano adottare per garantire tale legalita'. (3-00543)