"0"^^ . "20070123" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00318 presentata da ROILO GIORGIO (L'ULIVO) in data 23/01/2007"^^ . . "3/00318" . "ROILO GIORGIO (L'ULIVO)" . "2015-04-28T21:55:11Z"^^ . . . "Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-00318 presentata da GIORGIO ROILO martedì 23 gennaio 2007 nella seduta n.092 ROILO - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale - Premesso che l'aumento dell'aspettativa di vita della popolazione italiana pone agli enti previdenziali notevoli problemi di sostenibilità finanziaria; risultando all'interrogante che: il 30 giugno 2005 il Consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (INPGI), anche su sollecitazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha approvato una riforma previdenziale, ratificata il giorno successivo dal Consiglio generale dell'Istituto, finalizzata a garantire l'equilibrio tecnico-finanziario dell'ente nel medio/lungo periodo; come si può leggere nella circolare del 1° luglio 2005 emanata dallo stesso Istituto, l'intervento si è reso necessario in seguito ai risultati del bilancio tecnico attuariale redatto nel settembre del 2004. \"Lo studio poneva in risalto un progressivo aumento della spesa derivante dall'aumento della vita media della popolazione ed evidenziava il rischio che a decorrere dal 2017 i contributi correnti avrebbero potuto non essere più sufficienti per il pagamento delle pensioni. Ciò avrebbe determinato un possibile e graduale depauperamento della riserva\"; le norme di contenimento predisposte dall'Istituto potrebbero quindi risolvere il problema evidenziato, assicurando \"il ripristino degli equilibri di lungo periodo del Fondo ed il raggiungimento della sua autosufficienza finanziaria\"; una volta ratificate dal Consiglio generale dell'INPGI, le suddette norme per diventare operative dovevano essere sottoposte - ai sensi del decreto legislativo 509 del 1994 - all'esame delle parti sociali (Federazione nazionale stampa italiana-FNSI e la Federazione italiana editori giornali-FIEG) per le determinazioni di competenza, nonché all'esame del Ministero del lavoro e della previdenza sociale e del Ministero dell'economia e delle finanze; i suddetti Ministeri in seguito ad apposite verifiche hanno riconosciuto la validità della riforma, e la FNSI ha manifestato la sua disponibilità in tal senso; al contrario la FIEG ha rifiutato, e tutt'ora rifiuta, di esercitare il diritto-dovere previsto dal decreto legislativo, nonostante i due rappresentanti degli editori presenti nel Consiglio di amministrazione dell'INPGI abbiano votato, a suo tempo, in favore della riforma; dal mese di settembre 2005 al mese di ottobre 2006 la FIEG ha più volte motivato il suo rifiuto con la pretesa di voler collegare l'approvazione della riforma previdenziale all'esito del rinnovo del contratto nazionale della categoria, sul quale però la stessa FIEG da oltre un anno si rifiuta di discutere; nel mese di febbraio 2006 l'INPGI ha avviato due ricorsi giudiziari contro la FIEG a causa del suo rifiuto nel voler esprimere una valutazione sulla riforma che, purtroppo, dopo quasi 18 mesi dal momento della sua approvazione non può produrre i suoi effetti; la FIEG ha dimostrato lo stesso atteggiamento di chiusura nei confronti di una delibera approvata nel giugno 2006 dal Consiglio di amministrazione dell'INPGI al fine di favorire il riassorbimento dei giornalisti disoccupati o in cassa integrazione. Con questa delibera l'Istituto si fa carico della contribuzione dovuta dall'azienda qualora l'editore assuma, con un contratto a termine di un anno, un giornalista iscritto nelle liste di disoccupazione e Cassa integrazione guadagni straordinaria. La delibera prevede che il beneficio contributivo sarà assicurato per altri 12 mesi, qualora l'azienda trasformi successivamente l'originario contratto a termine di un anno in un rapporto stabile, a tempo indeterminato. Anche su questa delibera la FIEG non ha espresso il suo parere necessario al fine di inviare la stessa alla ratifica dei Ministeri vigilanti; questo ostinato atteggiamento di totale chiusura non tiene conto delle opportunità offerte per realizzare un minor costo del lavoro, contribuendo contemporaneamente ad abbassare il livello della precarietà e della disoccupazione che purtroppo caratterizza pesantemente anche la categoria dei giornalisti; nel dicembre 2006 il Consiglio di amministrazione dell'Istituto ha approvato un ordine del giorno che raccoglie l'invito al dialogo rivolto dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale a condizione che venga meno ogni blocco da parte della FIEG e che sia la riforma previdenziale che la delibera per il riassorbimento dei disoccupati siano \"liberate\" e riconsegnate per la ratifica ai Ministeri del lavoro e della previdenza sociale e dell'economia e delle finanze; da uno studio effettuato dall'INPGI risulta infatti che ogni anno di ritardo nell'entrata in vigore della riforma previdenziale provocherà un danno al patrimonio dell'INPGI da oggi a 40 anni di ben 20 milioni di euro, si chiede di sapere quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare per porre fine ad una situazione ingiusta e preoccupante, rendendo finalmente possibile l'avvio della riforma previdenziale approvata dall'INPGI. (3-00318)" . "20070123" . "Senato della Repubblica" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00318 presentata da ROILO GIORGIO (L'ULIVO) in data 23/01/2007" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE" . .