INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00288 presentata da NARDINI MARIA CELESTE (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19961008

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Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno. - Per sapere, premesso che: sabato 5 ottobre ad Africo (Rc) dopo essere stato arrestato dai carabinieri, ha perso la vita Domenico Morabito, colpito da un proiettile sparato da un poliziotto; Morabito, latitante da tempo, era stato prelevato dalla sua abitazione da militari dell'Arma in borghese e portato via a bordo di un'auto di copertura. Mentre veniva tradotto agli arresti, famigliari e vicini cercavano d'impedirne l'arresto ed i militari erano obbligati a sparare in aria alcuni colpi d'intimidazione; una pattuglia della polizia, che agiva anch'essa con auto di copertura e con personale in borghese, uditi i colpi, ha predisposto un immediato posto di blocco. L'auto dei carabinieri, con il Morabito a bordo ammanettato al polso del capitano Mannucci, non si e' fermata al posto di blocco, temendo che fosse una imboscata degli amici del latitante. I poliziotti sparavano cinque colpi di pistola contro l'auto. Uno di questi raggiungeva alla testa il Morabito, uccidendolo sul colpo; appare in tutta la sua gravita' l'ennesimo episodio di collutazione a fuoco tra militari dei carabinieri e agenti di pubblica sicurezza. Non si tratta solo di un non coordinamento tra i due corpi di polizia, circostanza comunque deprecabile, ma ci troviamo di fronte ad una non comunicazione totale tra forze dell'ordine che intervengono su un medesimo territorio; nel contesto di Africo, una zona della locride a forte densita' mafiosa, la tragica fine del Morabito puo' essere strumentalizzata per approfondire diffidenza ed ostilita' della popolazione nei confronti dello Stato. Non a caso si sono diffuse voci che descrivono l'episodio in questione come una "esecuzione di Stato, una vendetta nei confronti dell'imprendibile Giuseppe Morabito detto "tiradritto", padre di Domenico -: quale sia la dinamica dei fatti e quali siano le ragioni per le quali i poliziotti in servizio in quella zona non fossero stati avvertiti dell'iniziativa dei carabinieri; se il Governo non ritenga giunto il momento, anche per razionalizzare le forze impiegate nella lotta alla criminalita' organizzata, arrivare finalmente ad avere un corpo di polizia unico, ponendo fine all'eterno dualismo tra carabinieri e polizia di Stato. (3-00288)
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