INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00318 presentata da TREMAGLIA PIERANTONIO MIRKO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920925
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Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: l'associazione degli ex appartenenti alla divisione alpina Monterosa, che ha combattuto con onore negli anni 1944 e 1945 sul fronte della Garfagnana, della Liguria e delle Alpi occidentali e che per il suo comportamento di valore e per il sacrificio dei suoi ufficiali e sottufficiali e soldati e' stata ovunque rispettata ed ammirata dalle forze armate dei paesi belligeranti, ha richiesto al Ministro della difesa un picchetto di alpini ad una cerimonia religiosa, fissata per il giorno 20 settembre 1992 nella basilica di Monte Berico (Vicenza) in onore dei propri caduti. La lettera indirizzata al ministro porta la data del 3 settembre 1992 e per evitare ritardo negli arrivi ne e' stata ripetuta la spedizione attraverso fax. In questa comunicazione si dava altresi' notizia che alla significativa cerimonia avrebbero presenziato le rappresentanze ufficiali dei combattenti della Repubblica di Germania e della Repubblica di Francia. Ma perdurando dai primi giorni di settembre un ineducato silenzio, l'interrogante e' personalmente intervenuto presso gli uffici del Ministero della difesa telefonando per una intera settimana senza alcun esito. Nella giornata di venerdi' 18 settembre ha tentato invano, vista la situazione, di parlare con il ministro Ando' che, essendo occupato, non ha ritenuto, nonostante l'invito da parte dell'interrogante, di richiamare. Solo nella giornata di sabato 19 settembre, evidentemente, come l'interrogante ritiene, per sottrarsi ad ogni civile reazione, anche parlamentare, il capo di gabinetto Stagliano' inviava un telegramma indirizzato al presidente dell'Associazione divisione alpina Monterosa avvocato Bruno Licitra, dicendo che "la richiesta non puo' essere accolta" senza alcuna motivazione e senza nemmeno i saluti. All'ufficio di gabinetto del ministro, durante questa laboriosa, triste e incivile istruttoria era stato fatto presente: 1) che i caduti della Monterosa sono "caduti in guerra", come tali qualificati. Persino su un piano amministrativo le vedove godono di pensione di guerra, i figli sono orfani di guerra, ma il ministro fa finta di non saperlo. Questo a parere dell'interrogante era sufficiente nel 1992 per impedire qualsiasi atto di faziosita' e di discriminazione, che invece e' stato commesso; 2) l'interrogante ha fatto presente che esiste una legge, la n. 204 del 1951 sulle onoranze ai caduti che comprende anche quanti hanno militato nella Repubblica sociale italiana; 3) il sottosegretario agli esteri Ivo Butini nella scorsa legislatura rispondeva ad una interrogazione parlamentare, la n. 4-10475, della quale l'interrogante era cofirmatario, proposta dall'onorevole Andrea Mitolo, allora presidente dell'Associazione divisione Monterosa, con queste parole: "il superamento della logica dell'odio civile e' certamente espressa dal contenuto e dallo spirito della legge 9 gennaio 1951, n. 204, con la quale tutti i caduti di unita' della Repubblica sociale italiana sono stati equiparati a quelli dell'Esercito regolare"; 4) il 26 aprile 1992 i reduci della divisione San Marco della Repubblica sociale italiana hanno fatto una cerimonia con rito religioso al cimitero di Altare (Savona) per onorare i loro caduti. In quella occasione la domanda per un picchetto d'onore e' stata soddisfatta con la partecipazione di un picchetto di marinai del battaglione di fanteria di marina "San Marco". Di questo "precedente" il gabinetto del Ministro della difesa ha avuto la prova documentale da noi trasmessa attraverso fax. Questa e' la cronaca di una vicenda che l'interrogante ritiene vergognosa e senza alcuna giustificazione perche' cade, precipita, nella immoralita'; perche' non e' possibile nel 1992 e in qualsiasi epoca, "fare la guerra contro i morti" che viene continuata in modo sciacallesco e barbaro persino offendendo chi ha dato la vita per la Patria. Si e' giunti a questo infame e perverso paradosso: che i caduti italiani hanno il rispetto e le onoranze da parte delle rappresentanze di combattenti di paesi stranieri, anche avversari in guerra, e non hanno quella dell'Esercito italiano. Solo dei malfattori e degli esseri osceni, che vivono senza valori possono compiere questo tipo di misfatto -: quali siano innanzitutto le motivazioni, comprese quelle che non sono state scritte e che presumibilmente sono le piu' esecrabili, del telegramma ove si respingeva la richiesta della Monterosa; di chi siano tutte le gravi responsabilita', anche personali, nell'accaduto; se non ritengano di dovere le proprie scuse alle famiglie dei caduti e all'Associazione dei reduci della divisione alpina "Monterosa" per la profanazione e l'insulto compiuti alla memoria dei loro cari caduti in guerra, impegnandosi sin d'ora perche' la pacificazione nazionale abbia un senso vero tra tutti gli italiani con il reverente omaggio, senza ignobili distinzioni di parte per tutti quanti hanno sacrificato la loro vita per l'Italia sui campi di battaglia. (3-00318)
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19920925-19930514
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00318 presentata da TREMAGLIA PIERANTONIO MIRKO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920925
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
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TREMAGLIA PIERANTONIO MIRKO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELLA DIFESA
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